Capitolo 17

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<<I fazzoletti sono li.>> mi dice con un cenno del mento mentre supera le prime due auto.

<<Perché dovrebbero servirmi dei fazzoletti?>> lo guardo stranita.

<<Hai un pó di bavetta proprio qui, all'angolo della bocca.>> si indica, allora io abbasso subito lo specchietto e mi osservo. Beh se l'avessi avuta davvero, credo che un pó sarei anche giustificata perché vedere lui così attraente e sicuro di se mentre guida in quel modo, mettendo in in risalto le vene delle sue braccia con tanto di tatuaggi dato che è in maniche corte, penso che chiunque altra al mio posto sarebbe nelle mie stesse condizioni.

<<Sei un idiota.>> lui in quel momento scoppia a ridere e nell'istante in cui lo fa, lo guardo così meravigliata, con aria sognante probabilmente e nello stesso momento così profondamente che penso che questo suono, dio questo suono non potrò mai dimenticarlo. È cosi bello, cristallino, una risata così spontanea che dentro di me tocca delle corde che non dovrebbe toccare. È una risata che arriva dentro fino all'anima e che sul mio cuore ha un effetto così potente che non saprei come spiegare so solo che mi ha fatto perdere non so quanti battiti. Credo che vedere, sentire lui ridere è un qualcosa di estremamente raro perché da quando ci conosciamo non lo ha mai fatto, almeno non in mia presenza, ed ora sono molto felice ma anche sorpresa di questo.

<<Perché sorridi così?>> mi lancia un occhiata ma al contempo lo vedo anche molto concentrato.

<<Niente è solo che sto pensando che la prossima volta voglio fare di nuovo questa pazzia.>> scuoto la testa tenendo sempre questo grande sorriso sulle labbra, senza dirgli il reale motivo perché altrimenti smetterebbe all'istante di ridere.

<<Ci hai preso gusto eh?!>> sorride e io di rimando mi mordo il labbro inferiore annuendo.

<<Vediamo cosa si può fare. Come hai detto tu, non potresti nemmeno essere qui.>> mi sussurra mettendosi una mano vicino alla bocca come se mi stesse svelando un segreto.

<<Si certo come se a te fregasse realmente qualcosa.>> lo guardo divertita.

<<Ma a me frega. Sono uno che rispetta le regole, sei tu che ti stai comportando da piccola ribelle.>> dice ironico e con sguardo da finto scioccato.

<<Come no, si vede chi è il ribelle dei due.>> gli rispondo sarcastica indicando prima l'auto e poi la strada davanti a noi e lui si mette di nuovo a ridere. O mio dio potrei perdere completamente la testa soltanto vedere Trey così. E sia la mia testa che il mio cuore sono totalmente d'accordo con me.

<<Tieniti ora.>> scala la marcia e fa un drift così veloce che se non fossi aggrappata alla maniglia e non avessi la cintura di sicurezza, sarei stata sbalzata sicuramente fuori dall'auto.

<< Quanto manca.>> gli chiedo dopo qualche minuto.

<<Questo è l'ultimo giro.>> mi risponde.

<<Di già.>> dico dispiaciuta. Ci stavo prendendo gusto.

<<Tranquilla dopo oggi sono sicuro che ci saranno altre occasioni, fidati.>>e me torna di nuovo quell'enorme sorriso.

<<Davvero? Non vedo l'ora.>> lui annuisce e di nuovo sorridiamo. Questa sera non riusciamo a fare altro.

<<Ora userai il nos vero?>> si gira e mi guarda scioccato.

<<E tu che ne sai del nos?>> è davvero sorpreso. Ha gli occhi così spalancati perché non può credere di aver sentito una cosa del genere uscire dalla mia bocca.

My Rebel AngelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora