Dieci

1.2K 115 8
                                    

Tre giorni. Sono passati tre giorni e Stiles già non ne può più. Vuole bene a Melissa, ma è diventata appiccicosa, severa e non vuole cominciare ad odiarla. E gli manca Derek. Sarebbe voluto passare almeno davanti alla centrale, ma Melissa non fa che cambiare i suoi orari pur di passare a prendere lui e Scott a scuola e anche Scott comincia a risentirne.
“Non posso nemmeno baciare Isaac per salutarlo” sbotta un pomeriggio. “Non voglio che mamma sappia che stiamo insieme, perché poi cominciano gli interrogatori.”

Stiles non può che essere d’accordo con lui, poi lo vede sorridere all’improvviso. “Stiles! Ho un’idea!”

“Cioè?”

“Gruppo di studio! Mamma non ce lo vieterebbe, è scuola! Andiamo in biblioteca e io poi vado a fare un giro con Isaac e tu dove ti pare con il tuo vecchio.”

“Derek non è vecchio!” protesta, ma sorride. Suo fratello è un genio.

Si organizzano per il giorno dopo, inventando un progetto di scienze sui vulcani e dicendo a Melissa che si sarebbero fermati in biblioteca dopo la scuola, così non c’era bisogno che passasse a prenderli. Quindi ora Stiles è davanti a Scott, Isaac che gli avvolge un braccio intorno alle spalle. “Fate i bravi, ci vediamo qui alle cinque? Così tua mamma viene a prenderci, passiamo da papà e fila tutto liscio.”

“Fa’ il bravo anche tu e tieni il cellulare con la suoneria, che ti chiamo se ci sono problemi, okay?”

Stiles annuisce, gli bacia una guancia e si mette quasi a correre per arrivare in fretta al loft di Derek. Non l’ha avvisato, vuole che sia una sorpresa. Ha ancora le chiavi, ma non lo vuole spaventare, quindi suona il campanello, mentre il cuore gli batte furiosamente nel petto. Solo ora si rende conto di quanto quella mancanza sia stata forte e crede che l’espressione di Derek quando apre la porta sia specchio di quella mancanza. Derek sbarra gli occhi, immobile.

---

“Stiles?” Derek stenta a crederci. È sul serio Stiles?
“Cosa diavolo ci fai qui?” sibila, mentre lo strattonana per un braccio, tirandolo dentro e chiudendo la porta. “Non sei scappato, vero?”

“Non proprio. Per Melissa sono a studiare in biblioteca.”

Sa che dovrebbe arrabbiarsi, che dovrebbe essere l’adulto responsabile, ma proprio non riesce ad impedirsi di sorridere, carezzandogli una guancia. “Dovremmo evitare problemi, non crearne altri, Stiles.”

“Ma non ti avevo salutato e… mi manchi.”

Detek vede Stiles abbassare lo sguardo, sembra dispiaciuto. Gli porta un dito sotto il mento, per farsi guardare. “Mi manchi anche tu” gli dice sincero. “E sono contento di vederti, ma non farlo più, okay?”

Stiles annuisce. “Ma intanto che sono qui, posso avere un bacio?”

E Derek non ha nessuna intenzione di negarglielo.
Finire a letto, nudi, tra le lenzuola sfatte, sembra così naturale che Derek quasi se ne spaventa, così come è naturale starsene lì, dopo aver fatto l’amore, sudati, appiccicosi, ma entrambi con il sorriso sulle labbra a guardarsi senza dir nulla per interi minuti. “Solo tre mesi” dice Stiles, passandogli un polpastrello sui contorni della barba. “Poi potrò scegliere io dove stare e… e se papà non dovesse essersi ancora svegliato, io voglio tornare a casa mia. E voglio poter stare con te.”

Stiles ha quasi diciotto anni ma Derek è stupito da quella determinazione, la sua sicurezza e maturità. Lui alla sua età non era nemmeno lontanamente così ragionevole. “Vuoi sul serio stare con un vecchio come me?”

“Der, hai ventotto anni, mica trent’otto. E te li porti molto bene, sai? E farei invidia a chiunque con un fidanzato così bello.”

“Fidanzato?” chiede Derek. Nessuno lo ha mai definito così e il rossore sulle guance rende tutto ancora più emozionante.

“Sì, beh, se-se tu vuoi… io diciamo che non sono per le relazioni aperte come Danny, ma magari tu non vuoi nemmeno una relaz-“

L’unico modo che Derek trova per fermare quel fiume di insicurezza è con le proprie labbra. Bacia Stiles fino a fargli mancare il respiro, poi si separa.
“Fidanzato mi piace. E mi piace anche l’esclusività"

Sa che non dimenticherà mai l’espressione di Stiles in quel momento. La sua gioia, le sue guance rosse e gli occhi che luccicano.

---

Stiles saluta Derek che manca mezz’ora all’incontro con Scott e cammina di corsa pur di raggiungerlo in tempo. Ha impiegato dieci minuti per salutare Derek, perché proprio non riuscivano a separarsi, ma poi è stato praticamente spinto sulle scale dall’uomo. Corre più che può e arriva davanti alla biblioteca, la strada vuota, fatta eccezione per una sola auto. Melissa scende dall’abitacolo lentamente, ma è furiosa. Si avvicina a Stiles e incrocia le braccia sul petto. “Posso solo immaginare dove fossi tu. Ma dove diavolo è mio figlio?”

“Mamma!”

Scott arriva proprio in quel momento, al suo fianco Isaac. “Ero in bagno, Stiles mi stava aspett-“

“Sono qui da più di dieci minuti e Stiles non è uscito dalla biblioteca!” urla la donna. Stiles non l’ha mai vista così furiosa. “E tu chi sei?” si rivolge poi ad Isaac che Stiles non ha mai visto così in imbarazzo.

“È il mio ragazzo” risponde Scott, raddrizzando le spalle, lo sguardo fiero. “Isaac è il mio ragazzo da due mesi, mamma.”

“Quanti anni hai?” e la risposta di Melissa è a Stiles un po’ si stringe il cuore.

“Diciassette, signora McCall” risponde educato il biondo.

“Benissimo. Isaac, spero di vederti in occasioni più piacevoli, ma questo due ora devono tornare a casa e rimanerci per i prossimi tre anni.”

Isaac annuisce, Stiles abbassa lo sguardo e segue Melissa, mentre Scott si attardato giusto il tempo per abbracciare il biondo. In auto il silenzio è assordante, pesa come pietra. Quando arrivano a casa la situazione non migliora. Melissa li fa sedere al tavolo in cucina mettendoglisi davanti.
“Derek è un uomo adulto e tu sei minorenne” dice schietta. “E tu hai favorito un incontro illegale” sottolinea a Scott. “Stiles, ti voglio bene come ne voglio a Scott e devi capire che non va bene questa cosa. Capisco che Derek possa piacerti, che è fino stare con uno più grande, ma è illegale e nessuno mi dà la sicurezza che non si stia approfittando di te.”

“DEREK È UNA PERSONA BUONA!” sbotta, spaventando, Scott. “Sono consenziente Melissa, davvero. E tra tre mesi potremmo stare insieme.”

Lei abbassa lo sguardo.
“Vorrà dire che lo denuncerò prima. Ora andate in camera vostra.”

Stiles cerca di difendersi, ma lei lo blocca. “Tuo padre farebbe la stessa cosa.”

“Papà ci tiene a Derek e lo conosce!”

“Pensa quanto potrebbe sentirsi tradito da Derek, allora, no? Va’ di sopra e pensaci. Siete in punizione fino a data da destinarsi. Andate subito a fare i compiti!”

AffidatiWhere stories live. Discover now