Capitolo 20

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Non ci siamo più parlarti dopo quella discussione accesa. Sono passati solo due giorni e ancora mi sembra di sentire le sue parole che mi rimbombano nella testa. La sera del litigio avevo ignorato le sue incessanti telefonate, non avevo nessuna voglia di sentirlo e sinceramente nemmeno ora.

In realtà sono divisa in due: una parte di me vorrebbe mettere da parte l'orgoglio e fidarmi di lui, la parte razionale invece mi dice di voltare pagina e di allontanarlo per sempre. Sinceramente non so proprio che fare, ma di una cosa sono certa: desidero solo concentrarmi sul lavoro, non voglio soffrire ancora . Questi due giorni per fortuna sono riuscita a lavorare senza distrazioni, complice il fatto che Neymar non si è fatto vivo nè agli allenamenti e nemmeno alle visite di routine. C'è stato però un cambiamento evidente in me: l'espressione gioiosa e serena che era dipinta sul mio viso assiduamente ha lasciato il posto a un'espressione distante e impenetrabile. I miei colleghi lo hanno subito notato, ma hanno rispettato i miei silenzi senza chiedermi spiegazioni, d'altronde Gabriel è a conoscenza di tutto quello che è successo: sicuramente vorrebbe lasciarmi il tempo che mi serve per elaborare la cosa

Sono in corridoio intenta a parlare con il difensore Ramos quando vedo avvicinarsi Mbappè nella mia direzione. Sto cercando di dare a Ramos alcuni consigli su come evitare di caricare il polpaccio, visto che lo sente leggermente indolenzito dopo il faticoso allenamento di ieri. Ma la nostra conversazione viene interrotta

"Charlotte aspetta, hai un minuto?"

"Prego"

Mi volto per guardare attentamente Mbappè negli occhi mentre Ramos si allontana spedito, per lasciarci parlare in disparte

"Quando hai intenzione di risolvere con Neymar?"

Non ero pronta ad affrontare l'argomento quindi lo liquido subito

"Scusa??Mi spiace Kylian, credevo mi avessi interrotta per una buona causa. Non parlo di quel soggetto"

"No aspetta. Sta male da ieri, non l'ho mai visto così. Si rifiuta di venire agli allenamenti, così rischia di far incazzare Christophe. Ieri sera è arrivato ubriaco a casa mia, voleva andare da Gabriel a spaccargli la faccia ma io l'ho fermato"

"Fa sempre così? Deve imparare a gestire la rabbia, cerca di farglielo capire tu se ci riesci"

Faccio una breve pausa poi gli chiedo:

"Ma ti ha mandato lui?"

"No te lo giuro. Sono qui perché sono il suo migliore amico"

I suoi occhi sinceri mi spingono a dirgli ciò che penso veramente

" Io voglio solo che Neymar provasse a immaginare come mi sono sentita"

"Ma l'ha capito credimi. È sinceramente pentito, anche io lo sono. Ti chiedo scusa per aver riso alle tue spalle"

Sopraffatta da quella situazione, faccio per distogliere gli occhi verso la finestra con l'obiettivo di schivare qualsiasi altra parola che rischierebbe di scalfire la mia corazza

Lui nota il mio disappunto e ricomincia a parlare

"Dovresti prendertela con me. Sono stato io ad accendere il fuoco. Lui ha fatto il resto.."

"Ed è questo il problema. Lui ha fatto il resto, quelle parole mi hanno ferita l'anima Kylian. Mi sono sentita usata lo capisci? Per una donna è orribile"

"Hai tutte le ragioni del mondo, lui ha esagerato ma non è solo colpa sua. Siamo stati tutti cretini"

"Si ma io non voglio più vederlo, non voglio più averci a che fare. Cosa non è chiaro? Non voglio stare ai suoi giochi"

"Non l'ho mai visto distruggersi per una ragazza in questo modo, credimi se ti dico che è sincero. Ci tiene a te"

"Sai una cosa Kylian? Io non ti biasimo dopotutto hai 24 anni sei ancora un ragazzino, hai sbagliato e ti perdono. Lui invece ha 30 anni e si comporta in un modo veramente infantile"

"Non è questione di età, ma di carattere Charlotte. Ha sempre fatto così e noi ci scherziamo su, lo prendiamo in giro e.."

"Questa storia mi ha stancato scusami Kylian, non so che dirti. Se hai voglia di una chiacchiera mi trovi in infermeria ma per favore non parlami più di lui"

"Va bene, scusa. Ci vediamo domani"

Si allontana rapidamente su per le scale, lasciandomi li, al centro di quel freddo corridoio, con la testa che sembra volermi scoppiare

Il giorno successivo..

C'è una strana tensione nell'aria, posso percepirlo dal modo in cui i ragazzi si guardano tra di loro. Ognuno di loro sembra fissare Kylian Mbappè che da oltre 5 minuti fa spallucce e alza gli occhi al cielo irritato. Forse gli staranno chiedendo che fine avrà fatto Neymar visto che oggi è il giorno prima del match. Il pre gara prevede allenamenti durissimi a cui tutti devono obbligatoriamente partecipare, tutti anche Neymar che come al solito manca anche oggi. A controllare il loro andamento ci sono anche io e oltre a me anche i miei colleghi che in questo momento sono attirati da una persona che entra in campo. Mi volto a guardare in quella direzione. È Neymar, con addosso il completino d'allenamento. Mentre si leva un AirPods da un orecchio, fa un cenno con la mano per salutare la squadra, poi si siede accanto ai ragazzi che sono seduti sul muretto del campo.

"Bentornato Neymar. Ti è passata la febbre? Mi ha detto Kylian che sei stato a casa con l'influenza" gli chiede Christophe, alla ricerca di una risposta convincente che giustificasse le sue assenze improvvise

"Si grazie passato tutto"

"Bene. Avevo pensato di nominarti capitano, dovrai essere tu a dirigere la partita. Te la senti?"

"Si coach"

Vedo Kylian alzare la mano con fare nervoso

"Che c'è Kylian?"

"Pensavo che forse sarebbe meglio che lo facesse Messi, lo ha sempre fatto lui"

"Si è vero ma sono io a fare tutte le valutazioni del caso. Stavolta voglio che sia Neymar ad avere la responsabilità della squadra. Cos'hai in contrario?"

"No nulla, così, chiedevo"

Neymar si era girato per guardare il suo amico Kylian ma non gli disse nulla, si limitava solo a guardalo

"Va bene, allora ragazzi ci siamo tutti. Cosa importante massima tranquillità. Sono partite di calcio e le partite di calcio vanno giocate per divertirsi . Tu Neymar quando hai la palla puntali , la stessa cosa Kylian , la palla punta e la prendi. Voi due difensori Ramos e Marquinhos spingete ai lati e passate la palla agli attaccanti. Adesso forza, alzate il culo da quel muretto, vi voglio tutti in fila per cominciare l'allenamento"

"Veloci forza" gli urla

Con il suono del fischietto i ragazzi si dispongono in file poi rimangono immobili in attesa di indicazioni

"Iniziate tutti con corsa a ritmo sostenuto con cambi di direzione alternata. Forza. Prima voi tre"

Prende il timer ed inizia a segnarsi i risultati su un foglio.

Quando arriva il momento di tornare in posizione e riprendere lo scatto un calciatore si blocca, portandosi con le mani il piede all'indietro

Si tratta del centrocampista Ferreira aveva poggiato male il piede ed eseguito male il movimento. Noi medici ci precipitiamo a soccorrerlo mentre l'allenatore preoccupato osserva quello che era appena accaduto

"Che succede?"

"Ha preso una storta Christophe" gli dice Damien

Tasto con le mani il piede da sopra la scarpa poi mi volto verso di lui:

"Non è niente, sembra tutto apposto"

"Grazie" mi risponde lui sorridendo

Mi giro dietro di me, vedo tutti i ragazzi accerchiarmi. Faccio finta di non notare gli occhi di Neymar puntati su di me. Non capisco cosa ci sia da guardare. Alzo lo sguardo ed incrocio i suoi occhi, poi distoglie lo sgaurdo per parlare con Kylian che gli fa dei continui cenni con la testa. In seguito lo vedo allontanarsi per sputare la gomma che stava masticando

Breccia nel mio cuore| Neymar jr.Where stories live. Discover now