Hermione odia Londra, odia essere ricordata solo come la ragazza del "Golden Trio", questa realtà le sta stretta, non ce la fa più.
Decide di scappare, il più lontano possibile.
Oltre oceano però incontrerà il piccolo gruppo di Serpi, fuggiti dall'I...
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L'ho fatto davvero... Non riesco a capire come io sia arrivata a questo punto, intera, senza crollare. Non ne ho la più pallida idea.
Guardo gli scatoloni davanti a me, con tutte le mie cose, con tutta la mia vita passata e gli occhi mi si riempiono di lacrime, lacrime che mi impongo di trattenere.
Ce l'ho fatta. Dopo anni, sono riuscita a fuggire.
Poco importa ciò che hanno detto i miei amici, poco importa quanti tentativi abbiano fatto per convincermi a restare, ora sono libera, posso ricominciare da zero.
Non mi sono sentita così in pace con me stessa da...onestamente, non ricordo da quanto tempo non mi sentivo così, forse non mi ci sono mai sentita. Dall'altra parte dell'oceano, posso finalmente respirare aria fresca dopo un'eternità.
Ho invidiato Harry e Ron per la loro capacità di cavalcare l'onda dell'eroismo post-guerra, io invece non ci sono mai riuscita.
Mentre Harry è diventato Capo del dipartimento Auror e Ron ha avuto successo unendosi agli affari del fratello, io ho trascorso i sei anni post-guerra cercando di sopravvivere.
Non che non mi sia data da fare, sia ben chiaro, rimanere con le mani in mano non è assolutamente un comportamento tollerabile per Hermione Granger.
Mi sono laureata in Medicina con il massimo dei voti, ovviamente, specializzandomi poi, i due successivi anni, in guarigione da Magia Oscura ma la realtà in Inghilterra, mi andava troppo stretta.
La mia pazienza ha raggiunto il culmine una sera, due mesi fa, quando dopo essere stata assunta al San Mungo, la Gazzetta del Profeta mi ha fotografata per strada.
"Come si veste la ragazza del Golden Trio per un colloquio di lavoro? Ecco cinque consigli per essere impeccabili!"
Avevo ingenuamente sperato che le notizie su di me riguardassero i progressi nella ricerca o l'ottimo lavoro svolto. Invece, per l'ennesima volta, non c'era una sola menzione della mia carriera, non c'era una sola menzione del mio impegno: ero stata, ancora una volta, ricordata solo come la ragazza del Golden Trio.
Come mio solito, ero pronta a farmi scivolare tutto addosso, come ho sempre fatto.
"Anche una mia amica aveva fatto domanda per quel posto, ma era ovvio che lo avrebbero dato alla ragazza del Golden Trio. le avevo detto di non illudersi troppo".
Quel commento, sentito da una presunta collega al bar dell'ospedale il giorno dopo, aveva fatto traboccare il vaso.
Eraquesta l'immagine che tutti avevano di me? Vedevano solo il titolo che mi era stato dato durante la guerra? Mi vedevano solo in relazione a Harry o Ron? Qualcuno mi avrebbe mai valutata per le mie vere capacità? Ero davvero competente o venivo costantemente favorita perché avevo "salvato" il mondo magico?
