Lettera 3: Acting Grand Master Jean

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«Posso vedere quella foto?» Domandò la bambina alla bionda strattonandole la manica della camicia.
«Tieni, non perderla, ci tengo tanto», e gliela diede.
«Master Diluc sorride, è felice qui e anche tu sorridi Master Jean, vi tenevate per mano?»
Jean sospirò, sperava non le facesse alcuna domanda.
«Sì, eravamo molto amici.»
«Ed ora?»
« Diluc è indaffarato con la taverna ed io con il mio lavoro, non c'è più tempo per essere amici.»
«E Lisa? Non è una tua amica?»
«Lo è ma lavoriamo insieme, ci vediamo tutti i giorni.»
Klee era delusa, non vedeva Diluc sorridere da circa...tutta la vita!
«Ora è bene che tu vada a letto Klee.»
A quelle parole la bimba sbuffò ma non fece storie, doveva tenere la mente rilassata per scoprire cosa ci fosse stato tra quei due.
Jean si ritirò nelle sue stanze e comprese di voler veramente scrivere quella lettera, magari senza l'obbligo di doverla recapitare o addirittura far si che Amber gliela recapitasse sperando che si confondesse con le innumerevoli lettere che le ragazze del paese gli avrebbero mandato.
"È passato tanto tempo dall'ultima volta che ti ho scritto una lettera d'amore, anni interi.
Non ce l'ho con te, affatto, ho compreso ogni tuo gesto, avevi il diritto di andartene.
Dopo tutto ciò che è accaduto non mi viene difficile comprendere come tu riesca ad odiare così ardentemente i Knights of Favonious ma sappi che io sarei disposta a lasciarti il mio posto in ogni momento, te lo meriti perché questo ruolo non spettava a me.
Mi mancano le serate alla Dawn Winery, mi mancano i momenti in cui tentavi di ignorarmi perché tua alunna, a fine giornata scoppiavamo entrambi in una sonora risata dopo esserci trattenuti per così tanto.
Mi manca il tuo tocco sul mio viso arrossato dopo avermi fatto perdere il fiato, mi mancano le tue dita intrecciate con le mie e le passeggiate dopo gli allenamenti.
Adesso nulla del genere accade più, l'unica cosa che possa avvicinarsi a tutti questi momenti è stata la festa che avete organizzato per me all'Angel Share, sentirti dire quelle parole, che sei fiero di me, mi ha rassicurata perché la verità è che non mi sento mai all'altezza del mio ruolo e ho sempre la tentazione di mollare.
C'è un solo motivo per il quale continuo ad impegnarmi in questo modo, far riacquistare ai Knights of Favonious la tua fiducia.
Mi chiedo se tu abbia trovato qualcun'altra durante i tuoi viaggi, questo spiegherebbe il motivo per il quale non sei passato neppure a salutarmi il giorno del tuo ritorno.
Quando sei tornato ho pensato di doverti delle scuse o che magari ti saresti scusato tu stesso, nulla di questo è mai accaduto però.
Fingere che non sia mai accaduto nulla mi uccide, provare a parlarti come fossimo sconosciuti è una sfida impossibile.
Ho tanti rimpianti, vorrei poter tornare a quando eravamo felici, a quando mi dissi che mi avresti sposata una volta diventati dei veri cavalieri.
Il mio più grande rimorso però, è non aver potuto far nulla per tuo padre.
Mi dispiace tanto.''

Rispose la lettera in una busta bianca, elegante e timbrata color oro.
Decise di coricarsi e al mattino, avrebbe deciso se consegnare ciò che aveva scritto ad Amber, Jean sapeva a chi sarebbe stata indirizzata la lettera della ragazza, era contenta che finalmente,dopo aver passato la sua intera adolescenza ad aiutare gli altri, avesse trovato qualcosa in grado di aiutare lei stessa.
Si addormentò velocemente, fare l'Acting Gran Master era un lavoro dispendioso di energie.

Diluc era ancora alla taverna, non che stesse aspettando qualcosa o qualcuno, era ormai orario di chiusura semplicemente non era affatto stanco e non aveva voglia alcuna di incamminarsi verso la Dawn Winery, d'altronde al secondo piano della taverna vi era una stanza destinata a quei momenti in cui la pigrizia si faceva sentire.
Il rosso si rigirava tra le mani un calice contenente del succo, pareva essere l'unica bevanda di suo gradimento.
Entrò in quella che era la sua stanza 'last minute', non faceva visita a quel luogo da un po' e potè notare qualcosa che colse la sua attenzione: Un album di fotografie.
Era lo stesso di Jean, le stesse foto, stampate doppiamente in modo che entrambi le potessero custodire.
Il ragazzo aprí una pagina casuale, potè vedere ritratti se stesso e la bionda, lei sembrava imbarazzante e lui la stringeva a se da un fianco.
«Ero così felice», biascicò posando un dito sulla foto ormai ricoperta dalla polvere.
Girò poi la pagina,nella seconda foto erano ritratti lui, Jean e suo fratello Kaeya.
Sembravano tutti entusiasti, giovani ed ancora inesperti, ignari di ciò che gli avrebbe riservato il futuro.
Kaeya e Diluc si battevano il cinque, nei loro occhi vi era soddisfazione, Jean era un po' rosea in viso ma manteneva la sua espressione seria.
Erano bei ricordi, avrebbe voluto poter sfogliare nuovamente quelle pagine con la ragazza amata.

Valentine's Letters|| genshin impact Where stories live. Discover now