L'ultima discendente a Teyvat 🔴

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"Non c'è un amore senza una ragazza che pianga"

«Keaya aspetta!»
Albedo voleva provare a fermarlo, quel ragazzo combinava un sacco di scemenze da arrabbiato.
«Albedo non provare a fermarmi perché non ci riuscirai.»
«È una scelta sbagliata, lei si è lasciata tutto alle spalle e così dovresti fare anche tu, smettila di ancorarti ad un passato che non esiste più!»
«Non c'entra Jean, è il comportamento di mio fratello, non riusciremo mai a chiarirci.»
«Allora vuol dire che non dovete chiarire, piuttosto penso che tu abbia un conto in sospeso con Jean.
«Vado in ricognizione, buona giornata Albedo.»
Aveva totalmente ignorato l'ultima frase dell'amico ed era andato via.

Intanto a Liyue.

«Insomma Lumine, possiamo parlarne!»
«No, non possiamo, sei un'idiota come sempre Childe.»
«Ma se sei stata tu a mandarmi una lettera!»
«Lo so bene, ma non significa nulla.»
«Mi hai baciato!»
«Perché mi andava.»
Childe continuava a seguire Lumine che camminava qualche metro davanti a lui per le strade di Liyue Harbor.
«Te l'ho detto, lascerò i fatui.»
«E io ti ho già detto che non devi.»
«Allora come vuoi risolvere?»
Lumine sbuffò e a passo veloce raggiunse Childe, «Non lo so, ma tu fai parte dei Fatui e per quanto io sia arrabbiata con te in questo momento non voglio che ti uccidano, quindi non lasciare l'organizzazione.»
«Ti preoccupi per me eh principessa?»
«No.»
«Sei tenera quando fingi di essere arrabbiata.»
«E tu sei tenero quando fingi che ti importi qualcosa di me.»
«Devo dirti una cosa e devi starmi bene a sentire.»
«Che vuoi ancora?»
«Io so qualcosa su tuo fratello, non devi spaventarti però me lo devi promettere.»
Voleva andarsene e lasciarlo indietro ma Aether...
«Non mi spaventerò, parla.»
Le strinse il polso e utilizzò il tuo teleport portatile per tornare a casa sua.
«Se è vero che gli Archon hanno orecchie ovunque, mi ucciderà.»
«Chi?»
«Zhongli, tieni a mente il suo contratto, quello per cui non ha potuto dirti nulla.»
«Ha infratto il contratto?»
«No, ma la Tsatitsa non ha contratti ed io so la verità.»
«Parla.»

L'origine di questo mondo è qualcosa di più lontano della caduta di Kaenri-ah.
Ogni individuo è replica e le repliche vanno eliminate da questo mondo perfetto.
Nahida e il precedente Archon Dendro.
Raiden Ei e Raiden Shogun.
Albedo e il suo alter-ego e poi, tu e tuo fratello Aether.
Le copie perfette devono soccombere.
Tra i fatui coloro che non fanno parte degli abitanti di Teyvat vengono chiamati Discendenti: tu sei la quarta discendente perché non compari nelle memorie di Irminsul, tuo fratello sì.
Aether ha già portato a compimento il suo percorso che vi ha portati alla distruzione di Kaenri-ah.
La vostra storia si ripeterà all'infinito fino a quando non troverete un equilibrio perfetto.
Fino ad allora, uno di voi due sarà sempre destinato alla morte ed è per questo che non puoi più fidarti di tuo fratello.

Lumine pensò per un attimo che fosse pazzo, cosa poteva significare? Avrebbe già portato a compimento il suo percorso? Lo avrebbe rifatto all'infinito?
Non poteva essere possibile tuttavia, alcuni dei passi del suo racconto coincidevano perfettamente con ciò che le aveva raccontato Nahida.

«Te le ha dette Dottore tutte queste cose?»
«Sì, ed è per questo che vogliono ucciderti: se morissi non arriveresti alla fine del tuo percorso e la tragedia non si ripeterebbe.»
«Stai dicendo che la tragedia di Kaenri- ah è stata tutta colpa mia?»
«No, Lumi io non ti sto addossando alcuna colpa, hai portato a compimento il tuo viaggio senza saperlo.»
Scosse la testa insistentemente, «Non può essere no!»
«Sta' calma, respira.»
Cosa avrebbe fatto? Il senso del suo viaggio non esisteva più.
«Io non voglio che mio fratello muoia.»
«Non ti sto dicendo di non cercarlo più, è solo che non so dove potrà portarti questa tua ricerca e sono spaventato.»
Avrebbe voluto piangere, urlare, disperarsi, era stata da sempre il cattivo della storia.
Childe prese ad accarezzarle i capelli dolcemente, «Troverai una soluzione, ne trovi sempre una Lumine.»
«Non esiste soluzione che comprenda una me viva.»
«Non pensarci neppure, non ti lascerò fare cavolate.»
«Sai che morirò, adesso possiamo mettere un punto a questa storia d'amore.»
«Non è amore se ti lasci andare così e so che sono stato il primo a farlo, ma possiamo risolvere insieme.»
«Non c'è nulla da risolvere, devi solo scappare il più lontano possibile da me.»
«Non lo farò, tu mi hai rincorso quando volevo scappare ed ora devo restituirti il favore.»
«Che intendi?»
«Continua il tuo viaggio, esplora nuove regioni e quando sarai arrivata a Snezhnaya, io sarò lì ad aspettarti, trova la tua destinazione e quando non avrai più rivali torna da me.»
«Morirò lo stesso, anche se sconfiggessi la Tsarista e i Fatui, una volta arrivata a Kaenri- ah succederebbe di nuovo.»
«Nel tuo viaggio troverai la risposta, magari Dottore si sbaglia, magari non morirà nessuno.»
«Riesci a guardarmi un secondo?»
Lumine aveva nascosto il viso nell'incavo della sua spalla per non mostrare a Tartaglia le lacrime che stavano bagnando la sua camicia.
«Guardami e dimmi addio.»
«Non voglio farlo.»
«Allora guardami e dimmi che sarà un arrivederci.»
Alzò il capo e guardò il fatui negli occhi.
«Arrivederci Ajax.»
«Bene così, domani sarai pronta a dirmelo sul serio, resta con me stanotte.»
Si avvicinò al suo viso arrossato e le bacio le labbra salate dalle lacrime.
«Te lo avevo detto, devi baciarmi un'ultima volta prima di andar via.»
Lo spinse sul letto dov'erano seduti e lo baciò di nuovo con più foga.
Sentì un brivido pervaderla quando Tartaglia le tocco la schiena nuda con le mani fredde.
Sciolse alla cieca il nodo del suo vestito e lo lasciò cadere in terra.
In risposta Lumine prese a slacciare i bottoni della camicia che rivelarono il corpo scolpito del ragazzo.
La prima volta che lo aveva rivisto senz'abiti non se ne era accorta, ma era ricoperto di lividi.
«Fa' piano, fanno ancora male.»
«Che ti hanno fatto?»
«Essere venuto qui a Liyue mi è costato caro, ma n'è valsa la pena.»
La prese per i fianchi e ribaltò le loro posizioni per torreggiare su di lei.
«Lo sai, ho un debole per le bionde», ammise mentre le lambiva il ventre.
«Ed io per gli stupidi incoscienti.»
«Non farmi arrabbiare, ho il coltello dalla parte del manico.»
«Ti odio, ti odio da morire.
Si spinse dentro di lei senza alcun avvertimento.
«Così impari ad insultarmi.»
Le aveva fatto male, ma mai quanto la consapevolezza che quando si sarebbe svegliata l'indomani mattina non lo avrebbe trovato accanto a lei.
«Ti amo», sussurrò mentre toccava l'apice.
«Anch'io, arrivederci Ajax, ti ritroverò...»
Si addormentò accanto a lui, tranquilla perché lo avrebbe ritrovato, glielo aveva promesso.

io amo l'angst e le teorie di genshin, non soffrite troppo per questo finale perché sto già soffrendo io🫶🏻

Valentine's Letters|| genshin impact Where stories live. Discover now