Capitolo 12

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"Quei due fecero l'amore con gli occhi"

Questa piacevole sensazione di frescura mi rilassa non poco. Appena ho notato la porta scorrevole della terrazza, mi sono fiondata qua dentro, in questa oasi di pace. Ho deciso di starmene qui per ammirare Parigi dall'alto, facendomi cullare dal vento che mi scompiglia leggermente i cappelli. Finalmente qui regna un po' di silenzio, non ce la facevo più a stare lì dentro con quella musica assordante nelle orecchie. La luna è così vicina e grande che da la sensazione di poterla quasi toccare, è davvero uno spettacolo.

"Che ci fai qui tutta sola?" Il timbro di una voce familiare mi fa voltare.

È Neymar. Ha in mano una birra e mi guarda con degli occhi penetranti

"Sto prendendo un po' d'aria fresca. Non lo vedi?"

"Sai che penso? Che dovresti scopare di più, sei troppo acida"

"Scusa??? Ma chi ti credi di essere? Maleducato che non sei altro!"

"Dai sto scherzando" mi dice ridendo

Lo guardo con disprezzo poi gli do le spalle per avviarmi verso la porta. Faccio qualche passo fino a quando sento una mano salda tirarmi dal polso. Velocemente mi fa roteare verso di lui. Ora gli sono di fronte e ci troviamo con i visi vicinissimi. Riesco a percepire il suo respiro affannoso anche grazie al mio tacco di 8 cm che mi permette di stare perfettamente allineata al suo viso e di arrivargli al mento.

"Non mi piace questo gioco Neymar"

"E chi l'ha detto che è un gioco?"

Mi domanda, guardandomi ancora con intensità. Io continuo a fissarlo nelle pupille degli occhi, cercando di stabilire una totale connessione e di cogliere le sue reali intenzioni. Poi di getto rispondo

"Tu sei fidanzato, hai la ragazza ti ho visto"

"Ah quindi mi spii. Non ce la fai a staccarti da me"

"Veramente sei tu che mi hai baciato"

"È vero, ma non puoi mentire sul fatto che io ti sia indifferente. Io ci penso continuamente a quel bacio"

Il suo sguardo comincia a scivolare sul vestito. Sembra voglia studiare il mio corpo, toccandone ogni millimetro

"Smettila di guardarmi così"

"Così come?"

I suoi occhi tornano ad incrociarsi sui miei. Lo sguardo si fa più persistente. Comincia a mancarmi l'aria. Non riesco a capire cosa voglia da me.

Ci interrompe qualcuno. "Ehi piccioncini, stiamo iniziando con il Karaoke. Venite? Ney.. guarda che Kyky non comincia senza di te"

Lo vedo fare un passo indietro, fa un sorso con la birra che aveva in mano e risponde riferendosi anche a me

"Si arrivo subito, andiamo"

"No io non vengo, si è fatto tardi, è meglio che vada"

"Ti accompagno" mi fa cenno di andare ma io lo blocco

"No grazie, non c'è bisogno"

"Ma sei sicura? Guarda che è l'una. Ti chiamo un taxi almeno"

"Non c'è bisogno" gli risponde seccata

Ad un tratto vedo Gabriel che si avvicina verso di noi. Aveva udito la conversazione

"Charlotte sto andando via anche io. Lascia che ti accompagni"

"Va bene, andiamo. Mi avete rotto"

Con fare secco, prendendo la borsa che avevo appoggiato sul tavolo del gazebo e faccio per andarmene. Prima di girarmi, rivolta uno sguardo a Neymar. È furioso, riesco a capirlo perché sta stringendo fra le mani la bottiglia di birra. Ma sono i suoi occhi colmi di gelosia a percuotermi. Non capisco perché fare tante storie per un passaggio. Questa sua puntigliosa rivalità che sta manifestando mi infastidisce tantissimo.

Breccia nel mio cuore| Neymar jr.Where stories live. Discover now