78.Rimettersi In Careggiata.

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"Hai fatto presto a portarmi quello che mi devi." dice, con tono decisamente presuntuoso.

"Sono venuto proprio per questo. Io i soldi non ce li ho adesso, devi aspettare."

"Mi sono scocciato di aspettare, li voglio entro una settimana."

"Non ce la faccio, lo sai."

"Eppure quando giocavi a fare il boss, mi sembravi così sicuro di te. A me non interessa se stai passando qualche periodo brutto, voglio i miei soldi subito. - si accende una sigaretta - altrimenti la tua fidanzatina non arriva a domani." aspira la sigaretta e poi inspira tutto il fumo.

"A lei lasciala stare. Se devi fare del male a qualcuno, allora scegli me."

"Basta cu' sti strunzat ja. L'amore non esiste, Cirù. Ma poi con chi ti vai a mettere? Con una Di Salvo! Tu sei un Conte, nun girà 'e spalle a' famiglia toja."

"Che ne sai che è una Di Salvo?" aggrotto le sopracciglia.

"La voce a Napoli gira, ormai lo dovresti sapere. Le voci girano pecché 'cca stann tutt quant 'chin e peccat, e cercano 'e s'apparà ch'è problemi 'e l'at, accussì se sentono men 'sul."

Scruto gli occhi e resto ad ascoltarlo con attenzione, arrivando alla conclusione che ha ragione.

"Vabbè io tengo da fare certa roba, quindi te ne devi andare. Per i soldi ti do al massimo due settimane. Se mi fai aspettare di più, saje ch' succed." finisce la sigaretta e butta il mozzicone per terra.

Non ho nient'altro da dirgli, se non assicurarlo che entro due settimane avrà i soldi. Sono spaventato. Non so come fare. In due settimane non ce la farò mai e non posso permettergli di uccidere Futura. Il solo pensiero di saperla morta, ancora una volta a causa mia, mi devasta.

Pov's Carmela.
La mia vita è sempre stata incasinata, esisteva un tempo dove l'unica pace che avevo portava il nome Edoardo e Ciro. Adesso invece sento che l'unica pace che mi è rimasta e per cui vale la pena lottare è soltanto mio figlio. Edoardo non era pace, era tempesta anche in pieno sole, mi sapeva manipolare peggio di chiunque altro e gliel'ho lasciato fare per tutti questi anni, dando la colpa anche a chi era innocente e innamorata come me. Ultimamente sento di star perdendo il mio splendido rapporto con mio figlio e per ritornare come quelli di una volta c'è bisogno di tagliare fuori Edoardo. Lui ci ha portato solo tanta sofferenza e ora è il momento di riprenderci ciò che ci ha tolto. Per questo sono andata a Poggioreale per una visita con lui.

"Ue, Carmè. Che sorpresa! Che ci fai qua?" mi prende le mani, ma le metto subito sotto al bancone.

"Eduà, dobbiamo parlare una volta e per tutte."

"Che è successo?"

"A me non basta il divorzio, tu devi uscire dalle nostre vite." gli dico decisa, guardandolo dritto negli occhi.

"Ma che dici? Io già sto solo qua dentro, poi così mi fai sentire ancora più solo."

"No no basta, Eduà. Non voglio sentirti nelle orecchie. E poi non sei solo. Sei rispettato da tutti e sicuro un sacco di femmine ti vogliono."

"Ma e' pers a' capa? Ma te riend cont e quanti strunzat dic' ?" 

Scuoto la testa, perché voglio fargli capire che non mi interessa niente di più di quello che mi dice.

"Ma poi non mi devo neanche avvicinare a Ciro, che è mio figlio? Non lo puoi permettere questo!"

"Ti devi allontanare soprattutto da lui. Dopo tutto il male che gli hai fatto non ti devi avvicinare più." gli parlo con presunzione e non mi interessa.

Futura Di Salvo. Where stories live. Discover now