11. So Hard To Ignorin' Ya Specially When I'm Smoking

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-Rilassati-
Continuava a ripetermi il rasta poggiando il suo braccio tonico sulle mie spalle. Realizzai solo in quel momento quanto fossi minuta rispetto a lui, quanto lui fosse imponente rispetto a me.

-Come faccio a rilassarmi! Se tutto va bene prenderemo una nota in condotta! L'anno scorso sono arrivata a dieci e volevano rimandarmi, il tutto sempre a causa tua!-
Gli ringhiai contro, senza guardarlo negli occhi. Avevo capito quanto fossero pericolosi per me, un solo sguardo e ci avrei rimesso la sanità mentale.

-Il tuo problema è che sei sempre agitata, pensa in modo zen, eppure le canne te le fai in continuazione!-
Rise di me, stringendo la presa sulle mie spalle e scuotendomi un po'. Tutta quella vicinanza non mi fece granché bene.
-Il tuo invece è essere così fottutamente infantile!-

Giungemmo alla porta della vicepresidenza, dove ci avrebbe aspettato la prima strigliata dell'anno. Mi chiedevo come avevo fatto a reggere fino a dicembre, di solito la prima punizione scattava quando mandavo a quel paese il professor Minnegard!

Fu allora che il nostro incubo divenne realtà. Una donna bionda e minuta, con degli occhiali a lente di gatto e le labbra tinte di rosso, le sopracciglia sottili e un neo al mento, ci aspettava con i nostri fascicoli tra le mani sottili e probabilmente affette da artrosi. La vicepreside Raunhild. Persino Tom tremò nel vedere la sua pelle raggrinzita ancora dietro a quella vecchia scrivania.

-Thomas Kaulitz e Ronnie Anne Anke, sono sorpresa di vedervi qui solo ora, solitamente dovreste essere giunti nel mio ufficio da qualche mese già-
Ci guardò da sotto gli occhiali, mentre per l'angoscia Tom mi prese la mano esile tra le sue. Ancora fredde, ancora vellutate.

Sussultai a quel contatto, prestando attenzione solo alle sue mani gelate sulle mie calde e piccole, guardando il nostro intreccio di dita con occhi sognanti.

-Ci scusi se abbiamo disturbato la lezione del professor Bündel, ma eravamo in una discussione animata... Mio fratello è in condizioni di salute critiche e...-
Iniziò il rasta arrampicandosi sugli specchi, ma con quella donna non ci sarebbe mai stata menzogna a tenere, altro che occhio destro con lei! Bastava che di guardasse in viso per scoprire la verità.

-Signor Kaulitz suo fratello Bill è in ottime condizioni di salute e, per quanto riguarda la vostra discussione animata, spero vivamente ci mettiate lo stesso impegno e la stessa passione nell'arredare la palestra interna per il ballo studentesco natalizio, mancano due settimane e nessuno ha ancora fatto niente, uniamo l'utile al dilettevole!-
Utile e dilettevole, certo! Perché non ci avevo pensato prima? Sarebbe stato utile dare una bella scarica di pugni a Tom e dilettevole sentirsi meglio subito dopo.

E fu così che ci ritrovammo con tutti gli addobbi necessari per quella fottutissima palestra che avrebbe ospitato quel fottutissimo ballo. E in più dovevo farlo con quel fottutissimo Tom affianco. Di bene in meglio.

Ero su una scala, e stavo appendendo una stella al soffitto, con l'aiuto del rasta che la manteneva con gambe e braccia. Lo vidi scrutarmi dal basso e capii che l'ennesima battuta a sfondo sessuale sarebbe uscita da quelle labbra sottili alle quali lato stava un labret argenteo.
-Ti ho mai detto che hai un bel culo?-
Fine ed elegante, degno di William Shakespeare.

-Ti hanno mai detto di tappare quella fogna che hai al posto della bocca!-
Risposi mentre litigavo con lo scotch, che non ne voleva sapere di attaccarsi.
-Beh, questa fogna attira molto-
Rispose con tono superbo, ma con me non avrebbe mai vinto un dibattito senza guadagnarselo.
-Si, i topi!-
Risi con un ghigno quando lui prese a muovere la scala, tipico atteggiamento da bambino.

-È una tale agonia!-
Strillai al telefono con Bill, vedendolo affacciarsi dalla finestra di camera sua, così feci lo stesso.
-Tuo fratello è la persona più idiota che io abbia mai incontrato e non ho la minima intenzione di averci più a che fare!-
Parlavo a vanvera, sapevo che per forza maggiore avrei continuato a vederlo. E il sapere da mia madre che quella sera saremo stati a cena da loro non mi rincuorò per nulla.

𝑰'𝒍𝒍 𝑲𝒏𝒐𝒘 [𝑻𝒐𝒎 𝑲𝒂𝒖𝒍𝒊𝒕𝒛]Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt