Nuovo amante, vecchio compagno di scuola

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Ok, il Napoli ha appena fatto goal, visti i grugniti e le urla che gli oranghi in questo locale stanno lanciando. Ma perché devo vivere in questo mondo?

"Comuqnue, menbrea top birra italina" mi scrive Jaco. Faccio un po' di fatica a decriptare il messaggio, ma appena comprendo, sibilo una risata e scuoto la testa.

"A volte devi saper mettere un freno alle cose che ti piacciono"

"E perchee? È bupna"

"Perché quello che mi stai scrivendo sembra un codice militare nazista"

"Prli difficike, Gian" risponde, mandandomi subito dopo un cuore che non ho intenzione di interpretare. Jaco è tornato a Milano. Ieri sera è stato coi suoi, per mezzanotte e mezza mi ha scritto dicendomi che erano appena tornati dal cinema e, partendo da un insulto al film brutto, abbiamo continuato a parlare fino alle tre del mattino. Oggi so che ha passato del tempo con la creatura che ama di più al mondo insieme a Tegolino: Camilla. Ci ha tenuto anche ad aggiornarmi sul suo stato di salute, dicendomi che è ulteriormente ingrassata, povera bestia, e che i suoi hanno deciso di metterla a dieta. Però stasera è uscito, ha evidentemente bevuto parecchio e tre quarti d'ora fa mi ha mandato una sua foto con la testa di un amico appoggiata alla spalla. Io da bravo imbecille sono rimasto a fissarlo per troppo tempo manco fosse la Mona Lisa al Louvre, l'ho mezzo sfidato chiedendogli se fosse il suo nuovo tipo, lui mi ha risposto chiaro e tondo che è etero tanto quanto il Sole è alto a mezzogiorno. Mi ha anche detto che allo stesso compleanno a cui sta partecipando, è stato invitato pure Martino. "È incazzato che l'ho rifiutato, sta cercando di attirare l'attenzione", mi ha spiegato, dopo che gli ho chiesto come fosse la situazione. Un po' mi brucia, ma l'ho buttata sul ridere. Non ho alcun diritto di essere geloso e anche se fosse, non credo Jaco sia così stupido da... boh, farci qualcosa.

«Quindi... qual è la tua strategia di attacco?» mi chiede Eli. Alzo lo sguardo dal telefono e la osservo smarrito.

«Eh?»

«Vuoi stare a sbavargli dietro per sempre, oppure facciamo qualcosa di utile?» insiste, con un'espressione severa. Ah. Ovviamente. Ormai si parla solo più di questo.

«È inutile, Gian non ha abbastanza palle per fare effettivamente qualcosa» risponde Auri, al posto mio. Prendo un sorso di birra, contrariato, mentre Rebecca fa di tutto per nascondere una risatina. I maschi etero si sono per una volta eclissati nell'iperspazio, Fra a una festa di laurea, Lori al compleanno di nonna Luciana. Evidentemente questo è bastato per fomentare le tre dell'Ave Maria ad assillarmi e a trascinarmi dallo storto, quando in realtà sarei stato volentieri a casa a guardarmi un film deprimente. Senza persone che mi pressano, né bonobi che sbraitano contro una televisione.

«Che potrei fare mai? Mica è interessato a me» brontolo.

«Effettivamente, se è etero...» prova a proporre Rebecca. Veramente, l'unica che ragiona. Lori ha fatto un colpaccio, ha alzato troppo i suoi standard. Una ragazza carina, intelligente e pure simpatica, mi fa pensare che sia solo un ologramma. Soprattutto per mettersi con Lori che non è di sicuro Dio sceso in Terra.

«La figa piace a tanti, ma il cazzo piace a tutti» cinguetta Eli, sfarfallando le ciglia. Alzo gli occhi al cielo e nonostante non abbia per niente voglia di affrontare l'argomento, sono le mie migliori amiche, so che le loro intenzioni sono buone e voglio essere sincero.

«Sì, a Jaco particolarmente» commento. «Le cose si sono evolute, evidentemente anche lui è gay» aggiungo. C'è un sussulto di gruppo.

«Ma sei serio?» domanda Rebe, mentre Eli sbarra gli occhi, mi arpiona il bicipite, facendomi vedere le stelle con le sue unghie impiantate nella carne e rotea per un secondo la testa all'indietro.

Show me how good life can beWhere stories live. Discover now