La vita di Eleanor non è esattamente piacevole. Lavora per uomini ricchi, deve fare tutti i tipi di lavori strani, e se fa qualcosa di sbagliato viene picchiata, o peggio.
Gli uomini le avevano detto che i suoi genitori l'hanno abbandonata, e che av...
Uhm immagino che facciamo meglio a saltare la prossima lezione e tu ti fai una doccia negli spogliatoi.
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"Ciao", Josh mi saluta e io saluto. La scuola è finalmente finita. I miei capelli sono ancora bagnati dalla doccia e indosso un brutto maglione verde degli oggetti smarriti. La mia camicetta è tutta ricoperta di coca cola, la donna dell'ufficio di segreteria mi ha dato un sacchetto di plastica per metterla dentro. Ho davvero appena finito con oggi, tutti continuavano a sussurrare cose. Non solo la mia classe, no ora tutti perché sanno che ho rovinato la camicetta di Britney, quindi ora tutti sono "arrabbiati" con me.
Mi guardo intorno nel parcheggio. Da nessuna parte vedo l'auto sportiva rossa di Riccardo. Sta venendo a prendermi, giusto? Non si è dimenticato di me, vero? Mi siedo su una panchina e aspetto.
E aspetta...
E aspetta...
Uff se solo avessi un telefono potrei mandarlo dov'è o vedere che ora era. Tutti hanno un telefono, forse dovrei trovare un lavoro in modo da poter comprare una seconda mano. La scuola è già finita, tutti sono già tornati a casa. Dov'è Riccardo? Impazientemente, comincio a battere il piede a terra.
Poi finalmente un'auto sportiva rossa entra nel parcheggio. Mi alzo, prendo il mio zaino e il sacchetto di plastica e cammino verso la macchina. Sono in macchina e sento lo sguardo di Riccardo su di me mentre mi metto la cintura di sicurezza.
"Non è il tuo maglione", dice Riccardo. Allaccio la cintura e incrociano le braccia. Con la coda dell'occhio, guardo Riccardo. Ha un cipiglio sulle sopracciglia e mi guarda in modo curioso.
"Perché i tuoi capelli sono bagnati?" Chiede a Riccardo. Ho scrollato le spalle. Riccardo sospira forte.
"Eleanor sono stanco e di cattivo umore e non vuoi farmi incazzare, guardami quando ti parlo e usa risposte verbali", dice Riccardo nel suo severo modo meschino. Mi rivolgo la testa verso di lui e lo guardo.
"Perché i tuoi capelli sono bagnati Eleanor? E perché indossi un maglione diverso? E perché hai un sacchetto di plastica?" Inquisitivamente Riccardo mi guarda.
"Oh uhm... un incidente", mormoro. Riccardo alza un sopracciglio, chiaramente non credendomi.
"Un incidente?"
"Sì", ho fatto un cenno per imbatterlo più chiaramente, ma dallo sguardo di Riccardo posso dire che non funziona affatto. Riccardo afferra il volante con una mano e lo stringe, facendogli diventare bianche le nocche.
"Eleanor, non avvierò la macchina finché non mi dirai la verità", dice Riccardo severamente. Io sospiro, non lo intende. O lo fa? Inizio a agitarmi con le mani e smetto di guardare Riccardo. Un silenzio teso ci circonda. So che sto facendo arrabbiare Riccardo ora, ma non è un grosso problema. Qualcuno mi ha appena versato della coca cola perché anche io le ho versato del drink. Non è come se fossi vittima di bullismo.
