i got knots inside of me so tell me when I can believe, give me peace and sanity

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"Sono passate due settimane", disse Jungwon in modo casuale, la prima cosa che disse dopo che Beomgyu rispose al telefono. Beomgyu alzò un sopracciglio. "Sono passate due settimane da quando Taehyun ha detto 'Parliamone domattina' e da quando lo stai ignorando."

Beomgyu distolse lo sguardo dal telefono. Non sapeva cosa dire. Dopo aver dormito, a stento, su ciò che era stato detto e fatto alla festa quella sera, Beomgyu si sentiva ancora più confuso. Tutte le piccole cose che Taehyun aveva fatto per lui, che gli aveva detto, cominciavano ad avere un significato molto più profondo. Ma Beomgyu non voleva complicare le cose per sé o per gli altri. Forse i suoi sentimenti per Beomgyu erano solo sentimenti platonici scambiati per romantici.
"Dovresti proprio parlargli, Hyung", disse Jungwon al telefono. "Non ha senso tirarla per le lunghe. La cosa migliore è che che tu ne parli e basta. Ascoltalo e digli tutto quello che provi anche tu."
"Non so cosa dirgli", confessò Beomgyu con un filo di voce. "Cosa potrebbe mai venirne fuori?"
"Anche tu gli piaci, però." Jungwon osservò. "È ovvio che voi due proviate qualcosa l'uno per l'altro."
"Sei sicuro?"
Jungwon sospirò. "Taehyun hyung mi aveva detto di tenertelo nascosto, ma sono mesi che gli piaci."
Beomgyu sentì il suo cuore saltare un battito e le sue guance scaldarsi al pensiero di Taehyun che si era invaghito di lui negli ultimi mesi, esattamente come aveva fatto lui. "Ma non ne uscirebbe mai nulla di buono."
"Perché no?"
La risposta era chiara. Non era possibile che Taehyun fosse interessato a lui. Era troppo carino per Beomgyu.
"Hyung, hai mai provato a parlarne con lui?" Chiese Jungwon.
"No... Forse dovrei." Mormorò Beomgyu, più a sé stesso che a Jungwon.
Il ragazzo sospirò di nuovo. "Cosa fareste mai senza di me?" Disse, quasi irritato, chiudendo il telefono in faccia a Beomgyu.

Aveva così tante cose da dire a Taehyun. Certo, non avrebbe saputo come fare, sapendo che sarebbe inciampato in ogni parola e pensiero, ma era più che disposto a provarci. Immaginava che Taehyun fosse arrabbiato, e aveva ragione ad esserlo, ma allo stesso tempo sperava che avrebbero potuto discuterne in futuro. Solo loro due.

L'Universo sembrò dispiacersi per lui, perché, per una volta, diede a Beomgyu ciò che voleva.

Tuttavia, avrebbe gradito un avvertimento, solo per evitare che Taehyun lo trovasse con l'ennesimo pigiama da far rabbrividire.

Ma successe comunque.

Quando Beomgyu aprì la porta quel sabato pomeriggio, probabilmente si aspettava tutto e tutti tranne il ragazzo di cui si era innamorato qualche mese prima, in piedi davanti a lui. Taehyun era diverso: nel modo in cui stava in piedi, nel modo in cui guardava Beomgyu.

Eppure, era lo stesso: uno sguardo penetrante che sembrava sapere tutto di Beomgyu, un naso ancora adorabile e una bocca che implorava Beomgyu di avvicinarsi. Riusciva a ricordare solo la notte in cui si erano baciati, ma il tocco era stato dimenticato da tempo, per quanto si sforzasse di ricordare la sensazione.

La risata di Taehyun fu la prima cosa che Beomgyu sentì, e se mai avesse pensato di andare avanti, questo sarebbe stato solo un promemoria di quanto fosse intrappolato nei suoi sentimenti. Non importava per quanto tempo avrebbero smesso di parlare.

"Che diavolo è quel pigiama?"

Beomgyu era perplesso. Che diavolo era? Seguì gli occhi di Taehyun, posati sul suo pigiama di My Hero Academia. Ora, come cazzo avrebbe fatto a spiegare a Taehyun cosa fosse il 'One For All'? Cercò disperatamente di trovare le parole nella sua testa per dire qualcosa, ma lo shock iniziale lo aveva bloccato.

Taehyun doveva aver percepito quanto fosse imbarazzante la situazione, perché aveva lasciato una distanza maggiore tra loro. O forse, semplicemente, non voleva stare vicino a Beomgyu. Ma no, non aveva senso, visto che ora era davanti alla sua porta.

rent a boyfriend. #taegyuWhere stories live. Discover now