Lettera 6: L'aiutante alchimista e il Capitano della cavalleria.

52 2 9
                                    

«Allora, non la apri?»
Sucrose arrossì, «Tu non hai aperto la tua.»
Albedo scosse la testa, «Ho fatto una scommessa con Kaeya.»
«Lo passerai con lui? Stacchi presto oggi?»
«Affatto, quel maiale ha da fare con Rosaria ma staccherò presto ugualmente, sei libera di andare a riposarti anche adesso.»
E dai Albedo, puoi farcela.
«E se andassimo all'Angel Share? Avrei voluto cenare con Timateus ma è andato a Liyue da Ying'er.»
«Perché non hai chiesto a me di andare a cena?»
«Dubitavo avresti accettato, sei sempre pieno di faccende da sbrigare.»
«Oh no, avrei accettato di sicuro se me lo avessi chiesto tu.»
Ci sei quasi. Sforzati solo un altro po'.
«Allora ti andrebbe? Da Diluc?»
«Da Diluc ci saranno Kaeya e Rosaria, mi ucciderebbe se mi vedesse lì, dice sempre che rovino l'atmosfera.»
«Da Sara allora?»
«Ho un'idea: asporto da Sara al Good Hunter e andiamo a mangiare a Starsnach Cliff.»
Sucrose sorrise, «Vero, i Cecilia sono i tuoi fiori preferiti dopo tutto.»
«Come fai a saperlo?»
«Credo me lo avesse accennato Lumine durante il Windblume dello scorso anno.»
Il fiore del Windblume...Albedo aveva detto a Lumine come quel fiore gli ricordasse della sua assistente.
«Vorrà dire che coglierò dei Cecilia per te, è pur sempre SanValentino.»
E la lettera? Forza Albedo fa' la tua mossa, stai andando bene!
La sua coscienza lo stava spronando.
«Beh quella lettera alla fine, non la leggi?»
«Aspettavo di essere da sola, vuoi sapere chi è il mio spasimante.»
«Oh no, lo so già.»
Sucrose balzò, «Cosa intendi?»
Albedo si avvicinò a lei e le sussurrò «Lo so perché quella lettera l'ho scritta io.»
Notò le orecchie da neko di Sucrose rizzarsi mentre le sue gote prendevano colore.
«Master Albedo tu che?»
«Diamine con questi convenevoli, leggi!»
«E tu leggi la mia.»
L'aveva scritta lei, ma in fondo Albedo già lo sapeva.

"Come tua assistente imparo tante cose ogni giorno, sono riuscita ad affinare le mie ricerche di Bio-Alchemy grazie a te.
Ho sempre studiato solo le mie ricerche senza curarmi di nient'altro, ma nell'ultimo periodo ho studiato te.
Ho sempre pensato che fosse sbagliato perché sei il mio maestro e le relazioni di questo tipo non vanno mai avanti ma parlando con Collei, durante il Windblume, ho compreso tante cose e imparato ad accettare i miei sentimenti nei confronti delle persone che mi circondano.
Di conseguenza, ti scrivo questa lettera, non so neanche se tu sia in grado di provare certi sentimenti.
"Sono solo un pezzo di gesso molto intelligente"
Non credo che sia così, prima della tua natura alchemica , ci sei tu: il maestro che mi ha sempre protetta e istruita.
Benché tu non possa funzionare come un reale umano per me tu lo sei a tutti gli effetti.
Con affetto.
-La tua assistente.

Albedo sorrise, in origine aveva creduto che non sarebbe mai stato in grado di provare sentimenti tuttavia si era dovuto ravvedere.
La voglia di proteggere Klee, l'amicizia con Kaeya, la complicità con Jean e Mona e soprattutto i sentimenti per Sucrose.
Non era un pupazzetto di gesso senza cuore, poteva sentire qualcosa come gli umani.
Non era solo "Il Principe di Gesso" era Albedo, Albedo e basta.
«Mi dispiace, di averti chiamato Master , non pensavo ti desse così fastidio.»
«Non sono arrabbiato, mi fai sentire vecchio però. Sai Master ci chiamiamo Diluc o Jean che sono più grandi di noi, io ho vent'anni, tu diciannove, non hai bisogno di convenevoli.»
Sucrose annuì, la situazione era abbastanza imbarazzante, entrambi troppo timidi per fare un passo avanti.
«Allora, andiamo?»
Si comportava come se non avessero mai letto le lettere l'uno dell'altra.
Si recarono da Sara al Good Hunter che li accolse calorosamente.
«Cenetta romantica eh alchimisti?»
Sucrose avvampò, «No, cioè non in quel-»
«Sì», asserì Albedo.
«Ah, ci speravo, dopo Tim e Ying'er il romanticismo è nell'aria qui a Monstandt.»
Preso da mangiare, i due alchimisti si avviarono verso il teleport più vicino.
Mentre camminavano Sucrose fu sorpresa dal suo maestro, le aveva preso la mano.
«Uh!»
«Sei agitata, ti si legge in faccia.»
«No, non sono agitata.»
«Sai che capisco quando menti, pensala come un'uscita tra amici, allenterai la tensione.»
Arrivati a Starsnach Cliff Albedo mantenne la promessa, colse dei Cecilia per l'amata.
«Ferma, provo a fare una cosa.»
Sucrose rimase inerte e il biondo le posò un fiore tra i capelli.
«Bene, molto carino.»
«Molto carino?»
«Beh sì, tu, il fiore la vista mozzafiato.»
«Grazie, credo?»
Albedo sospirò, «Sucrose mi devi perdonare ma è da quando hai letto la lettera che devo farlo.»
«Fare che?»
«Sei ingenua, mi piaci», disse prima di baciarle delicatamente le labbra.

Intanto all'Angel Share.

«Fratellone! Niente fidanzatina stasera?»
Kaeya era probabilmente già ubriaco o forse era il suo fare standard.
«Ti romperò una bottiglia in testa, Kaeya», lo minacciò il fratello.
«Le tue spasimanti ti avranno mandato un sacco di lettere, il mio fratellone è un manzo senza rivali!»
«Kaeya, finiscila», lo ammonì Rosaria.
Sì, l'aveva davvero portata a bere il giorno di Sanvalentino.
«Tu quante lettere hai ricevuto invece Capitano?»
«Io non sono nessuno in confronto al Master Diluc, una o due lettere.»
«Sì e una era di Huffman...»
Rosaria rise, «La guardia ti ha seriamente scritto una lettera?»
«Smettetela, siete insopportabili.»
«Let the wind lead!» Si intromise Venti.
«Eccolo il mio bardo preferito!»
«Diluc, a fine serata voglio essere fuori di senno esattamente come Kaeya.»
Diluc sbuffò, «Io non vi sopporto, via dalla mia taverna!»
E così, Kaeya venne cacciato dal fratello.
«Hai esagerato stasera», asserì Rosaria.
«Scusa, se tu fossi ubriaca ti ripoterei agli HeadQuarters.»
«No, perché io non esagero come te, coglione.»
«Scuuusa? Rosaria mi ferisci.»
«Ringrazia che non ti lascio qui a marcire.»
Arrivati al palazzo dei cavalieri, Rosaria lasciò l'ubriaco nella sua camera.
«Buona notte Capitano.»
«Rooosaria!»
«Che diamine vuoi ancora?»
«Resta qui con meeee.»
Scosse la testa, «Fuori discussione.»
«Perfavoreee.»
Sbuffò ma si sedette sul letto del capitano.
«Vieni.»
La spinse con la schiena contro il suo petto.
Le parve strano, non erano mai stati nello stesso letto se non per...
Insomma, non si erano mai definiti ma erano qualcosa come drink buddies o amici di letto, come era finita ad accudire un Kaeya ubriaco?
«Avresti potuto scrivermi una lettera, sei stata crudele.»
«E cosa avrei dovuto scriverci su? Il Capitano della Cavalleria è dotato di grandi capacità combattive ma anche d'altro?»
«Nah, più specifica.»
«Albedo ha ragione, sei un maiale.»
«No, sai perché, se lo avessi scritto l'avrei schiaffata in faccia a mio fratello, lui si che è stupido, l'unica volta che è andato con una l'ha messa incinta e poi è scappato, è una storia divertente poi te la racconto.»
«Diluc ha fatto che?»
«Master Diluc è mooolto sconsiderato.»
A Rosaria era quasi caduta la mascella, «Basta, chiuditi la bocca, stai delirando.»
«Chiudimela tu.»
La spostò dai fianchi in modo che fossero faccia a faccia.
«Okay, vado a prendere il nastro adesivo.»
«Baciami e poi ti dico cosa ti avrei scritto nella lettera.»
«Lo so già, qualche commento perverso probabilmente.»
«Il Capitano della Cavalleria è un uomo dai modi gentili ed educati, non farebbe mai una cosa del genere ad una sorella della Chiesa di Barbatos!»
«Sta' zitto.»
«Se mi baci ti do questa» disse sventolando una busta.
«Non avevo bisogno che la consegnasse Amber, sapevo che saresti finita in camera mia.»
«Tu non sei ubriaco!»
Fece no col dito, «Ci sei cascata, Rosaria.»

Non so voi ma amo questa tensione.
Btw, la lore di Albedo>>

Valentine's Letters|| genshin impact Where stories live. Discover now