I vestiti che ci mettemmo consistevano in magliette forate, pantaloni macchiati e scarpe con le suole consumate. Certamente non gli davamo importanza. Non si può chiedere molto quando la gente che produceva i tuoi vestiti è morta.

Uscimmo di lì con solo le nostre carte di razionamento, un po' di soldi che guadagnammo con lavori clandestini e l'arma di Lauren.

Avere qualcosa con cui difendersi era molto importante in quei momenti, pertanto, anche se tutti i portatori del virus erano stati spostati, c'era sempre qualche furbetto che passava inosservato. Erano loro che finivano ad attaccare la gente sana in mezzo alla strada per strappargli gli alimenti.. In quanto se uno ti toccava smettevi di essere una persona sana.

Io e Lauren camminavamo per mano con rapidità mentre cercavamo di non toccare le persone che ci passavano accanto. Io quasi mai li guardavo in faccia, però mi chiedevo costantemente chi sarebbe stato il prossimo a cadere.

A volte lei mi baciava la guancia perché diceva che mi vedeva molto tesa. Io cercavo di calmarmi sapendo che Lauren stava nel mio stesso stato.

Le persone che ci stavano intorno non guardavano il nostro comportamento affettuoso con disprezzo. In realtà non lo guardavano affatto.

.. Non importava se eravamo due ragazze che si amavano in mezzo ad una strada pubblica.

L'unica cosa che importava era sopravvivere.

-Le ragazze saranno lì?- chiesi alla mia ragazza. Potevamo uscire di casa solo i sabati e le linee telefoniche erano costantemente bloccate, così che non potevamo parlare con le nostre amiche molto spesso.

-Dinah e Normani si. Ally ci sarà solo se Troy accetta di occuparsi di Tyler- Rispose mentre guardava da tutti i lati con un certo timore. Lei stava sempre allerta, però non in questo modo.. credo che percepì qualcosa. -Ora cammina. Questa anziana non me la conta giusta-

Arrivammo al centro commerciale alcuni secondi dopo. Per fortuna non avemmo nessun problema. In realtà mai lo abbiamo avuto. La nostra arma non era mai stata usata.

All'entrata e all'uscita di qualsiasi posto incontravamo sempre uomini in bianco, che guardavano la tua arma e si assicuravano che il tuo sangue non era infetto. Erano anche coloro che ti portavano all'aera di isolamento se scoprivano che il virus era nel tuo sistema.

Il procedimento era facile: ti pizzicavano il dito e collocavano il sangue in un macchinario. Se la luce era verde potevi passare, se era rossa significava che dovevano portarti via. La facevo passare sempre per prima.. Se la portavano via, dovevano portare via anche me.

La luce fu verde per entrambe, così che entrammo nel centro commerciale con un sospiro di sollievo.

... So che a leggere ''Centro commerciale'' molti pensano a un luogo colorato pieno di negozi e negozianti, ma il nostro era diverso.

Le persone erano scarse e la maggior parte dei negozi aveva chiuso. Il suolo era sporco, le scale mobili erano danneggiate, le luci lampeggiavano... Comunque essere lì era il paradiso.

Lasciai scappare un gridolino quando sentì due forti braccia avvolgermi e un forte bacio piantarsi nella mia guancia.

-Dinah.. mi stai.. strozzando- Dissi mentre cercavo di liberarmi dalla mia amica. Le sue dimostrazioni di affetto potevano essere un po' brusche, però era la persona più affidabile e fedele che potetti avere in questa vista.

-Due settimane senza vederci e questo è l'unica cosa che mi dici?!- Mi richiamò offesa mentre si staccava dalle mie braccia e si portava le mani al petto in un gesto molto teatrale. -Sembri quasi il mio ultimo ex-

Virus Letal- Traduzione ita.Where stories live. Discover now