Capitolo 28.

2.1K 61 5
                                    

GIOIA
È passato più di un mese da quando io e Carmine siamo usciti e stiamo aspettando con ansia il prossimo permesso.

Nel frattempo continuo il corso di scrittura e sta andando veramente alla grande.

Il libro che avevo programmato è quasi pronto, e in questi giorni dovremmo scrivere e perfezionare le ultime cose.

Entro nell'aula di scrittura, andando subito ad abbracciare Carmine, che sta seduto su un banco.

Lui mi stringe forte a sé e io gli lascio un bacio a stampo sulle labbra.

"Allora pressurè...che facimm ogg?" mi domanda poi Carmine qundo vado a lasciare le cose sulla cattedra.

Mi giro verso di lui ridendo, e noto che sta facendo dondolare le gambe come un bambino di tre anni.

"Oggi scriviamo sull'amore!" esclamo felice guardandolo.

"Ma l'abbiamo già fatto!" urla un ragazzo dietro Carmine.

"No, attenti! Esistono diversi amori, noi abbiamo scritto l'amore nei confronti di un ragazzo, o una ragazza. Oggi invece scriviamo sull'amore familiare."

Carmine si fredda improvvisamente, saltando giù dal banco. Si siede sulla sedia, buttandosi a peso morto.

Mi dispiace che questo argomento possa metterlo a disagio, ma questi sono gli argomenti prestabiliti.

"Scrivete dei vostri genitori...dei rapporti che avete con loro."

Faccio il solito giro dei banchi, lasciando fogli e penne.

Passo per ultima da Carmine lasciandogli un bacio tra i ricci.

Lui stende il braccio, tirando verso di noi una sedia libera.

"Siediti." mi dice, lasciando dei colpetti ripetitivi sulla sedia "Scrivi anche tu."

Mi siedo, avvicinandomi con la sedia al suo banco. Prendo anche io un foglio e caccio dalla tasca la mia penna.

Scrivo la mia solita data nell'angolo e prendendo la mano di Carmine, cominciamo a scrivere entrambi.

Sono Gioia, l'inventrice di questo libro.
Si, l'inventrice.
Dire l'autrice sarebbe errato,
visto che tutte le scritture che troverete in questo libro non le ho scritte io, ma solo visionate.
A scrivere sono stati i ragazzi dell'IPM di Napoli, chiusi qui per un reato, di qualsiasi tipo.
Molti però non l'hanno fatto per divertimento, come per esempio me.
Sono qui perché ho ucciso mio padre,
che faceva del male a mia madre.
Nonostante questo lo amo tutt'ora, tantissimo.
So cosa state pensando,
"oddio la solita storia strappalacrime!",
ma non credete che sia così,
nessuna di queste storie è scontata.
Ognuna ha dietro dei motivi, delle ragioni,
per cui è andata così.
Se vi va, continuate questo libro, ed entrate in carcere.
Entrate nella testa di noi ragazzi chiusi qui,
perché a giudicarci siete bravi,
ora imparate a capirci.

Alzo la testa dal foglio, con gli occhi lucidi.

Ho appena finito di scrivere una sorta di introduzione, di me non ho parlato proprio.

A parlare di me ci ha già pensato Carmine...

CARMINE
Io e Gioia ci stringiamo la mano e lei comincia a scrivere.

Io provo a fare lo stesso.

Con la mia famiglia non ci parlo.
Qualche anno fa, quando ero piccolo,
con loro avevo un rapporto fantastico.
Ma adesso che sono cresciuto,
non sono stupido come lo ero prima.
Ho capito le loro intenzioni, loro vogliono solamente le piazze, i soldi, il potere.
Non gli importa altro,
ma io non sono come loro.
Non ucciderei mai qualcuno per soldi.
Spesso mia madre mi viene a trovare,
ma io la respingo sempre.
Non è per cattiveria,
ma lei vuole prendere Futura e fare con lei quello che io non le ho permesso di fare con me.
Questo non potrei mai permetterlo,
e per questo ho smesso di vederli.
Non mi importa se nella vita resterò solo,
tanto avrò sempre Futura con me.

Alzo la penna dal figlio, felice di aver scritto almeno qualcosina.

Lascio un bacio sulla guancia di Gioia e aspettiamo che l'ora finisca e che tutti escano.

Gioia passa per i banchi, raccogliendo tutti i fogli, mentre io la aspetto sulla porta.

"Ragazzi!"

Beppe arriva dietro di me, chiamandoci.

"Dici Bè." lo incito io, mettendogli una mano sulla spalla.

"Vi vuole la direttrice, credo proprio sia un nuovo permesso!" esclama scaturando in me e Gioia un sorriso a trentadue denti.



EHILÀ, AMORI MIEIIII.
COMUNQUE VI AMO UN SACCO, MA SONO QUI PER DARVI UNA NOTIZIA UN PO' MALINCONICA. QUESTA STORIA PURTROPPO STA GIUNGENDO AL TERMINE, MANCANO POCHI CAPITOLI.
MA TRANQUILLI, HO GIÀ IN MENTE UNA NUOVA STORIA (QUESTA VOLTA PIECUROSA!).
SPERO COME SEMPRE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO, BACI! <333

Una vita gialla, insieme. -Carmine Di SalvoWhere stories live. Discover now