IMMAGINARE IL FUTURO SA DI RIMPIANTO - Capitolo 12

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In un giorno bruttissimo di scuola, come al solito, la prof ci fa fare un tema. In questo tema dovevi scrivere una lettera e immaginare il tuo futuro e raccontare cosa avevi fatto in quegli anni, questa lettera la scrivo a Saverio (un mio amico).
TEMA...
                                                                                 Roma, 15/06/2036
Caro Saverio,
Scrivo questa lettera perché sono tanto addolorato. Prima di continuare però mi voglio ripresentare, sono Nicola, non so se ti ricordi di me, nel 2015 andavamo in classe insieme e ci divertivamo in qualunque modo, col mio borsellino, il diario, la gomma... Ti sto rinfrescando la memoria, stai ricordando? Spero di si. Ne sono passati di anni, precisamente sono passati 21 anni e io ho 35 anni, ed è molto difficile attraversare tutti i dolori quando si è adulti, ci sono tanti impegni, il lavoro, la salute e tante altre cose. Però, amico mio prima di raccontare la tragedia avvenuta, inizio a raccontati cosa è avvenuto in questo giorno, 21 anni fa.
Il 15 giugno del 2015 io, tu e tutta la classe abbiamo iniziato gli esami, ed è stata la cosa più emozionante, non me lo posso mai scordare, dopo gli esami per il diploma all'Artistico e gli esami per la laurea all'accademia delle belle arti; io ti vedevo, tu mi vedevi ed entrambi ridevamo. Ridevano perché eravamo nervosi, poi quando i prof ci guardavano storti noi ridevano ancora di più, ma nonostante ciò ci avevano capiti e  ci avevano comunque promossi. Poi io all'artistico, tu allo scientifico e non ci siamo più visti.
Il 15 giugno 2021, conosco una ragazza stupenda, si chiama Clara, aveva 17 anni quando l'ho incontrata (io 21), con quegli occhioni azzurri e pieni di gioia, con dei capelli biondi semi-ricci, in poche parole ai miei occhi appariva un'angelo. Usciamo insieme e ci conosciamo ogni giorno che passa e, dopo ben 5 anni di fidanzamento decidiamo di sposarci, ci volevamo sposare il 15 giugno ma l'abbiamo dovuto spostare al 16 per un problema con la chiesa, mi sarebbe piaciuto sposarmi con lei il giorno in cui ci siamo conosciuti, ma a me interessava solo che ci sposassimo e il mio desiderio più intenso si avverava. Dopo un'anno, dopo svariati tentativi, il 14 luglio 2027 divento finalmente "papà" di Roberto un bimbo bellissimo, aveva gli occhi azzurri e capelli biondi (come la mamma).
Dopo due anni di pratiche con il primo figlio, decidiamo di averne un altro, e il 12 agosto 2029 nasce Sofia. Aveva gli occhi azzurri, ma i capelli castano come i miei. Dopo tante attese, riesco a diventare a tutti gli effetti un dannato architetto grazie alla laurea in architettura. Dopo sei anni di matrimonio, nel 2031 Clara decide che di me si era stancata... Sono stato così deluso che la mia vita poteva andare in frantumi solo vedendo di sotto, e cosa c'era di sotto? Sotto c'era il vuoto, un oblio senza confine dove non si poteva paragonare neanche l'infinito. Ma buttarsi da un balcone non serviva a niente, neanche uno sparo secco serviva. Perché proprio a me che non le avevo fatto niente, forse aveva trovato qualcun'altro meglio di me? Ovviamente c'è il divorzio, e quel giorno in tribunale si era deciso anche chi doveva tenere i figli, indovina chi ha vinto? Ha vinto la mamma di due figli che potevano vedere il papà solo una volta a settimana, li portavo spesso al cinema e si divertivano un sacco, mi piaceva vederli sorridere, almeno una volta a settimana; è inutile dire che non ho pianto anzi , avrei potuto riempire due secchi da 10 litri e tre buste piene di fazzoletti zuppi zuppi di pianto. Ma dopo 5 anni dal divorzio, dopo settimane al McDonald's o al cinema con i miei figli, mi sono rassegnato ad una vita solitaria. Non mi andava di trovarmi un'altra donna, da una situazione del genere avevo imparato a non fidarmi più di nessuno, però chi può mai sapere che un giorno una ragazza potrebbe venire da me... ma non avrebbe potuto mai accadere perché oramai la mia reputazione è rimasta la stessa, "Uomo solitario divorziato". I giorni a lavoro erano mesi, il tempo non passava mai, il tempo passava veloce solo con i miei figli ed è in quei momenti che volevo che le ore diventassero giorni, in quei momenti desideravo che il tempo si fermasse. Ogni giorno ripenso a tutte le cose belle che facevamo ogni giorno, ogni week end, ogni Natale... adesso invece sono in un bar che ti scrivo questa lunga lettera, mentre ti scrivo bevo un po di whisky ha un odore molto forte non l'avevo mai assaggiato prima, ci sta anche quello alla fragola e ti dico preferisco di più questo. Beh la storia è andata avanti fino a quando un giorno, andando a lavoro, vengo travolto da un'auto... tutto è nero. Poi però ho le forze di rialzarmi, esco dall'auto e presto soccorao a colui che mi travolge, e invece vedo che è una colei chi anni prima mi ha rovinato la vita, rendendola uno schifo totale. Ma tralasciando il male che mi ha fatto, chiamo l'ambulanza e arriva dopo un bel po' di minuti, vado in ambulanza con lei, mi mettono qualche cerotto qua e là e poi piango.... non so perché piango ma ho tanto disprezzo, dolore e odio. Mi avvicino a lei mi guarda, bedo una kacrima scorere sul suo viso, asciugo quella piccola goccia e le dico:-"Va tutto okay, riprenditi subito che ci sono due bambini che ti aspettano...".
Le sue pulsazioni sono sempre più lente, poi un bip che non finisce mai... Ferma il mio. Si fa qualche tentativo di rianimazione e tutto va per il meglio, poi arrivati all'ospedale mi fanno qualche visita e per fortuna non ho niente, però quando so i risultati di Clara mi rendo conto che sta messa male e la sua vita è appesa ad un filo sottilissimo, ma a mia sorpresa il dottore mi dice che ha solo bisogno di riposo, e la cosa bella sai qual'è? Che lei dovrà riposare da me e ovviamente non potevano mancare i due angioletti, e dal riposo è diventato una vita; in poche parole siamo ritornati insieme e tutto è ritornato come prima.
Ps=spero ti sia accorto della presa per il culo dove parlo della tragedia xD
                                                                  Ti voglio bene amico mio                               La prof. Si è rotta le palle a leggerlo e sicuramente anche voi, bella ragazzi.
        

Invincibili.On viuen les histories. Descobreix ara