Capitolo 6

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Shivam avrebbe voluto aiutare il Paradiso,avrebbe fatto di tutto,peccato per il dannatissimo fatto di essere stato scelto come comandante d'esercito infernale.Davvero suo padre non aveva potuto trovare di meglio?
Evidentemente no,o forse semplicemente non voleva trovare di meglio.

Ora il principe si stava allenando,come gli era stato impartito da suo padre. Gli allenamenti all'inferno erano piuttosto duri,c'erano pareti per l'arrampicata con sotto pozze di lava,in cui Shivam era caduto numerose volte prima di imparare il percorso a memoria, inoltre si potevano praticare wrestling e molti altri sport di combattimento corpo a corpo.

Adesso il principe stava prendendo a pugni con un po' troppa forza un sacco da pugilato,e,anche se lui non ci faceva caso,la sua migliore amica Verosika sì.
Lei si stava allenando lì vicino,era una bella ragazza,abbastanza ambita all'inferno e anche una delle poche nate lì,e che quindi non era una peccatrice.Ella possedeva dei capelli neri come il carbone con striature color panna,dovute alle macchie di vitiligine sparse su tutto il corpo che spiccavano sulla sua pelle color cioccolato,uno dei suoi tratti più belli erano però gli occhi,azzurri,per niente comuni nel regno dei morti,dove quasi tutti li avevano rossi.

Verosika si avvicinò a Shivam che per poco non le assestò un pugno "Hey!Calmati,Shivam!"loro erano amici d'infanzia e di conseguenza Verosika poteva permettersi di parlare così a Shivam,che,ansimando per la stanchezza,rispose:"Sì...scusa." "Tutto bene?"chiese dopo Verosika e il principe,pensatoci sù, rispose:"Ecco...è complicato,stavo pensando alla guerra ed io non sono proprio "felice" di doverla guidare,ma lo sai che noi nati all'Inferno non abbiamo molta scelta,soprattutto se sei un reale,figuriamoci il figlio di Lucifero stesso."ci fu un attimo di silenzio,Shivam pensava e Verosika compensava le varie risposte che avrebbe potuto dare,alla fine decise di dire:"Ti capisco,io,a differenza tua,non ho parenti in Paradiso,ma so come ci si sente a non avere possibilità di scelta."Era vero,Verosika lo sapeva perchè Verosika era lesbica,ma era stata forzata in un fidanzamento di convenienza e,probabilmente,in un futuro matrimonio.
Se in futuro ci sarebbe ancora stato un'Inferno.
Nessuno dei due aveva voglia di continuare a parlare di una cosa come la guerra,infatti ben presto la conversazione scemò d'importanza,riducendosi ad uno scambio di battute fra amici.

Dopo un paio d'ore Verosika uscì dalla palestra mentre Shivam continuava ad allenarsi e,quando dopo un tempo che sembrò interminabile,finì, si accese una sigaretta. Sapeva che faceva male,soprattutto dopo un'allenamento,ma in fondo non poteva morire di nuovo,e,anche se lo avesse fatto,dove sarebbe andato?Al doppio inferno?No di certo.
Passati un paio di minuti spense la sigaretta,si lavò ed indossò dei vestiti comodi,anche se doveva restare elegante,ogni giorno era costretto a cenare con i reali e con il padre perciò decise di indossare un completo nero,una camicia del medesimo colore ed una cravatta bianca.

Tornò nella sua camera in attesa dell'ora di cena,preso dalla noia iniziò a contemplare la sua stanza,che ricordava un po' quella di un vampiro,le pareti nere erano illuminate da delle candele sparse un po' per la camera,le tende in velluto rosso erano chiuse,Shivam non ci teneva a vedere i peccatori che venivano torturati,oppure,nei pomerigi più tranquilli,le fiamme dell'inferno che divoravano il panorama e che quindi diventava inesistente.
Nella sua camera c'erano inoltre una radio,per le comunicazioni,e un campanello che sunava all'orario dei pasti,infatti in quell'esatto momento suonò,e Shivam si recò pigramente a cena,non aveva neanche fame,ma non voleva far preoccupare nessuno,non che gli importasse,però le voci negli inferi giravano in fretta,e non aveva voglia di preoccuparsi anche di questo.

La cena passò in fretta,o almeno così fu per il principe che mangiò distrattamente ciò che aveva nel piatto.Era carne?Non gli importava.

Shivam si recò di nuovo nella sua stanza,si cambiò,e si stese sul suo letto,non aveva sonno,infatti gli sforzi che fece per ore nel tentativo di prendere sonno furono vane.
Il principe finì per addormentarsi nel bel mezzo della notte,che ora era,le tre?Shivam non lo sapeva,ma di certo era a conoscenza del fatto che l'indomani non avrebbe semplicemente avuto delle occhiaie ma delle fosse sotto gli occhi.

L'Inferno non brucerà per sempreWhere stories live. Discover now