Capitolo 7

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I giorni passavano, monotoni,ripetitivi, e anche se sembra rilassante,se non addirittura noioso,il principe era pieno d'ansia,per ciò che sarebbe accaduto in fututro.

Aveva bisogno di chiarimenti,di risposte alle sue numerosissime domande e c'era un'unico posto in cui avrebbe potuto trovarle.
Si spera almeno.

Shivam decise di recarsi a fare colazione,il campanello non aveva ancora suonato,probabilmente non ci sarebbe stato nessuno,escludendo suo padre e qualche cameriere.

Quando arrivò nella sala vide che le sue ipotesi erano corrette,eccetto il re degli inferi,la sala era praticamente vuota,il principe decise di prendere posto accanto Lucifero,si riempì il piatto e mangiò qualche boccone,poi disse:"Devo parlarle,padre."Lucifero finì di bere quello che pareva succo di melagrana,a meno che non stesse bevendo sangue o vino,all'Inferno era possibile anche questo."Prima che tu dica qualunque cosa,ho una missione per te.È passato quasi un mese dall'annuncio della guerra,e ovviamente sia Paradiso che Inferno vogliono il Purgatorio dalla loro parte."ci fu una breve pausa"Ed è qui che entri in gioco tu,dovrai andare in Purgatorio e cercare di farlo passare dalla nostra parte."
Shivam era un po' sorpreso ma non lo diede a vedere,dopotutto le informazioni che stava cercando si potevano trovare solo in Purgatorio,dove Lucifero diceva di averle ottenute. Questa missione cadeva a fagiolo,così Shivam acettò,anche se non aveva la minima idea di far veramente passare il Purgatorio dalla loro parte,ma tanto l'Inferno non era molto professionale,non avrebbe controllato come e se il principe avrebbe svolto l'incarico.

Dopo un'ora circa Shivam arrivò in Purgatorio,non aveva bene idea di chi fosse il capo lì,ne sapeva chi aveva le informazioni riferitegli da suo padre. Si guardò intorno,notò che il Purgatorio era diverso sia da Inferno che da Paradiso,sicuramente più simile al secondo però.L'atmosfera era mite e tutto aveva un color panna che sfumava sul beige o su un marrone cioccolato, notò che tutti i presenti non erano nè demoni nè angeli,e possedevano ali di rapaci o di altri uccelli,questo rendeva chiaro il fatto che fossero più simili agli angeli che ai demoni.
L'unica cosa che stonava con quell'atmosfera tranquilla erano i lamenti delle persone più pentite,più tormentate dai loro peccati.

Shivam si guardò intorno e notò una figura dotata d'ali bianche,glu sembrò un po' strano,ma potevano essere ali da colomba anche se sembravano un po' troppo grandi,poteva essere giustificato però dal fatto che quel ragazzo aveva una figura muscolosa e slanciata.
C'era qualcosa che non tornava però,il principe credeva di averlo già visto,in più sembrava che quella creatura avesse un'aurea luminosa,quasi angelica.
Quando il ragazzo di voltò
Shivam lo riconobbe,e confuso e un po' preso dal panico,capí che si trattava del generale del Paradiso,di cui però non sapeva il nome.

Shivam cercò di nascondersi,era abbastanza evidente che lui venisse dall'inferno,negli inferi nessuno aveva le ali,si narrava che fossero state mozzate a Lucifero quando venne cacciato dal Paradiso e che venivano tagliate a tutti i peccatori fin quando smisero di crescere.Shivam sapeva che era tutto vero e che non veniva solo raccontato,lui stesso era stato sottoposto alla tarpatura delle sue ali,lo si poteva capire dalle due cicatrici che aveva sulla schiena.
Mentre cercava di nascondersi Shivam si imbattè in un ragazzo dalle ali di corvo che contrastavano la sua pelle cerea ma si abbinavano perfettamente ai suoi capelli nero catrame che ricadevano sul suo occhio sinistro. Evidentemente egli non era felice di avere gente che gli cade addosso infatti rispose con un:"Guarda dove metti i piedi!" Più o meno,la sua versione era un po' più "colorata".
Il principe gli chiese velocemente se conoscesse un posto dove nascondersi e il corvo lo porto svogliato nella sua dimora,che,come ogni cosa in purgatorio,era color panna,che stonava un po' con l'impressione che dava il possessore di quella casa.






Scusate il capitolo corto e l'attesa un po' più lunga ma avevo bisogno di scrivere un capitolo di 666 parole.Scusate anche i possibili errori.

L'Inferno non brucerà per sempreWhere stories live. Discover now