Away from you [pt.2]

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His' pov

Erano passate un paio di settimane da quando Y/n era partita. Le mie giornate sembravano più vuote, anzi, erano più vuote senza di lei. Tante volte ho pensato di alzarmi dal letto e correre a bussare alla sua porta come facevo prima, ma mi fermavo prima di mettere le scarpe, accorgendomi che lei non abitava più vicino a me. Ho passato così tante serate a piangermi addosso per aver perso non solo la ragazza che amavo, ma la mia migliore amica, la mia compagna di studi e stronzate, la spalla su cui piangere e la mia confidente. E mi mancava, davvero tanto.

Tuttavia sapevo che rimuginare sul passato non serviva a nulla, per questo decisi di fare qualcosa pochi giorni dopo, mettendo da parte, per quanto possibile, la tristezza. Cercai prima cosa di capire dove poteva abitare e riuscii grazie ai miei genitori che andarono dai suoi per estrapolare qualche informazione utile. Decisi poi di prendere il primo biglietto disponibile per Firenze e andare direttamente al suo appartamento.

Un pomeriggio dunque, presi il mio zaino e mio fratello mi accompagnò in stazione. I miei genitori non erano felicissimi che avevo intenzione di trasferirmi a Firenze da lei, ma erano orgogliosi del fatto che ero determinato nelle mie decisioni. Mio fratello invece era contento e basta, semplicemente perché avevo seguito i suoi consigli. 

"Buon viaggio H/n/n, mi raccomando, stai attento questa volta." mi disse dandomi un abbraccio.

"Questa volta senza sbagli." risposi, dirigendomi verso il binario.

Durante il viaggio, non riuscii a fare altro che ascoltare la musica e pensare, il libro che avevo portato era dimenticato nello zaino. Mi resi conto che Firenze era la città in cui volevamo trasferirci insieme, almeno prima della mia ex. Per qualche strana ragione mi sentii sollevato nel pensare che probabilmente aveva scelto Firenze anche pensando a me. Comunque, mentre guardavo lo scenario dal finestrino cambiare rapidamente, cercai di prepararmi mentalmente alle scuse e al discorso che avrei dovuto dire davanti a Y/n.

Y/n's pov

Erano passate alcune settimane da quando mi sono trasferita a Firenze. E' davvero un bel posto, sicuramente molto diverso da dove abitavo prima. Qui nessuno mi conosce e quei pochi amici che sono riuscita a farmi non sono ancora tanto intimi dal conoscere il mio tortuoso passato. L'indipendenza che ho con un appartamento mio poi, è davvero fantastica. Ero infatti molto orgogliosa e soddisfatta di me stessa, finalmente libera dal passato e libera di costruirmi un nuovo presente e futuro. Tuttavia, in fondo in fondo, sentivo davvero pesantemente la mancanza di H/n che dalla fine dell'estate non l'avevo più sentito. Non volevo essere di intralcio per la sua relazione e per questo avevo deciso di chiudere i rapporti, convinta che se avesse voluto, sarebbe stato lui a cercarmi, cosa che invece non accadde. Nonostante tutto, mi mancava, davvero tanto.

Una sera ero a casa dopo aver passato gran parte della giornata a girare la città, approfittando delle ultime calde giornate di settembre per ammirare il centro e stavo guardando sul telefono le foto che avevo scattato, quando bussa il campanello. Vivevo da sola e non aspettavo nessuno, per questo era abbastanza timorosa nell'aprire la porta, ma quando mi alzai sulle punte dei piedi per guardare lo spioncino sentii gelarmi il sangue e lo stomaco attorcigliarsi. D'altra parte non ci pensai due volte ad aprire la porta.

"Si può sapere cosa ci fai qui, H/n?" dissi appena aprii la porta, trattenendomi dall'attaccarlo verbalmente.

"Ehm... sono qui per te." disse lui quasi sussurrando.

Non ci potevo credere.

H/n's pov

Ebbi giusto il tempo di dire due parole che mi stava già chiudendo la porta in faccia, ma stavolta ero determinato in quello che stavo facendo, così con il piede bloccai la porta ed entrai.

𝘪𝘮𝘮𝘢𝘨𝘪𝘯𝘢Where stories live. Discover now