14. We Wanna Talk About Sex But We're Not Allowed

114 5 0
                                    

Quel tappeto rosso, quando lo avevamo posizionato io e Tom lì, non mi faceva così paura. Ma adesso, che dovevo percorrerlo con Bill per farmi scattare una dannata fotografia, era quasi come un tabù.

Uno, due flash, non si scattavano mai più di tre fotografie, la più brutta sarebbe indubbiamente stata quella stampata sull'annuario. Io e Bill ci tenemmo per mano, indicando la camera come se fossimo delle rock star con delle corna.

-Non è stato così terribile, visto?-
Aveva sussurrato al mio orecchio per poi farmi fare una giravolta.
Risi ritornando accanto a lui, che con lo sguardo cercava i nostri amici.

-Non vedo nessuno dei nostri, non ci resta che ballare!-
Mi prese per la vita, vedendo il dj dello stravagante ballo attaccare con una canzone latina.
-Io non so ballare Bill-
Dissi a voce bassa, guardandomi le punte delle scarpe. Era un po' imbarazzante non saper ballare, alle feste in effetti non facevo altro che muovere i fianchi su e giù, proprio come a bordo piscina mentre mi muovevo scoordinata.

-E che problema c'è, ti insegno io! Vedi che hai un ballerino professionista di salsa, merenghe e cha cha cha davanti a te!-
Non era vero, Bill sicuramente non aveva mai ballato quei generi, ma dedussi dai suoi passi esperti che se la cavava egregiamente.

Mi strattonò a sé, prendendomi per la vita, e ordinandomi di poggiare le mie braccia sul suo collo. Quella posizione ci rendeva estremamente vicini e il suo buon profumo si sentiva fino a me.

-Attenta, gira... Te la cavi bene Ronny!-
Mi disse sorridendo, dopo la mia giravolta. Sorrisi anche io, con Bill non mi annoiavo mai. Che mi chiamasse per far gossip, che mi truccasse, o che ci vedessimo un film horror che mi terrorizzava. Con Bill non avrei mai avuto noia, né tantomeno vergogna di qualcosa.

Continuammo per un po' a ballare insieme, mentre i suoi occhi erano puntati nei miei e viceversa, e sentivo che in quella sorta di attrazione che provavo in quel momento c'era qualcosa di sbagliato. Lo stavo facendo perché non potevo avere Tom? Bill non mi piaceva, almeno non in quel senso.

Sentii il suo naso sfiorare la punta fredda del mio, mentre il suo viso si faceva sempre più vicino al mio.
Con il respiro mozzato, il fiato corto, l'ansia che saliva, e mi sentii come in quel brutto sogno: incapace di reagire.

Con la testa tra le nuvole, e le labbra ancorate a quelle del moro. Le sue braccia strette intorno alla mia vita e le mie mani sul suo petto non allenato. Un bacio puro, semplice, senza lingua, Bill sapeva che infondo mi faceva un po' schifo, ma una volta distaccarti ebbi l'inevitabile curiosità di sapere che effetto avrebbe fatto il suo piercing sul mio palato.

-Perdonami Ronny, promettimi che non cambierà niente tra noi-
Io non volevo che cambiasse, non avrei sopportato perdere Bill, avrei addirittura fatto finta di niente per tenerlo con me.
-Le cose non possono... Non cambiare dopo questo-
Fermai la nostra danza, guardandolo negli occhi, occhi nocciola, che si fondevano ai miei cristallini.

-Vuoi che cambino?-
Domandò con un filo di voce, come se già non fosse difficile sentirlo tra tutta la calca di studenti in fibrillazione e la musica a palla che rimbombava tra le mura della palestra.
-Non voglio perderti-
-Non lascerò che accada, fidati di me-
Mi fece girare un altra volta su me stessa, non riprendendomi però.

Andai a sbattere rovinosamente contro la spalla di qualcuno, che mi disse con tono austero di stare più attenta.
-Woah rasta-man, e io che credevo fossi venuto in smoking! L'hai trovato agli oggetti smarriti il cappellino?-
Presi in giro Tom, che contrariamente alle mie aspettative, indossava come al solito abiti extralarge, e i suoi cappellini New Era Yankees.

-Anche qui rompi le palle? Torna dal tuo accompagnatore, ammesso che tu ce l'abbia!-
Lo guardai bere dal suo bicchiere di coca cola, quando glielo tolsi di mano, per terminarlo.
-Ti ho mai detto che sei terribilmente sexy quando ti arrabbi, Ronnie?-
Ed ecco che ci risiamo. I nostri soliti discorsi composti per la maggior parte da "Te l'ho mai detto che...?" con tanto di frasi dispregiative al seguito.

𝑰'𝒍𝒍 𝑲𝒏𝒐𝒘 [𝑻𝒐𝒎 𝑲𝒂𝒖𝒍𝒊𝒕𝒛]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora