Capitolo 8

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Minho

Avevo appena saputo la notizia al telegiornale, quindi chiamai subito a Jisung, sapevo quando ci teneva al maggiordomo.

<hey, Jisung, ho saputo la notizia, come stai?>

<come dovrei stare secondo te?>

<scusami, ho fatto una domanda stupida>

<tranquillo, ti va di uscire domani?, non voglio stare al castello, poi soprattutto ora senza il mio migliore amico>

<va bene, allora a domani.>

<a domani...>

Il giorno dopo

Minho

Ero di nuovo sulla strada dove ho lasciato a Jisung l'altro giorno, erano le 8 di mattina c'era un sole caldo che sembrava estate e non c'era neanche una nuvola.
Mentre fissavo il cielo mi accorsi che c'era Jisung che correva verso la mia macchina,era vestito molto elegante, non lo mai visto così, io uscii fiori dalla macchina e lo salutai, ma lui, senza fermarsi dalla corsa, si butto imbraccio a me e mi fece un sorriso a mille denti.
<Ah ah.. Il collo Jisung..>
<scusami..., buongiorno, come va?>
<io bene.. E tu? ti sei ripreso? Vedo di si>
<si, mi sto riprendendo, mia madre mi ha detto che il maggiordomo aveva un problema al cuore e dice che forse li é venuto un malore, lo sto solo accettando..>
<oh.. Mi dispiace..>
<tranquillo, sto bene, allora dove mi porti?>
<in un bel posto, sú sali>

In macchina

<sú dai.. Dimmelo>
<così rovino la sorpresa>
<daiiii... quando tempo ci vuole?>
<non pensavo che fosti così testardo, sto scoprendo tante cose su di te>
<io non sò ancora nulla di te, sò solo il tuo nome>
<non roviniamo questo giorno, passiamolo allegramente, non più la tristessa ok?>
<okkk, se lo dici tu>
<ti piace il mare?>
<siiii, aspetta, mi vuoi portare in spiaggia?>
<già..>
<ma é inverno...>
<guarda che bel sole che c'è oggi, non farà freddo>

In spiaggia

Jisung neanche esce della macchina si mette a correre verso l'acqua, però si ferma un pó prima, ed io cerco di nascondere quel mini sorriso che avevo, mentre andavo verso di lui.
<sei contento di questa sorpresa?>
<ovviooo>
Lui si gira verso di me e mi mette le braccia sul collo ma io non mi avvicino, lui lo nota e prende le mie braccia e li mette sui suoi fianchi, la sua vita era così stretta e lui.. Era così bello.., sapevo che provavo qualcosa per lui, ma non só quando e come é iniziato tutto.
Jisung fa un altro passo verso di me, per togliere lo spazio che c'era tra di noi, poi lui inchina la testa verso destra e si avvicina sempre di più a me, ma io lo fermo e smetto di sorridere.
<Jisung no...>
<perché "no"?>
Mi sussurra, stando sempre vicino a me.
<non lo so...>
Io mi distacco e mi siedo su uno scoglio e lui mi raggiunge, sedendosi dietro.
<cos'è che hai paura?>
Mi dice.
<non ho paura... Non ti ho detto questo..>
<si capisce..>
<Jisung, c'è una cosa che ti devo dire>
Lui resta in silenzio e mi guarda.
<poco fa mi hai detto che non conosci niente di me, ho deciso di dirti tutto, però mi devi promettere che non lo dirai a nessuno>
<ok, te lo prometto... Su me stesso>
<mio fratello era tutto per me... Avevamo 2 anni di differenza, mi prendevo sempre cura di lui, e volevo che non li succedeva nulla, ci abbracciavamo spesso, anche se all'inizio ti ho detto che non mi piacciono gli abbracci, con lui era diverso>
Poi mi blocco e Jisung mi mette una mano dietro alla schiena, per farmi capire che lui c'era.
<poi.. É arrivato un giorno molto brutto, eravamo andati in una piccola casetta con i miei genitori, ma io non ci volevo stare, perché mi annoiavo, quindi ho chiesto a loro se potevo uscire a giocare a pallone con mio fratello fuori, loro ci dissero di si, poi dopo un pó il pallone andò sulla stradina che c'era lí, ma non era la prima volta che succedeva, e non passavano mai delle macchine, ma quel giorno, era diverso...>
Mi scese una lacrima.
<hey, lo spiegherai dopo se vuoi>
<se non lo faccio ora non farò più>
<ok, però prenditi tutto il tuo tempo>
Mi disse.
<quel giorno una macchina passò, e propio in quel momento mio fratello andò a prendere il pallone... E.. Io corsi da lui... Ma la macchina era più veloce che mi spinse anche a me, io ero caduto di addome su qualcosa di appuntito, persi molto sangue, questo é il motivo della mia cicatrice, ma prima che fossi svenuto mi ricordo di aver intravisto la sua faccia nella macchina, dal punto che me la ricordo ancora, ma lui non si fermò nemmeno>
Inizia a piangere e Jisung mi abbraccio alzandosi in piedi difronte a me.
<se solo... Quel giorno io ero in casa con mio fratello, adesso tutto questo non era successo>
<non ti puoi prendere la colpa, come facevi a sapere cosa doveva succedere>
<il giorno dopo mi svegliai in ospedale, non avevo capito cosa stava succedendo avevo solo 6 anni, i miei mi avevano detto che ero stato in coma per 24 ore, c'era mia madre che continuava a sorridermi ma nel frattempo piangeva e mio padre che parlava con i dottori, poi io mi ero ricordato del mio fratellino Jinwoon, e ho chiesto dov'era e loro mi hanno detto che lui aveva bisogno di dormire ed era stanco, ma io lo volevo vedere, ma loro hanno detto che stava male che lo dovevo svegliare... Poi con il passare del tempo mio fratello non c'era più in casa, e io mi resi condo che non poteva più tornare>
Iniziai a piangere sempre più pesante, ma Jisung mi fece calmare aiutandomi con il respiro, poi si mette in ginocchio per arrivare alla mia altezza e mi alza la testa e mi guarda.
<ovunque si trova tuo fratello, sà quando ci tenevi a lui e ti vorrà sempre bene>
Mi fa un sorriso sforzandosi, io lo guardo, mentre lo abbracciavo.
<sai... Quando ti ho visto per la prima volta, ho pensato, che forse mio fratello era ritornato da me>
<per questo, mi hai aiutato?>
<si...>
<e ora?, pensi ancora che io lo sia?>
<no, ma ti vedrò sempre così... Dai, ora raccontami cosa hai fatto quando sei tornato al castello>
<bhe, ecco...mia madre, vuole farmi incontrare il nuovo maggiordomo, ma io non voglio, non prenderà mai il posto del mio migliore amico>
<ma forse sarà simpatico>
<lo spero.., comunque ho deciso..>
<cosa?>
<Sai che c'è?, voglio fare comunque la festa per il mio ritorno, ma non domani, forse la prossima settimana, allora hai deciso?>
<Jisung... Se non vuoi farla non farla, perché fai così?>
<la voglio fare! così non penserò a questa cosa del lutto, e poi al mio maggiordomo piacevano le feste al castello, quindi sarà, un pò per lui.. Ecco>
<mh... Capito>
<mi dici solo questo?>
<cosa devo dire?>
<Minho, ti ho fatto una domanda prima, tu cosa hai deciso? Verrai?>
<no...mi sentirò a disagio>
<ho una idea per farti convincere, mi porteresti da una parte ora?>
<dipende dove>
<é un posto che non ti sentirai molto a disagio, però prima devo passare per il castello, ho le chiavi lí>
<o-ok>

Dopo un pó

<Minhooo eccomiii, ho fatto>
<quando tempo ci hai messo, per delle chiavi??>
<scusami, ma dovevo chiedere a mia madre dove si trovava il posto, però mi ha dato una mappa>
<sú sali, spero che non ci perdiamo>

Qualunque cosa accada MinsungWhere stories live. Discover now