Tormenti seconda parte

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Il solo pensiero che la mia sorellina potesse essere stata violentata, mi faceva innervosire sempre di più.

Non poteva essere successo...non a lei, non alla mia sorellina.

Eppure i suoi strani comportamenti mi facevano pensare a questo...

"Lasciamiiii. Lasciamiiii. Non mi toccare, ti prego. Non farmi del male".

"Perla calmati. Sono io, Marco. Stai tranquilla".

Continuava a urlare e a dimenarsi...

"No non mi toccare. Ti prego...".

"Perla guardami". Le presi il viso tra le mani e la guardai negli occhi. Leggevo il terrore nei suoi occhi. "Sono io. Non avere paura. Guardami. Respira con me. Inspira ed espira. Di nuovo, inspira ed espira".

"No... non ci riesco"

"Si che ci riesci. Respira con me. Fai un bel respiro. Stai tranquilla. Ci sono io con te".

"No...non ce la faccio".

"Ehi, guardami". Mi misi davanti a lei e cercai di tranquillizzarla. "Sei una persona forte. Sei sempre stata una persona forte e mai nessuno potrà farti del male. Adesso ci sono io. Nessuno ti farà più del male. Ora stai tranquilla e respira profondamente. Fai dei bei respiri. Così brava...inspira ed espira. Va meglio?"

"Si grazie. Marco io...io...".

"Tranquilla. Non dire nulla. Sono qui e non ti lascerò mai più".

Mi guarda con gli occhi lucidi e mi abbraccia. Ricambio il suo abbraccio e la stringo a me.

"Andiamo a mangiare? Hai bisogno di mangiare". Dissi e lei annuii.

La presi per mano e andammo a mangiare.

Dopo aver mangiato, le controllai di nuovo la temperatura, che segnava 37. Al momento si era abbassata, ma sarebbe risalita in serata.
Le dissi di coricarsi e di coprirsi, visto che era ancora molto debole e dopo averle rimboccato le coperte...mi sedetti vicino a lei con la speranza di farla riposare un po'.

"Hai ancora la febbre e sicuramente più tardi salirà di nuovo. Adesso riposati. Hai bisogno di dormire. Se hai bisogno di qualcosa io sono qua ok?"

"Marco non mi lasciare sola ti prego".

"Non ti lascio sola. Sono qui piccola".

"Ti prego stai qui con me".

"Certo che resto qui con te. Non me ne vado finché non ti addormenti".

Le accarezzo il viso e le do un bacio sulla fronte. Continuo ad accarezzarle i capelli, finché non si addormenta.

Nel frattempo prendo il cellulare e vedo se ho messaggi.

Messaggio di Matteo

"Ehi che fai? Perché non usciamo stasera e porti Perla, ops scusa Ariel con te? Come sta Serena? Avete fatto pace?"

"Mi sto occupando di Perla. Ha la febbre e non voglio lasciarla sola. Non credo che ci vedremo. Non posso farla uscire in queste condizioni. A che ora parti domani? Potremmo prenderci un caffè prima che parti. Comunque con Serena non ho ancora risolto. Non mi va di parlarne ora. Ci sentiamo più tardi. Ciao e non fare guai con le donne".

"Ahah io sono sempre bravo. Comunque mi dispiace che Perla ha la febbre. Spero che risolverai con Serena. Te lo meriti. Non meriti di soffrire. Parto domani verso le 12, quindi potremmo vederci verso le 8.00 ok?"

"Ok allora di vediamo domani mattina".

Perla continuava a dormire, anche se di tanto in tanto si rigirava e continuava a dire cose senza senso.

Le sentii nuovamente la fronte per vedere se aveva la febbre e poi le rimboccai le coperte.

Avevo bisogno di una doccia rilassante, così andai in bagno e mi immersi nei miei pensieri.

I miei pensieri ricaddero su lei...Serena...
Non si era fatta più sentire. Non pensavo che le cose sarebbero andate in questo modo, invece è cambiato tutto.
A volte il destino è così strano...

Dopo aver fatto una doccia calda, presi l'accappatoio e asciugai i capelli.

Andai in camera da letto e Perla continuava a dormire.
Non volevo disturbarla, quindi presi il cellulare e andai sul divano.

Feci un giro su facebook e misi qualche mi piace ad alcune foto dei miei amici.

Avevo dei messaggi non letti. Li aprii e risposi ad alcuni di essi.
Poi vidi che Serena era online. Aveva messo una nuova foto. Era con Vanessa, la sua amica. Erano vestite eleganti e come didascalia c'era scritto "pronte per divertirci stasera".
Sarebbero andate sicuramente ad una festa.

Pensai che forse non le importava poi così tanto di noi visto che aveva tempo per uscire e per divertirsi e non aveva tempo per chiarire con me. Forse non voleva fare pace con me. Forse doveva andare così. Eppure pensavo che potesse essere lei la donna della mia vita, invece mi sono illuso...

Innamorarsi all'improvvisoWhere stories live. Discover now