79.L'Amore Non Basta.

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"Papà volevo chiederti scusa." vado dritta al punto perché non c'è alternativa migliore per iniziare il discorso. Ho sbagliato e bastano solo delle scuse.

Il suo sorriso svanisce.

"Futù, mi hai fatto davvero male ma mo' non ci pensiamo più."

"Non ce la faccio... dovevo darti ascolto."

Annuisce lentamente, ma non mostra segni di rabbia. Rimane impassibile. Non mi dice niente, mi vede emotiva e mi abbraccia solamente.

"Non fa niente." mi sussurra dolcemente.

Non è così, non lo pensa veramente. Mi odio perché adesso non si fida più di me e mi odio ancora di più per aver rifatto un errore che ha rovinato il nostro rapporto.
Lo so che ci sta passando sopra, ancora una volta, sui miei errori. Deve sempre sopportare affinché il nostro rapporto non si perdi ma anche se non lo dice, si è perso. Ma sono pronta a rimediare, ed è per questo che ho capito una volta e per tutte che qui non apparteniamo. Soprattutto ora che sta per arrivare un altro bambino in casa, questo non è il posto giusto per farlo nascere. Deve essere lontano da tutto e tutti, dove sarà al sicuro e nessuno gli farà del male.

"Scusa." gli ripeto per ultima volta con la voce tremolante.

Poi arrivano Paola e Massimo, due ore dopo arrivano Filippo e Naditza e infine si fa vedere anche Martina. Sono tutti qui da me per vedere come sto. Sono tutti qui tranne Ciro. Desidero vederlo anche se quando ci rivedremo già so che sarà per affrontare un tema molto delicato che determinerà la fine della nostra magnifica ma incasinata storia d'amore. Confesso che sarà anche un po' imbarazzante rivederlo dopo avergli detto che lo amo ancora dopo aver rinnegato il sentimento, convincendomi che fosse così.

il giorno dopo.
Finalmente esco da qui, ancora una volta sana e salva. Ho un mucchio di cose da risolvere con la mia famiglia e con Ciro. Mi restano poche ore per parlare con lui prima di ritornare in Veneto.

Vado a casa sua.

"Futura." non riesce a credere neanche lui che io sia davanti la porta di casa sua.

"Ciao, Ciro. Dobbiamo parlare." l'ansia è a mille.

Annuisce, mi fa entrare dentro casa.

"Non sapevo ti fossi risvegliata. Come stai?"

"Bene, tra poche ore vado via quindi appena uscita dall'ospedale sono corsa subito da te per parlare delle cose che ti ho detto prima che... prima che mi sparassero." faccio fatica a ricordarglielo senza farlo sentire in colpa.

Abbassa il capo dalla vergogna, poi lo rialza e sospira.

"Ciro è vero, e te lo ripeto: ti amo. Per mesi ho cercato di negarlo ma quando ci siamo rivisti non ce l'ho fatta più. Però io adesso me ne andrò, e questa volta per sempre. Devo stare con mio padre per adesso, devo stare vicino alla mia famiglia soprattutto ora che Rosa è incinta."

"Io ti capisco, Futù e ti chiedo pure scusa. Mi sento ancora in colpa e anche se stai bene non riesco a smettere di pensare a quel giorno... è tutta colpa mia."

"Ciro a me fa solo rabbia il fatto che tu senza di me non stai bene. Non puoi metterti nei casini quando non ci sono io e sentirti te stesso quando ci sono. Tu devi essere te stesso sempre e circondarti di questa merda non ti farà stare bene." - alzo il tono della voce come per rimproverarlo.

Non riesce a dirmi niente, non annuisce nemmeno. Resta solamente in silenzio ad ascoltarmi.

"Lo so, Futura sto cercando di rimediare a tutti i miei errori ma non è facile. Ma sta volta è diverso, tu non ci sarai e io sarò sempre me stesso."

"Chi sarai?" gli chiedo, calmando il tono, per specificare meglio la sua risposta e capire cosa intende con sé stesso.

"Ciro. Il ragazzo di cui ti sei innamorata." mi risponde con voce tremolante, perché so quanto sia difficile per noi affrontare questo argomento.

Accenno un sorriso, annuisco e poi mi avvicino per abbracciarlo. Quanto mi piace il suo profumo e quanto mi è mancato sentirlo così vicino a me. Ora lo so, che di lui non ne avrò mai abbastanza, e mi mancherà più di tutti quando lascerò Napoli. Mi brillano gli occhi e il cuore mi scoppia. Glielo auguro con tutto il cuore che riesca a ritrovare se stesso e mi dispiace che debba farlo da solo ma è per il suo bene.

Vado via, non riesco a salutarlo mi fa troppo male ricordarmi che non lo rivedrò più. Voglio solo piangere, non penso ad altro se non al fatto che questa volta veramente siamo arrivati alla fine della nostra storia. Io resterò in Veneto e lui a Napoli e non ci rivedremo mai più. È finita per sempre. Ma una cosa è certa, lo porterò nel mio cuore per sempre e lo ricorderò come il mio primo amore.

Pov's Ciro.
Se n'è andata. Da casa mia, da casa sua. Da Napoli. Da me. Si è portata con sé i nostri ricordi. Si è portata via tutto e ancora una volta non saprà mai cosa c'era scritto in quella lettera d'amore che le ho scritto ma che non ha mai letto.

Non sono riuscito a dirle ti amo, perché lei parlava del suo ritorno in Veneto e a me non uscivano parole. Sentivo un dolore al petto che non mi permetteva di parlare e anche ora che se n'è andata non riesco a dirlo ad alta voce.

La porta di casa si apre dopo un giro di chiave. È mia madre.

"Ho visto Futura. È stata qui?" mi chiede.

Riesco soltanto ad annuire.

"Ma che tieni, Cirù?"

"Niente, mà."

"Ti ha detto qualcosa, Futura?" si altera.

"No no, lei non c'entra. La colpa è solo mia. Di tutto. Rischiava di morire per colpa mia, se ne va da me per colpa mia, e ora non so da dove cominciare per rimediare agli sbagli che ho fatto." alzo la voce con un misto di rabbia e dolore, e sono sull'orlo di piangere.

"Ciro, calmati. Ci siamo io e tuo padre ad aiutarti."

"No, papà ha detto che non mi vuole aiutare. Devo vedermela solo io."

Mamma sospira, il suo sguardo diventa ancora più serio.

"Non ti preoccupare a mamma, ci parlo io con papà. Sicuro mi dice di sì."

"Come fai a esserne sicura?"

"Tu non ti preoccupare, io e tuo padre abbiamo una chiacchierata in sospeso." mi sorride per rassicurarmi, ma quel suo sorriso sicuro significa qualcos'altro.

La guardo confuso ma anche un po' impaurito. Mia madre quando si arrabbia e si scaglia contro mio padre fa paura e non so mai cosa aspettarmi. Le altre volte l'ho quasi sempre fermata, ma ora non ho le forze. La mia testa è concentrata solo su Futura. Non accetto il fatto che non ci rivedremo mai più, che è finita. Ho perso il mio primo amore. Ma almeno so che se ci siamo lasciati, lo abbiamo fatto per il bene di entrambi. L'amore non basta.

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03|08|2023
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Futura Di Salvo. Where stories live. Discover now