Il principe di Kaenri-ah

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If I was dying on my knees
You would be the one to rescue me
And if you were drowned at sea
I'd give you my lungs so you could breathe


Come previsto, lui non c'era più.

"Thank you for your part in my journey, hope i'll see you again, my lover"

«Sempre il solito romantico», sbuffò mentre si rivestiva.
Si chiedeva dove sarebbe andato, se sarebbe tornato a Snezhnaya o meno.

Intanto a Monstandt

«Dove diamine è andato?»
Jean era preoccupata e sperava che Albedo sapesse dirle dove cercarlo.
«Dice di essere andato in ricognizione, ma non credo sia vero.»
«Lo puoi localizzare?»
«Temo di no, ma se non ha usato un teleport non sarà andato molto lontano.»
Jean ringraziò l'alchimista e corse verso le porte di Monstandt, avrebbe dovuto trovarlo, ma non da sola.
Usò il teleport più vicino per recarsi alla Dawn Winery dove bussò insistentemente per farsi aprire.
Una domestica bionda spalancò il portone e le rivolse un sorriso gentile.
«Acting Grand Master, è un piacere vederla.»
«Grazie, cerco Master Diluc, puoi chiamarmelo?»
«Credo sia piuttosto impegnato.»
«Digli che sono io e che ho urgente bisogno di lui.»
In meno di un minuto si era fatto vivo.
«Jean, che succede?»
«Kaeya, dopo il vostro incontro ha dato di matto ed è scappato blaterando cose strane.»
«E?»
«Sono preoccupata per lui Diluc, ho paura che faccia qualcosa di imprudente e tu devi fermarlo.»
«Jean, amore sai che per te farei di tutto ma tra me e Kaeya è storia chiusa.»
Gli posò il palmi sul petto e con gli occhi da cerbiatto implorò, «Per favore Diluc.»
Le cinse un fianco e sospirando acconsentì.
«Grazie, so che non me lo devi.»
«So dove può essere.»
Le si illuminarono gli occhi, «Sul serio?»
«Ci portava sempre nostro padre lì, vicino Starfell Valley.»
Usarono un teleport per arrivare lì e finalmente lo videro, ma non era solo.
Un uomo d'innanzi a lui gli aveva messo una mano sulla spalla e sembrava stesse provando a convincerlo a fare qualcosa.
«Insomma, principe, quando la smetterà con questa farsa?»
«Ho già detto che non intendo aiutarvi, ho la mia vita qui.»
«Sei il principe, hai delle responsabilità!»
«Non mi importa, abdico o cedo il mio trono non mi importa.»
«Non puoi cedere il tuo trono, mio signore ti rivuole indietro e distruggerà l'intera nazione per averti.»
«Non mi importa, non tornerò indietro.»
«Se non da principe allora, non ci servi più.»
Estrasse una lama e la conficcò con una velocità impressionante nel petto di Kaeya.
«Riposa in pace, capitano, rimarrai sempre un traditore.»
Jean e Diluc si fiondarono immediatamente su di lui.
«Kaeya!»
«Jean, Diluc? Sono già morto?»
Aveva la voce strozzata e accanto al suo corpo steso in terra si stava formando una pozza di liquido cremisi.
«Posso curarti, aspetta! Wind Hear Me!»
La sua vision le permetteva di curare qualsiasi ferità, ma quello di Kaeya era un buco nel petto notevole.
«Diluc perché non sta funzionando?»
Pareva di ghiaccio, si era fermato con un palmo premuto sulla ferita del fratello senza dire una parola.
«Mi dispiace Diluc.»
«Non...parlare.»
Si stava maledicendo, aveva avuto l'opportunità di rimediare al loro litigio e aveva mandato in fumo tutto.
Kaeya stava morendo di fronte ai suoi occhi.
«Scusami, avevi ragione ero uno sporco traditore come dicevi.»
Continuava a contrarsi e il sangue a spargersi sull'erba.
«Non stai morendo, ne parleremo più tardi.»
«Wind hear me!» Continuava a ripetere Jean ormai con le lacrime agli occhi.
«Non ho più tempo, dimmi che mi hai perdonato.»
Diluc scosse il capo,  «Ti salveremo, Barbara saprà curarti e poi ti offrirò il mio vino e ne riparleremo.»
«Sono stanco, molto stanco.»
«Tieni duro, fammi attivare il mio teleport portatile.»
Kaeya afferrò la mano del fratello con le ultime forze rimasta, «Va bene così Diluc.»
«Non va bene!»
«Vado da papà Diluc, a dirgli che non lo abbiamo dimenticato.»
«Papà lo sa non c'è bisogno che tu lo raggiunga!»
«È tutto apposto, mio fratello mi ha perdonato, è tempo che chieda scusa anche a mio padre.»
«Jean il teleport!»
«Non ce ne sono, sono finiti nel tuo inventario!»
«Papà mi aspetta, sono così felice che tu mi abbia perdonato.
Prenditi cura di Jean e dite a Rosaria che mi dispiace tanto e che è stato il miglior sesso della mia vita.»
Kaeya soffocò una risata mentre tossiva, le palpebre stavano pian piano chiudendosi.
«Non puoi scherzare in un momento simile!»
«Mi devi scusare, fratellone.»
Non respirava più, nessun battito, nessuna palpitazione.
«Non è vero, non può essere vero.»

Valentine's Letters|| genshin impact Where stories live. Discover now