Capitolo 11

23 4 2
                                    

Al castello

<sono a casa..>
<grazie a dio, Jisung leggi..>
La madre gli da il foglio con tutti i risultati dell'autopsia del Maggiordomo.
<e- è... L'hanno ucciso???..>
<si... Non si sa ancora chi é la polizia sta indagando>
<mamma...é tutta colpa mia.. Non dovevo andarmene>
<no, tesoro, é andata così, forse é stato un incidente, forse hanno sbagliato persona, lo scopriremo presto>

La sera

Minho e Jisung non si sentirono, per tutta la serata.
<tesoro...>
Dice la madre urlando al piano di sotto.
<dimmi mamma>
<scendi giù é arrivato il nuovo maggiordomo, vieni a conoscerlo>
<non mi va, non mi sembra il caso>
<avanti, Jisung!, non essere maleducato>
<Mamma ho 22 anni, posso fare e dire quello che voglio!>
<Jisung!>
<ahhh! Va bene, un attimo!>
Lui scese le scale e vide il maggiordomo.
<salve signore...>
Dice il maggiordomo.
<tuu?!>
<wu.. Vedo che già vi conoscete>
Dice la madre.
<certo, quando stava scappando dal castello gli ho dato un passaggio, ma non sapevo che stava scappando senò lo riportavo qui [capitolo 2]>
<mi hai chiamato"ragazzino">
<perché non lo sei?, ho un figlio di più o meno la tua età, anche lui lo chiamo "ragazzino">
<allora tu e suo figlio potete fare amicizia, non credi?>
<Ho già un amico, mi basta lui>
Sale di corsa in camera sua, la madre lo chiama, ma lui non la sente, si butta sul letto e chiama a Minho.
<hey..>
Dice.
<ciao, tutto bene? Non ci siamo più sentiti e mi stavo preoccupando>
<si, più o meno>
<cosa c'era scritto sulle carte dell'autopsia del maggiordomo?>
<l'hanno ucciso, ma non si sa chi é stato e neanche il motivo>
<per questo tua madre ha detto che potevi essere in pericolo?>
<si, penso che resterò qui fino a quando non arriva la festa, ovvero tra una settimana>
<ok, capito, e se ci vediamo di nascosto?>
<sarebbe troppo pericoloso lo stesso>
<non, hai capito... Verrò io da te>
<c-cosa... Nooo, Minho non fare cazzate>
<dai, rilassati, nessuno mi noterà>
<Minho! Se é pericoloso per me lo sarà anche per te!>
<ok va bene...>
<non mi sembri tanto convinto.., resta a casa tua per favore>

  La notte

Era 1:30
Jisung sentì un rumore dalla finestra, all'inizio non ci fece molto caso quindi chiude gli occhi per dormire, poi si ricordo cosa gli ha detto Minho, ma neanche aprì gli occhi che si ritrovò lui davanti.
<c-come sei salito? Ma poi ti ho detto di non venire!>
<bhe ci sono le rampicanti, di al giardiniere di tagliarle, se non vorrai persone sconosciute in casa>
Era buio nella stanza del principe, mentre Minho provò a fare un passo inciampò e cadde su Jisung, erano imbarazzati tutti e due.
<em.. Scusami>
<figurati, sei solo caduto..>
Minho si sdraiò sul letto di Jisung, affianco a lui
<però.. É comodo, non pensavo..>
<eh si?! , e cosa pensavi?>
Dopo la domanda Jisung si gira verso di lui e nota i suoi occhi stupendi illuminati dalla luce della luna che entrava dalla finestra, si stava innamorando sempre di più, ma doveva comunque accettare che Minho non poteva mai essere suo.
<hey.. Perché mi stai fissando così?>
Dice Minho.
<ecco.. Niente, mi piacciono i tuoi occhi>
Minho si intimidisce e fa un tenero e timido sorriso, che non aveva mai fatto prima d'ora, ed era ancora più bello quando sorrideva.
<Minho posso farti una domanda?>
<dimmi>
<ti sono mai piaciuti i ragazzi?>
Minho a quella domanda si alza di scatto, guardandolo seriamente.
<no..non mi sono mai piaciuti>
Disse con un tono freddo, come se quella tensione che avevano, nei giorni precedenti, non era mai esistita.
<allora perché l'altro giorno quando stavamo al negozio di vestiti mi hai peso e buttato in camerino come fosse che mi volevi baciare?>
<infatti non ho fatto nulla io, quel bacio non é esistito>
<Minho! É inutile che provi a nascondere tutto anche a te stesso, non puoi sempre correre, perché non lo vuoi ammettere>
<se lo ammetto qualcuno mi amerebbe..>
Disse questa frase con occhi spenti e tristi.
<come già ti ho detto io non sono tuo fratello, non mi devi vedere così>
<non é questo... É che non voglio affezionarmi di nuovo a qualcuno>
Jisung si alza e si avvicina a Minho e gli sussurra.
<hey... Innamorarsi e volere bene, é una cosa bellissima, non la devi vedere così>
<lo so, anch'io voglio vivere una vita felice, ma ho paura di quello che può succedere se io amo ancora>
<Minho... Non fare così sono passati anni, era stato un caso l'incidente di tuo fratello, e non é stata colpa tua>
<fin quando non saprò se é vivo o morto l'assassino di mio fratello, io non starò tranquillo>
<ma si, dai molto probabilmente non c'è più, stai tranquillo, ora non ci pensiamo>
<va bene.. Comunque, non so.. Quando venivo qui da te ho avuto una brutta sensazione>
<forse perché io ti ho detto che non dovevi venire? E ti sentivi in colpa?>
<mh, forse per quello, vabbè comunque sono qui ora, e non hai neanche salutato il tuo ospite..>
Minho fa una smorfia, come fosse che si vantava, e subito dopo Jisung s'inchina.
<piacere di conoscerla "ospite">
<piacere anche a lei Principe Han>
<daiii, tu non mi devi chiamare così>
Si misero a ridere, poi deciderò di vedere un film.
<Jisung, che ne dici di un film horror?>
<mi piace, ma oggi volevo vedere un film romantico ti va?>
<mh..>
<daiii sarà bello>
Si sedettero sul letto e iniziarono a vedere il film, dopo un pó Jisung si stava per addormentare e si appoggiò sulla spalla di Minho, quest'ultimo arrossì e sorrise senza farlo capire al ragazzo affianco a lui.
Dopo un pó.
<hey Jisung..>
Sussurrò Minho.
<jisung svegliati, me ne devo andare, non mi vuoi salutare?>
Il principe non si svegliò quindi Minho prese la sua testa e gli mise  un cuscino sotto, poi gli diede un bacio in fronte, sussurrando una dolce parola.
<ti voglio bene Jisung>
Poi scese dalla finestra e se ne andò.

Qualunque cosa accada MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora