Cap.4 ADOLESCENTI

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Dopo una nottata del genere mi alzai alle 11 e 30 ed avevo ancora voglia di dormire, non ero abituata più ad avere questi ritmi. I miei e mia sorella erano già in spiaggia e come al solito restavo da sola. Dopo circa dieci minuti una notifica fece vibrare il mio telefono. Era Nico che mi diceva di uscire. Avevo gli occhi gonfi ed ero assonnata come poteva mai vedermi così? Gli dissi di aspettare qualche minuto. Presi velocemente un caffè. Misi velocemente il costume e il prendisole, mi diressi verso la porta prendendo anche la borsa di paglia colorata e gli occhiali da sole.
Aprendo la porta trovai Nico con in mano un cappuccino freddo ed una busta che doveva probabilmente contenere un cornetto.
"Facciamo colazione ti va?"
"Nico mi sembra un po' tardi per fare colazione"
"Non voglio sentire obiezioni, ho qui il tuo cornetto preferito che tra l'altro è anche il mio. Ne ho presi due quindi ora farai colazione con me". Mi sorrise e quasi mi sciolsi sotto al sole bollente.
"Ma come fai a sapere qual è il mio cornetto preferito?"
"È un segreto poi lo scoprirai"
"Scommetto che è stata Sole!"
"Non te lo dico mi dispiace i tuoi tentativi saranno vani".
Sbuffai e andai a prendere dei bicchieri e dei tovaglioli ed organizzai la tavola per poter fare colazione.
E quando vidi che aveva preso due cornetti con la crema al pistacchio per entrambi rimasi senza parole. C'era una complicità tra noi surreale, ci bastava poco per capirci, avevamo un sacco di interessi in comune. Ma il problema è che se tutto fosse andato per il verso giusto avrei dovuto dire ai miei che andavo ad Instanbul con lui dopo poco tempo che ci stavamo frequentando. Non so in che modo lo avrei detto ma non vedevo l'ora di partire insieme a lui.
"Non ci credo"
"A cosa non credi ?"
"Non credo a quello che sta succedendo a me e a te Chiara in così poco tempo, non voglio aprire gli occhi e pensare che tutto possa finire."
"Si sembra tutto perfetto, ma se ci pensi ci sono ancora tante cose che io devo conoscere di te e altrettanto tu di me"
"Certo e non vedo l'ora di conoscere tutto di te."

Passammo dei giorni stupendi Sole ed io eravamo sempre con Nico, Alex e gli altri loro amici. Più passavano i giorni e più si intensificava il rapporto che avevo con Nico, anche se ancora non era ben chiaro cosa fossimo, semplicemente eravamo due persone che si frequentavano e si stavano conoscendo.
Nico mi dava tutte le attenzioni di cui avevo bisogno e non mi faceva pressioni sul portarmi a letto il prima possibile, anzi non avevamo nemmeno mai toccato l'argomento a differenza dei ragazzi di oggi che parlano di sesso già dal primo incontro. Ed io era stanca di tutti quegli uomini fatti con lo stampino così privi di contenuti. Desideravo una svolta nella mia vita, a quasi 26 anni di solito noi donne vogliamo un punto fermo, qualcosa che vada oltre gli standard che ti pone questa società un po' stramba.
I giorni passavano ed io li stavo vivendo con la spensieratezza di una diciottenne, mancava poco al mio compleanno e Nico non ne era al corrente ma ci pensò subito Sole a rimediare mentre eravamo in acqua a giocare con la palla.
"Nico lo sai fra 3 giorni è il compleanno di Chiara ?"
"Ma davvero? Il 25 quindi ? Chiara perché non me l'hai detto?!''
"Alla fine compio 26 anni non ritenevo la cosa molto importante"
"Ma la smetti per favore? Non scherzare ed io che ne compio 30 tra pochi mesi dovrei buttarmi allora "
"No tesoro mio te li porti come un ventenne non scherzare"
Mi sorrise come solo lui sapeva fare e ogni volta guardandolo mi sembrava di rinascere.
Ma tutto si interruppe quando mi sembrò che qualcuno lo stesse chiamando da lontano, guardai meglio e vidi una ragazza mora, occhi chiari che portava un bikini minuscolo ed il suo fisico glielo permetteva senza alcun problema.

In quei giorni avevo notato qualcosa di strano, Nico non rispondeva più a quelle telefonate che lo rendevano nervoso ma semplicemente le silenziava. Qualcosa mi parve strano ed ebbi da subito l'impressione che aveva a che fare con quella ragazza.
"Nico! Sorpresa!"
"Giorgia che ci fai qua ?" Non soffermandosi sulla domanda posta da Nico si avvicinò a me e a Sole presentandosi
"Ciao piacere Giorgia sono la ragazza di Nico."
Non feci nemmeno in tempo a finire la frase che lanciai il pallone a caso colpendo Nico e me ne andai. Sole cercò di raggiungermi correndo sul bagnasciuga.
"Chiara fermati ti prego, almeno ascolta cosa ha da dirti"
"No Sole se ne deve andare fuori dalla mia vita, non ne voglio più sapere, avevo ragione quando dicevo che sono tutti degli esseri orribili gli uomini. Basta!"
Sole mi accompagnò fino a casa per fortuna i miei erano ancora in spiaggia e nessuno vide le mie lacrime. Dopo non molto bussarono alla mia porta.
"Chiara per favore apri, devo darti delle spiegazioni ti giuro che non è come credi"
"Meglio che vai via Nico non voglio sentire nessuna cazzata"
"Ti prego Chiara, apri posso giurarlo che non è così quella era la mia ex e non ha ancora capito che non voglio più stare con lei non si arrende solo perché ci siamo lasciati da poco tempo. Mi dispiace credimi non so come le sia venuto di raggiungermi qui."
"È tutto troppo strano, vattene Nico è meglio. Tra l'altro mora e fisico mozzafiato menomale che preferivi le donne curvy, siete tutti uguali"
"Ma infatti ti giuro che è così, che ci posso fare che ho avuto una storia con una che non rientrava perfettamente nei miei canoni estetici. Senti Chiara dai, non posso continuare a parlare dietro ad una porta, apri per favore!"
Mi avvicinai alla porta e l'aprii quasi di scatto.
"Che cosa vuoi Nico? Non abbiamo più niente da dirci!"
"Non mi va di vederti così, da quando ti ho conosciuta ho ritrovato quel pezzo del puzzle che mancava e che si incastra perfettamente con quelle parti di me in frantumi, non rinunciare a qualcosa di bello. Sappi che io non rinuncerò mai a te, ora che ti ho trovata finalmente dove pensi di andare?"
"Non voglio più soffrire Nico, sono stanca di queste situazioni ambigue, lasciami da sola per favore ne ho bisogno"
"Chià guarda non so più cosa dirti, io l'avevo lasciata sul serio e lei non se ne faceva una ragione. Adesso le ho detto di non farsi vedere più non può complicarmi la vita così."
"Adesso te lo chiedo io, voglio restare da sola"
"Facciamo una cosa questo è il mio telefono te lo sblocco pure, ecco guarda quello che vuoi"
"Non voglio il tuo telefono Nico basta, magari hai cancellato qualcosa mentre venivi qui come faccio a saperlo".
Non feci in tempo nemmeno a finire la frase che Nico se ne andò e mi lasciò il suo telefono tra le mani.

Lessi tutti i suoi messaggi. Era sempre lei a cercarlo, lui continuava a dire che non provava più nulla per lei e quando mi ha conosciuta le aveva addirittura scritto che c'era un'altra persona nella sua vita. Guardai sui social network e vidi che spesso delle ragazze lo contattavano, lui rispondeva ma nulla di così rilevante. Aveva cancellato qualcosa? Chi me lo poteva dire. Per quanto io potessi volere lui ma non volevo una persona al mio fianco che potesse darmi problemi con altre donne. Dovevo rifletterci. In quel momento volevo restare da sola. Avevo voglia di fare una passeggiata e di schiarirmi le idee ma dovevo prima restituire il telefono a Nico non sapendo come fare bussai alla porta di casa sua e mi aprì la stessa ragazza che diceva di essere la sua fidanzata. Rimasi a bocca aperta: che ci faceva lì?. Poi improvvisamente vidi la mamma di Nico.
"Giorgia tesoro chi è alla porta?"
"Angela mi sembra un'amica di Nico non saprei"
"Non importa chi sono gentilmente puoi dare questo a Nico?"
"Si certo grazie ora non è in casa appena lo vedo glielo restituisco tranquilla"
Non fece nessuna domanda, non mi chiese nemmeno perché avevo io il suo telefono, la situazione era contorta o forse semplicemente la sua ex era in buoni rapporti con la sua famiglia nonostante tutto.
Mi sembrò come se fossi tornata ad essere un'adolescente non riuscivo a capacitarmi del fatto che ancora dovevo lottare con delle bambinate soprattutto da parte di un trentenne, il mio sesto senso non sbagliava se a quell'età ancora non pensano a formare una famiglia e a mettere delle basi solide per un futuro forse non lo avrebbero fatto mai, nemmeno dopo a cinquant'anni.

Feci per scendere il primo gradino per raggiungere la spiaggia, avevo bisogno di una nuotata per rilassarmi e spegnere per un po' i pensieri. Scendendo abbassai lo sguardo e non potevo credere ai miei occhi, vidi altre due camelie adagiate sugli scalini. Non potevo crederci stavo seriamente pensando che qualcuno stesse facendo questa cosa per far in modo che io potessi trovare i miei fiori preferiti. Ma chi sapeva che quelli erano i miei fiori preferiti? Mi venne in mente anche quando Nico spesso la mattina si presentava fuori la mia villetta con il cornetto del mio gusto preferito. Forse era lui l'artefice. Ma come poteva conoscere i miei gusti ?.
Non mi soffermai a lungo sulla questione delle camelie, raggiunsi il mio ombrellone, mi spogliai velocemente e mi tuffai tra le onde del mare. Il mare aveva sempre avuto il potere di donarmi leggerezza, nuotavo da sola da quando avevo 3 anni ed ogni inverno non sembrava mai passare velocemente, quegli inverni spesso gelidi che mi portavano lontana dal mare, il luogo in cui sentivo di essere me stessa e libera, le onde equivalgono ad un abbraccio che mi riscalda l'anima. Rimasi in acqua per almeno un'ora anche per poter restare per un po' lontana dal telefono e non pensare, quando ritornai sulla spiaggia vidi da lontano che il mio ombrellone era occupato da qualcuno. Mi avvicinai ancor di più.
"Chiara ho provato a chiamarti almeno dieci volte, sto imparando a conoscerti e ne ero sicuro che ti avrei trovata qui".
"Nico per favore sono già le 7 di sera e devo ritornare a casa, dovresti farlo anche tu visto che hai ospiti".
"Ti giuro non sapevo che Giorgia fosse andata a casa mia, mia mamma non sapeva ancora della nostra rottura e così sono stato costretto a dire tutto nel momento in cui sono rientrato a casa ed ho visto che cucinava in tutta complicità con mia madre"
"Che vuol dire tua madre non lo sapeva ? Da quanto vi siete lasciati Nico? Ma che stupida io che cerco ancora delle spiegazioni ma chi sono io per chiederti tutto ciò?".
"Sei la mia ragazza Chiara e devo darti tutte le spiegazioni che meriti".
Per un attimo mi si sciolse il cuore, ci frequentavamo da quasi 3 settimane non mi aspettavo che corresse in questo modo.
Poi pensai subito che quella era solo una messa in scena per ciò che avevo da poco vissuto e per quanto mi ero sentita umiliata.
"La tua ragazza? E da quando lo sono? E se pure fosse così da oggi non lo sono più"
"Chiara smettila! Lo so è presto ma chi stabilisce un tempo per innamorarsi? Chi dice che ci vogliono dieci, venti o trenta giorni per ritornare a credere nell'amore vero? L'amore arriva e basta , non ha mai avvisato nessuno. I miei occhi ti hanno guardata sempre così fin dal primo giorno che ti vidi seduta in quel bar mentre Sole cercava di fare dei sondaggi palesemente finti ai miei amici. Sono innamorato di ogni tuo singolo dettaglio. Non mi interessa sapere che taglia di reggiseno porti, con quanti ragazzi sei andata a letto o la solita frase che spesso ti sei sentita dire sulla tua bocca fin troppo carnosa e perfetta. Io voglio i particolari della tua vita, voglio vivere la tua quotidianità, voglio conoscere tutto ciò che più ti piace, voglio entrare fin dentro le tue fragilità e le tue paure per indossarle e farti sentire al sicuro, voglio il tuo profumo ogni singolo istante perché è il più bello che
io abbia mai sentito."
Le sue parole mi colpirono a tal punto che scoppiai in lacrime nessuno mi aveva mai parlato in quel modo, le sue parole erano così perfette ma facevo fatica a credere a quello che mi stava dicendo in quel momento. Ho sempre pensato che le parole non erano tutto, ciò che contava erano i gesti ed io avevo bisogno di concretezza nella mia vita.
"Nico ho bisogno di tempo, non complichiamo le cose per favore."

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