capitolo 74

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-Gaia, Gaia svegliati- la flebile voce di Lino mi riportò al mondo reale e non più a quello dei sogni.

Ultimamente sto facendo sempre lo stesso sogno, io ed Edoardo, in una barca, seduti sulla punta a guardare il mare estendersi per migliaia di milioni di chilometri.

-cosa?- mugugnai rotolandomi nel letto.

-preparati, hai un permesso fino a domani mattina- disse lui. Sotto al lenzuolo sorrisi un po' poi mi alzai e mi cambiai con una semplice tuta e una maglietta bianca.

Preparai il più silenziosamente possibile le cose, poi mi soffermai a guardare il ragazzo sdraiato nel letto. Aveva gli occhi rilassati, il lenzuolo gli arrivava a metà schiena e aveva la bocca socchiusa. I capelli totalmente disordinati gli ricadevano delicati sul viso.

Uscì dalla cella e poi arrivai nel piazzale. -ci vediamo domani- salutai Gennaro e poi attraversai il cancello.

Camminai per un po' prima di riuscire a fermare un taxi che mi avrebbe portato a casa.

Napoli era rimasta uguale, ma in qualche modo era diversa, mancava qualcosa, me lo sentivo.

L'auto parcheggiò difronte alla mia villetta e bussai alla porta.

-arrivo!- la calda voce di mia mamma. 

Subito dopo la donna aprì la porta, appena mi vide si bloccò. -amore mio- sul suo volto spuntò un sorriso a 32 denti e mi gettò le braccia al collo. -ciao mamma- dissi con la sua medesima felicità, stringendola a me.

-Gaia?- alzai leggermente il viso quel tanto da riuscire a guardare alle spalle di mamma e vidi il biondino in piedi difronte alle scale.

-Riki- gli saltai addosso circondando il suo busto con le gambe. -piccola mia- mi abbracciò più forte che poteva, fino a farmi mancare il respiro.

-non sai quanto ti ho pensato- mi sussurrò mettendomi a terra. -Franci?- chiesi. -sono... qua- balbettò. Mi voltai e lo vidi. Non ci ho parlato dall'ultima volta che abbiamo litigato, non so come possa reagire a rivedermi.

Restammo per lunghi, e lunghi minuti in silenzio, a fissarci negli occhi aspettando che il primo fece la mossa. Lui aprì le braccia e in poche frazioni di secondo io ero lì in mezzo, a godermi il calore che mi trasmetteva. Mi è mancato.

-scusa, scusa Gaia- mi disse lasciandomi un bacio sulla fronte. -ho reagito male, pensavo che ti avrebbero portato sulla cattiva strada e io non voglio vedere la mia sorellina diventare una camorrista-  alzai gli occhi. -con Edoardo, ho chiuso- dissi ritornando ad ascoltare il battito del suo cuore.

A distrarci dal momento fu lei, la mia bellissima peste.

-Anya!- strillai gettandomi a terra permettendogli di saltarmi addosso e leccarmi la faccia. -mi sei mancata anche tu, quanto sei diventata grande- risi mentre mi faceva il solletico.

-hai fatto colazione?- mi chiese mia mamma mentre mi alzavo e negai con la testa. Andammo tutti in cucina e mentre mangiavamo parlavamo, parlavamo di tutto. Ridevamo come pazzi e scherzavamo.

Mi era mancata la mia famiglia, mi erano mancati i momenti felici con loro, finalmente ero ritornata davvero felice.

-sai, all'IPM ho imparato una nuova canzone al piano- dissi sorridente. -e perché non ce la fai sentire?- mi propose Francesco. Annuì e corsi a sedermi difronte al gioiellino nero mentre tutti erano seduti sul divano.

Feci un grande respiro prima di iniziare a cantare sulle note di Try.

-Ever wonder 'bout what he's doin'? How it all turned to lies? Sometimes I think that it's better, to never ask why- mi ricordo il giorno in cui l'ho imparata. Eravamo io e Cardio a provare quando lui me l'ha insegnata, è stato uno dei momenti migliori passati con lui.

-Where there is desire, there is gonna be a flame, where there is a flame, someone's bound to get burned, but just because it burns doesn't mean you're gonna die, you've gotta get up and try, try, try, gotta get up and try, try, try, gotta get up and try, try, try-

Dove c'è desiderio, ci sarà una fiamma.

Non esiste una frase più vera di questa, frase migliore.

-Ever worry that it might be ruined and does it make you wanna cry? When you're out there doing what you're doing, are you just getting by? Tell me, are you just getting by, by, by?- la mamma mi guardava con gli occhi lucidi, amava vedermi suonare, vedeva una piccola lei, e io in lei vedevo una grande me.

AMORE PROIBITO {Edoardo Conte}Where stories live. Discover now