Capitolo 17

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Attenzione 🔞

"Tranquilla non verrà nessuno" mormora, avvicinandosi

Udire quelle parole mentre cammina verso di me stranamente mi fa esaltare. Sento ogni minuscola parte del mio corpo pulsare e non ho forze sufficienti per nasconderlo. È davanti a me: si morde un labbro con disinvoltura senza staccare i suoi occhi magnetici dai miei. Fa un' ultimo passo per arrivare all'altezza del mio viso , me lo prende dalle mani e mi bacia, stringendomi dai fianchi. Incapace di trattenermi, gli getto le braccia al collo e accolgo con foga la sua lingua che si muove energicamente con la mia. Chiudo gli occhi per assaporare il suo sapore e per acuire totalmente i sensi. Gli apro nel momento esatto in cui mi sento le sue mani prendermi dai fianchi, emetto un urlo soffocato quando con forza mi spinge verso la pila di armadietti. Nell'angolo di un armadietto inizia a spogliarmi, nel mentre io faccio lo stesso: gli levo i pantaloncini e la t-shirt, poi passo ai boxer. Quando lo vedo nudo mi irrigidisco. Rendendomi conto di ciò che stavamo facendo sgrano gli occhi. La ragione mi era tornata a prevalere

"Ney non qui" pronuncio queste parole mentre riesco a liberarmi per un attimo da un suo bacio

Ma lui continua avidamente. Prima ancora che io potessi replicare mi apre le gambe e me le solleva in aria, facendomi sbattere la testa contro l'armadietto

"Ahia"

"Scusa" mormora eccitato

Mi dà il tempo di adattarmi: dopo aver avvolto le gambe attorno al suo bacino, mi aggrappo al collo per non perdere l'equilibro. Il suo modo di tenermi in braccio senza alcuno sforzo fisico mi provoca un fremito: mi sorregge con una forza inaudita che mi sorprende. Con un movimento frenetico mi penetra, mi fa dondolare su di lui, portando il mio corpo su e giù. Le sue mani che mi sollevano i glutei verso l'alto sembrano farmi impazzire. Il mio corpo continua ad oscillare in aria fino a quando con un braccio fa ricadere il peso sull'armadietto. Si aggrappa allo sportello iniziando ad ansimare e spingendo sempre più forte, non curandosi minimamente del rumore assordante che stava provocando. Accolgo le spinte sempre più incalzati senza smettere di pronunciare lamenti inarticolati. Riesco in fretta a raggiungere l'apice del piacere:  esplodo in un orgasmo devastante che mi scuote tutta, facendomi urlare frasi sconnesse. Ma non riesco ancora a riprendermi perché le spinte proseguono: così forte ed atletico riesce a tenermi ancora in quella posizione. Chiudo gli occhi e mi abbandono totalmente a quelle sensazioni, poi di soprassalto gli apro perché sento diminuire il ritmo. Neymar strizza a fatica gli occhi, dopo pochi secondi emette un gemito affannoso, mi appoggia a terra e velocemente fa per rimuovere il membro. Gli blocco la mano ed è in quel preciso momento che sento un getto forte inondarmi le pareti interne. L'inondazione del suo liquido caldo mi fa tremare dal piacere, una sensazione del tutto nuova e sconosciuta per me

"Ma sei impazzita? Vuoi che ti metto incinta? Non mi hai fatto uscire" mi dice frettolosamente mentre con una mano cerca di raccogliere quel poco liquido che era riuscito a trattenere.

Mi guarda con aria interrogativa, probabilmente starà pensando che sono una pazza irresponsabile, ma non è colpa mia se voglio sentirlo mio

"Prendo la pillola da anni per questo ti ho lasciato venire"

All'improvviso si ferma e si avvicina al mio viso

"Potevi dirlo, mi hai fatto prendere un colpo" mi dice mentre mi lecca l'angolo della bocca.

Rimaniamo in piedi ancora su quel lato dell'armadietto a baciarci appassionatamente poi di colpo ci blocchiamo. Qualcuno stava cercando di entrare nello spogliatoio.

"Charlotte sei tu?" mi urla dall'esterno Gabriel mentre cerca invano di aprire la maniglia.

Con uno sguardo spaventato comincio a vestirmi in fretta e furia.

"Che cazzo diciamo?" mi domanda sottovoce Neymar mentre si infila i pantaloncini con una mano

"Sta zitto. Parlo io"

Finisco di vestirmi poi getto uno sguardo rapido allo specchio sulla sinistra. Avevo ancora il voto arrossato, i capelli un po' spettinati, le labbra ancora turgide. Mamma mia che figura di merda!

"Arrivo Gabriel" gli dico mentre spalanco la porta

La sua espressione di totale disapprovazione penso che me la ricorderò per tutta la vita

"Che succede ?" domanda vedendo al mio fianco Neymar che rimane ammutolito

"Nulla. Ci siamo chiusi dentro perché stavo medicando il sopracciglio di Neymar. Non voleva andare in infermeria quindi l'ho portato qui e gli ho cambiato il cerotto. Ma se ne stava giusto andando....vero?!" rivolgo uno sguardo convincente a Neymar che si affretta ad uscire

Lo osservo allontanarsi verso le scale poi torno a guardare Gabriel che mi guarda confuso

Arriva Damien ad interrompere quel clima di tensione

"Ragazzi ma che ci fate ancora così? Correte a cambiarvi. Vi aspetto in infermeria" ci dice mentre cammina a passo svolto nel corridoio

Cercando di non pensare al mio piano di recitazione andando in fumo, mi rintano di nuovo nello spogliatoio. Velocemente mi infilo la t-shirt del club e mi affretto a uscire. Dietro la porta c'è Gabriel che attende pazientemente di entrare, dopo di me. Una volta uscita, mi guarda vestita e poi entra nella stanza, ancora con quello stesso sguardo sbigottito.

Breccia nel mio cuore| Neymar jr.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora