Capitolo 50 "Finale"

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"Sei stanco anche per questo?" sussurrò dolcemente.

Forse quella fu la prima volta da quando stavamo insieme che lo rifiutai. Gli alzai il volto con entrambe le mani e lo feci sdraiare accanto a me, sul letto. Mi girai dal lato opposto.

"Che significa questo?"

"Abbracciami."

"Ma..."

"Non sai più come si fa?"

Non riuscivo a guardarlo in faccia, ma dal suo tono di voce percepivo il suo stupore.

"Sei stufo di me? Non ti soddisfo più forse..."

"Jason, sono semplicemente stanco e voglio che tu mi abbracci e che lo faccia per tutta la notte. Ne ho bisogno... "

Mi abbracciò, prima con un po' di esitazione, poi con più calore e naturalezza. Mi era mancato quel tipo di contatto.

-

Sentii qualcuno bussare alla porta. Aprii gli occhi e avvertii una presenza dietro di me. Mi ricordai che Jason aveva dormito con me quella notte. La porta si spalancò.

"Io entro!" esclamò Sarah.

Sbuffai.

"Che cosa dolce..." sussurrò lei, vedendoci.

"Sarah, non rompere! Vattene via!" esclamò Jason, coprendosi la testa con le coperte.

"Dai, gli altri sono di sotto per decidere la meta della nostra prossima vacanza."

Mi sedetti sul letto, ma rimasi sotto le coperte.

"Ma voi dovete sempre autoinvitarvi? Ogni mattina mi ritrovo qualcuno che si imbuca a casa mia!"

Sarah mi guardò con un'espressione indefinita e mi ignorò.

"Tra cinque minuti vi voglio di sotto." disse, sbattendo la porta.

"Cazzo..." sussurrò Jason.

Mi alzai e mi vestii.

"Ehi!" esclamai per farlo alzare.

"In cinque minuti potrai fare qualcosa?"

"Che?"

"Per questa!" disse, togliendosi le coperte e mostrandomi la sua erezione.

"Ci sono gli altri di sotto e ci stanno aspettando."

"Infatti, non posso andarci con questo coso alzato!"

Lo coprii con un cuscino, aprii la porta e uscii.

"Ti lascio solo amore." dissi, iniziando a chiuderla.

"No, ehi! Non lasciarmi così come un coglione!"

"Sbrigati!" detto questo scesi di sotto.

Mi dispiaceva un po', ma non potevo far aspettare gli altri.
Entrai in sala e li trovai tutti seduti.

"Ciao Jake!" mi salutò Cassie, con la sua solita felicità.

"Ehi..." dissi, esitando. "Ma avete preso la mia casa per un hotel?"

"Un hotel no, forse un Bed and Breakfast." rispose Daniel, ironico.

Gli lanciai un cuscino e mi sedetti accanto ad Helen e Teo.

"Dov'è Jason?" chiese Sarah.

"Si sta vestendo." risposi, cercando di trattenere le risate e immaginandomi lui intento a risolvere quel problemino.

Jake e Jason | Come un uraganoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora