Heartless [pt.1]

364 3 0
                                    

Lei era una ragazza fredda, distaccata. Non le interessavano i sentimenti. Non era alla ricerca di relazioni, di amicizie e nemmeno di amore. Era per tutti un pezzo di ghiaccio che non si sarebbe sciolto per nessun motivo. Inizialmente non era così, era una ragazza affettuosa, solare, disponibile con tutti, ma tutto cambiò a causa di una lunga serie di delusioni. Il suo unico obiettivo era quello di avere successo nella vita. La sua vita era spartita tra scuola, studio e casa. Non usciva, non aveva amici, non aveva un ragazzo. Era libera da un certo punto di vista, ma era incatenata alle delusioni del passato che alimentavano la rabbia che si portava dentro. Era una ragazza studiosa, aveva imparato che lo studio era la cosa più importante della sua vita. Si può dire che era un'inetta; era diventata come uno di quei poeti ottocenteschi che tanto amava. Lei non sopportava la presenza delle persone, le persone non sopportavano la sua presenza, quindi si rifugiava nei libri.

L'unica amica che poteva ritenere tale era Olivia. Non che si fidasse del tutto, ma era una delle poche persone, se non l'unica, di cui riusciva a sopportarne la presenza. Andavano nella stessa scuola, ma in classi diverse. Erano all'ultimo anno di liceo e non vedevano l'ora di finire per iniziare l'università. Nuovo posto, nuova vita. Non avrebbe più dovuto vedere le sue compagne di classe con le quali aveva un rapporto molto sintetico costituito da singolari 'ciao'. Dalla sua lista di amicizie aveva depennato praticamente tutti, non che ve ne fossero tanti, ma a causa della loro tossicità dovevano essere allontanati.

Tuttavia Y/n iniziò a pensare che l'elemento tossico non fossero loro, ma lei. Lei era la vera tossica. La vera peggiore amica. La vera stronza. Ma non ci voleva pensare, l'unico suo obiettivo era se stessa, lei e i suoi successi. E non poteva arrivarci con tutte quelle distrazioni.

Una mattina, come tante altre, si avviò verso la classe di Olivia con quest'ultima prima dell'inizio delle lezioni. Quando salirono la scalinata si appoggiarono poi allo stipite della porta per aspettare il suono della campanella, mancavano ancora dieci minuti, quindi erano tranquille. Mentre stavano parlando Y/n venne interrotta a metà discorso da un essere alquanto fastidioso di nome H/n. "Ma buongiorno carissime!" le salutò con un sorriso ironico "Y/n bella, ma tu una classe tua non ce l'hai? Perché se vuoi ti possiamo adottare" continuò sorridendo. "Grazie per la proposta allettante, ma sono costretta a rifiutare. Sono qui per evitare l'insegnante di ginnastica, niente di che." rispose Y/n altrettanto sarcastica "peccato..." rispose H/n alzando la mano per salutarla "ci vediamo dopo tesoro" "sisi tu credici pure H/l/n". Detto questo la campanella suonò e Y/n fu costretta a salutare la sua amica per correre in classe al piano terra.

Il rapporto tra Y/n e H/n non era niente di troppo particolare, almeno per Y/n. Sembrava che si odiassero, ma si vedeva da lontano che c'era qualcosa di più tra i due, ma né lei né lui erano interessati a fare un qualche tipo di mossa per smuovere questa sottospecie di rapporto, se così si poteva definire. Il fatto è che Y/n non poteva fare niente; indipendentemente dai suoi sentimenti nei confronti di H/n non avrebbe potuto dire assolutamente niente. Effettivamente le piaceva parecchio quando si avvicinava così per parlarle o le dedicava anche un briciolo di attenzione. Ma non poteva ammetterlo a nessuno, né ad Olivia, né a se stessa, né tanto meno al diretto interessato. Dopo la storia con il suo ex e gli eventi con le sue amiche era arrivata alla conclusione che lei era una persona tossica e per questo doveva assicurarsi di non attaccarsi emotivamente a nessuno. Non poteva rischiare di rovinare altre persone, altre vite. E H/n sembrava la più genuina che avesse mai incontrato. Non poteva infettarlo, non voleva e non doveva. Non se lo sarebbe mai perdonato.

"Quindi che hai deciso di studiare alla fine?" "alla fine ho recuperato latino, sai ero un po' indietro a causa..." non riuscì a concludere quella frase Y/n. "Ma tu nella vita studi e basta?" Olivia e Y/n si voltarono per guardare l'interlocutore, anche se sapevano già a chi appartenesse quella voce "no, ma la maggior parte del tempo sì. Arreca per caso qualche danno alla tua persona?" rispose infastidita "certo che no, ma sei sprecata" "in che senso scusa?!" "che forse dovresti mollare un po' la presa e fare nuove esperienze, conoscere nuove persone, frequentare luoghi dove potresti socializzare con qualcuno che non sia Olivia, per esempio" "Da quanto ti interessa così tanto la mia vita e ciò che faccio?" "da sempre, Y/n." E con questo scomparve dalla loro vista. Y/n e Olivia si guardarono accigliate. "è proprio strano il tuo compagno di classe, eh?" "beh, a te piace, quindi..." "Olivia! Ma che cosa dici!" "sisi, continua pure così che un giorno ci crederai anche tu".

Si avviarono insieme per l'aula magna, dove si sarebbe tenuto un progetto con tutte le quinte dell'istituto. Le due scelsero due posti in mezzo, in modo da potersi nascondere senza dare troppi sospetti, infatti l'intenzione di Y/n era quella di studiare.; non avrebbe buttato via tempo prezioso. "Quando hai l'esame?" "Presto Olivia" "Lo sai che io ti posso sempre dare una mano" disse H/n da dietro le spalle di Y/n "ma che cazzo, mi segui ora?" disse spaventata dall'improvvisa apparizione di H/n "in realtà il progetto è per tutte le classi e ho trovato posto solo qui dietro di te" Y/n si guardò intorno ed effettivamente tutti i posti erano già stati occupati dagli altri studenti che man mano erano arrivati "ma pensa te che fortuna allora" "già, così posso guardarti le spalle, l'hai capita Y/n/n?" "ma quanto sei divertente H/l/n" "tanto, lo so" disse mettendole una mano sulla spalla, ma Y/n la scrollò subito, come se si fosse scottata. "scusa Y/n, non volevo-" "non ti preoccupare colpa mia" si guardarono per un paio di secondi e H/n stava per dire qualcosa, quando entrò l'insegnante in aula per prendere l'attenzione degli studenti. Quindi Y/n si girò e iniziò a studiare furtivamente.

Dopo due lunghe ore e qualche battutina sussurrata nel suo orecchio da H/n da dietro, Y/n si alzò dalla scomoda sedia dell'aula magna e si stava infilando il cappotto, quando da dietro sentì H/n che bisbigliava con Olivia, ma non ci fece troppo caso, d'altronde erano amici. Si stava incamminando verso l'uscita per aspettare Olivia, quando questa le tirò leggermente la manica del cappotto per tirarla verso di sé "Y/n non posso accompagnarti a casa oggi, mi hanno fissato una pomeriggio di recupero per i ragazzini del biennio" "ah, non preoccuparti, ci vediamo domani allora" disse allontanandosi dalla massa di studenti che stava occupando l'aula.

Era già fuori scuola quando sentì il suo nome da dietro di lei, si voltò per vedere la figura di H/n correre verso di lei. Questo era uno dei tanti casi nel quale si sentiva tremendamente combattuta; le faceva piacere che H/n la cercasse e che facesse vedere che in qualche modo ci tenesse a lei, nonostante il suo freddo comportamento nei suoi confronti. Ma allo stesso tempo voleva che lui la dimenticasse, la ignorasse e trovasse qualcuno di più simile a lui, meglio di lei. "Y/n, aspettami!" Y/n si fermò e aspettò che H/n la raggiungesse "grazie" lei accennò solo un impercettibile movimento del capo e delle labbra e proseguì a camminare "ti va se ti accompagno a casa?" nuovamente Y/n si girò accigliata verso di lui "davvero?" "certo, oggi ho tanta voglia di parlare con te" stavolta lei alzò gli occhi al cielo sorridendo "sei davvero spiritoso, lo sai?" "solo con te, cara" rispose con un sorriso lui.

Y/n doveva ammettere che la sua compagnia era davvero piacevole, le dispiaceva quasi tornare a casa. "beh, siamo arrivati mi sa" "già. Ti va se domani mattina ti vengo a prendere?" chiese H/n dopo un minuto di silenzio "uhm, sì va bene, se non ti crea problemi..." "nessun problema Y/n/n, ci vediamo domani allora?" "va bene, ciao H/n" "ciao Y/n/n!" rispose allontanandosi di corsa.

Che strana sensazione provava per tutto il corpo Y/n. Stava per caso cedendo? No, assolutamente no, credo...

𝘪𝘮𝘮𝘢𝘨𝘪𝘯𝘢Where stories live. Discover now