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ANNE's POV

Il freddo dell'inverno serpeggiava tra le vie. Io e la mia famiglia eravamo arrivati a casa della nonna per passare qualche settimana con lei. La nonna era stata all'ospedale per due mesi ed ora che era stata dimessa toccava a noi farle compagnia.

La casa della nonna si trovava in un boschetto isolato, non visibile facilmente all'occhio delle persone. Quella casa era abbastanza grande per una sola persona, ma mia nonna l'aveva ereditata dai genitori ed era molto affezionata a quella struttura.

Io personalmente odiavo quella casa, non avrei mai voluto passare il natale in un appartamento spaventoso nel bel mezzo di un bosco, ma ci toccava. Non potevamo rimanere la nonna sola a casa.

L'unica cosa positiva era che fuori, nel giardino, c'era un'altalena dove potevo passare le mie giornate dondolando e leggendo qualche libro. Avevo sempre sognato di averne una tutta per me, senza dover fare la fila con altri bambini.

A proposito, io sono Anne ed ho un fratello che si chiama Tommy.

Il nostro rapporto non rispetta i canoni standard della fratellanza prematura, ovvero andiamo d'accordo su tutto e i litigi sono pochi e nulli.

Quando i miei genitori parlano di noi ad altre persone, questi ultimi rimangono a bocca aperta. Su questo eravamo unici in un certo senso.

Appena arrivati in quella lurida e restia casa, ci precipitammo da nonna Arabella che sembrava stare piuttosto bene. O meglio, almeno di impatto mi diede questa sensazione.

La nonna ci accolse calorosamente. Un grande focolare emanava un calore veramente rilassante, di fronte a questo c'era un bellissimo divano di stoffa abbastanza comodo dove io e Tommy ci tuffammo senza pudore per vedere la televisione posta appena alla destra del focolare.

Siccome tutti eravamo abbastanza affamati, soprattutto noi che avevamo affrontato un lungo viaggio, la mamma e la nonna iniziarono a cucinare.

Consumammo quella cena davvero freneticamente, era tutto delizioso; del resto quando il duo mamma-nonna si mettono ai fornelli, addio dieta.

Dopo la cena, io e il mio fratellino andammo nella nostra camera per giocare; nel frattempo dal piano di sopra sentimmo che la nonna parlava con mamma e papà assicurandosi che noi non stessimo ascoltando.

Una volta assodati che noi non stessimo origliando, molto silenziosamente cercammo di ascoltare cosa stessero dicendo.

Però poco dopo ci arrendemmo e cademmo in un lungo sonno che ci avrebbe accompagnati sino all'alba.

Giurammo che prima o poi avremmo scoperto quella conversazione, perché a noi non poteva sfuggire nulla.

Horror DestinationWhere stories live. Discover now