Cap.19 VITA REALE

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Quelle ultime settimane di Agosto passarono in fretta. Nico ed io non facevamo altro che stare insieme e vivere le giornate in modo spensierato insieme ai nostri amici. Ormai i miei bagagli erano già tutti in auto e mio padre aspettava me, mia sorella e mia mamma con il motore già accesso pronto a partire verso Napoli. Come avrei vissuto i giorni successivi? Il mio ragazzo si sarebbe allontanato da me?. Mi facevo mille paranoie ogni volta che dovevo affrontare una situazione nuova, mai vissuta.

"Te ne vai e non mi saluti?"

Mi disse Nico con un sorriso affettuoso mentre richiudeva il cancello della sua villa.

"Ma ti pare? Stasera parti anche tu e ci vedremo sicuramente domani..."
"Certo fai buon viaggio amore..."

Mi abbracciò talmente forte quasi come se quello fosse stato un addio. Forse era solo nostalgia perché ci stavamo lasciando alle spalle una delle estati più belle della nostra vita. Mi diede un bacio sulla fronte imbarazzato dalla presenza dei miei che mi aspettavano in macchina a pochi metri di distanza ed io ricambiai con un leggero bacio sulla guancia.

In viaggio non dissi nemmeno una parola, la mia famiglia non fece alcuna domanda perché avevano ben capito perché fossi così pensierosa.
Quando arrivammo dopo circa 3 ore di viaggio, mi diressi subito verso la mia stanza e mi gettai sul mio letto tra i tanti cuscini colorati come se fosse stato in quel momento un piccolo angolo di Paradiso. Quasi mi addormentavo ma avevo bisogno di gettarmi sotto la doccia quanto prima, nonostante fosse settembre il clima era torrido e sembrava mi mancasse l'aria. Ma non solo per il caldo, Nico già mi mancava terribilmente.

Finalmente potevo mettermi comoda e riposare un po'. I miei occhi ormai stavano per chiudersi per la forte stanchezza reduce anche dalla serata precedente passata in spiaggia fino alle 4 del mattino. Il mio telefono squillò, lo feci suonare per almeno un paio di minuti prima di rispondere.

"Spero di aver indovinato la strada..."
"Quale strada Nico?"
"Puoi scendere?."
"Scendere dove? Non mi dire che sei giù casa mia!"
"Esatto amore, scendi che già mi manchi e voglio abbracciarti."
"Sono senza parole, non dovevi partire stasera? Chi ti ha dato il mio indirizzo?"
"Perché tutte queste domande? Dai scendi ti aspetto..."

Cercai di sistemarmi al meglio in pochi minuti, presi il primo vestitino che trovai nell'armadio, sciolsi i miei capelli lunghi e mossi lungo la schiena e indossai in fretta i sandali con la voglia di abbracciarlo quanto prima. Il mio cuore palpitava così forte eppure non lo vedevo solo da poche ore. Non vedevo l'ora di vivere questa "nuova vita" con lui.
Richiusi il portone del mio palazzo e quando lo vidi con quel suo sorriso che mi spiazzava ogni volta e i suoi occhi verdi che risaltavano ancora di più con l'abbronzatura, i miei occhi si illuminarono alla vista dei suoi e corsi subito ad abbracciarlo come se non aspettassi altro, le sue labbra incontrarono le mie in un bacio così pieno d'amore che quasi mi sollevò in braccio mentre le sue braccia cingevano la mia schiena.

"Ti va di salire in macchina e fare un giro? Vorrei portarti in un posto."
"Si ok, ma per curiosità voglio sapere chi è l'uccellino che ha cantato e ti ha detto il mio indirizzo?"
"L'uccellino ha i capelli biondi..."
"Ok come sospettavo. È stata Sole."

Dissi sorridendo e Nico fece altrettanto indicandomi di entrare nella sua auto.

"Dove andiamo allora? Ok già lo so non devo fare domande perché è una sorpresa!"
"Bravissima amore mio, stai imparando a conoscermi bene."

Percorremmo un lungo tratto di strada prima di arrivare a destinazione. Ad un certo punto intravidi una grande scritta, un po' usurata, dove sopra c'era scritto "Gokart".

"Nico... non capisco, perché mi hai portata qui?"
"Un po' di tempo fa mi avevi detto che la velocità ti faceva paura e che volevi provare a sconfiggere questa sensazione. L'unico modo per sconfiggere una paura è affrontarla".
"Ma non so se sono pronta a questo..."

Illumini i miei passi Where stories live. Discover now