(HG) - Capitolo 18

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Mi guarda da oltre la sua tazza di ceramica rossa con una renna stampata sopra, non siamo nemmeno vicini al Natale, perché ha quella cosa tra le mani?

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Mi guarda da oltre la sua tazza di ceramica rossa con una renna stampata sopra, non siamo nemmeno vicini al Natale, perché ha quella cosa tra le mani?

"Che c'è?" sbotto, non sopportando più i suoi occhi che mi seguono ovunque ed esaminano ogni mia mossa.

Prende un sorso di tè, facendo un rumore odioso, i suoi occhi non mollano i miei nemmeno per un attimo, Theo fa scrocchiare la lingua sul palato, guardandomi con una strana soddisfazione.

"In riva ad un lago, eh? Non è un po' troppo romantico, Granger?"

"Romantico?" chiedo, facendo quasi cadere la cartella che ho tra le mani.

Appoggia la tazza sul bancone della nostra sala comune, iniziando a guardarsi distrattamente le unghie mentre tenta di comportarsi con disinvoltura.
"Potrei aver parlato con Pansy" aggiunge casualmente, passando in rassegna la revisione dell'altra mano, "e quando ieri sera è tornato Draco Malfoy, potrebbe avermi raccontato ogni cosa"
Un sorriso malizioso si apre sul suo viso mentre incrocia le braccia davanti al petto.
"Potrebbe o non potrebbe essere così, Granger, è questo il dilemma" annuncia solenne, guardando fuori dalla finestra.

Mi siedo sulla poltrona ad angolo rassegnata all'idea che ormai tutti sanno del mio piccolo debole per il biondino.
"Sento la tua curiosità da qui e la curiosità non ha un odore" mormoro cercando di guardarlo male, coprendomi le guance che vanno a fuoco con le mani.

Nott inizia a saltellare per la stanza fino ad arrivare al divanetto al mio fianco, con addosso il camice pieno di strumenti che gli deforma la sagoma, sembra una qualche creatura strana.
"Cazzo, cazzo, cazzo, quindi è vero?"

Scopro la mia faccia, mostrandogli il rossore che mi ricopre il viso.
"Non è un fattore indicativo questo?"

Gli occhi di Theo brillano come quelli di un bambino che vede le giostre per la prima volta, un enorme e gigantesco sorriso si espande sul suo volto mostrandomi tutti i denti perfettamente bianchi e allineati.
"È magnifico!" urla elettrizzato, "hai captato cosa prova o pensa lui con i tuoi super poteri? A me non ha detto nulla"

"Sono andata in quel parco magico proprio perché l'aria è incantata per farti sentire solo il profumo dei fiori, almeno non avrei avuto nessun vantaggio su di lui" ammetto, non volevo passare del tempo con lui sapendo già cosa provasse, volevo giocare sullo stesso piano.

"Così premurosa, Hermione" mormora con voce melense, "quale è ora il piano di attacco?" chiede, assolutamente serio.

"Non ci sarà nessun piano d'attacco", dico alzandomi di scatto, iniziando a camminare nervosamente per la stanza "non voglio forzare le cose, inoltre non credo possa essere interessato a me in quel modo"

"Granger" mi richiama, alzando entrambe le mani nella mia direzione, "santo Salazar, guardati, sei una bomba sexy, chiunque abbia un paio di occhi ti trova attraente"

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