knees weak, but you talk pretty proud, wow

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"Hai mai guardato High School Musical?" questa era stata la prima cosa che Taehyun aveva chiesto, senza balbettare metà delle parole, da quando era iniziata la telefonata. Il più piccolo aveva blaterato di qualcos'altro per alcuni minuti, durante i quali a stento il maggiore era riuscito a distinguere la gran parte delle parole, prima che l'argomento venisse improvvisamente cambiato. A giudicare dal modo in cui stava parlando, Taehyun era ubriaco. Ci poteva mettere la mano sul fuoco. E dire che era divertito dall'ennesima situazione bizzarra che l'universo gli aveva riservato era un eufemismo.

Beomgyu sapeva di aver promesso a Heeseung che sarebbe uscito più spesso e che avrebbe cercato di godersi un po' di più la vita, e alla fine lo avrebbe anche fatto, ma stare a casa quella sera era il modo migliore per rilassarsi dopo la dura settimana appena conclusa. Era un sabato sera, troppa gente sarebbe uscita per strada, cosa che Beomgyu non intendeva affrontare (se avesse saputo che Taehyun era tra quelle persone, allora Beomgyu lo avrebbe affrontato volentieri, ma non aveva il coraggio di dirlo ad alta voce.)

Non si era assolutamente pentito della sua decisione vedendo il nome di Taehyun apparire sul suo telefono verso mezzanotte. Mise subito in pausa il gioco a cui stava giocando per poter rispondere e sentire chiaramente la sua voce, non aspettandosi che all'altro capo del filo ci fosse un balbettio costante.

"Sì, l'ho guardato quando ero più piccolo. Anche se non ricordo quale. Quello in cui lavoravano in l'estate. Una fedele rappresentazione del capitalismo."

Taehyun rise e il suono fece fremere Beomgyu. "Il secondo. Uno dei miei preferiti", affermò, le parole impastate tra di loro accompagnato dal suono delle grida e della gente che chiacchierava in sottofondo, l'altro era ovviamente uscito. Beomgyu dovette mordersi la lingua per evitare di chiedergli se fosse uscito da solo.

Scosse la testa e continuò: "Allora, mi hai chiamato solo per parlare di High School Musical?" Per fortuna Taehyun non poteva vedere il broncio che aveva.

L'unica risposta che Taehyun gli degnò fu un brontolio, che fosse in risposta alla sua domanda o per la frustrazione dell'ambiente rumoroso che lo circondava, Beomgyu non lo sapeva. Taehyun continuò. "Prima ti stavo parlando del ragazzo di Jungwon."

Giusto. Peccato che Beomgyu non aveva capito nulla, perché Taehyun aveva storpiato la maggior parte delle sue parole.

Un silenzio calò tra loro, interrotto solo dal ronzio del microfono e dai rumori di sottofondo. Beomgyu si spostò da dove era seduto, sperando che non gli chiedesse qualcosa al riguardo, perché non aveva idea di cosa fosse successo effettivamente.

"Ma Sharpay!" Taehyun urlò, facendo trasalire il più giovane, sollevato per il cambio di argomento.

"La stronza bionda?" Beomgyu sospirò.

"Non è una stronza!" piagnucolò Taehyun.

"Non è lei l'antagonista dei film? A scapito di Gabriella, quella sfigata."

"Oh, mio Dio, hai proprio ragione. Gabriella è una tale spina nel fianco". Taehyun tirò per le lunghe le parole, per sembrare drammatico o perché era semplicemente ubriaco (o forse entrambe le cose.)

"Troy avrebbe dovuto essere gay fin dall'inizio."

Taehyun sussultò, come se la battuta di Beomgyu avesse acceso qualcosa in lui. "È vero", sussurrò infine, con la bocca così vicina al microfono che Beomgyu poteva sentirlo respirare come se fosse accanto a lui. 

"Allora, cosa dicevi di Sharpay?"

"Non è una stronza!" Taehyun piagnucolò con rabbia e Beomgyu dovette mordersi il labbro inferiore per impedirsi di ridere di gusto. Invece, decise di stare al gioco.

rent a boyfriend. #taegyuWhere stories live. Discover now