6-La svolta

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Già è volata la prima settimana di scuola. Sembra ancora estate e noi con 50 gradi statici andiamo comunque a scuola. Come lunedì scorso, la prima ora sono seduta con quell'incanto di Maillard. Oggi mi sembra meno presuntuoso del solito, piuttosto mansueto. Per la prima volta è arrivato puntuale e mi ha pure salutato con un cenno; al momento è intento a fare qualche scarabocchio sul libro di matematica, altro che scarabocchi, sta disegnando un volto di profilo perfetto, quasi reale: è il mio profilo!
«È bellissimo»
«mmh...grazie» Ribatte imbarazzato cambiando pagina.
«Non sei tu...»
«Però ha i miei stessi orecchini...uguali»
«Eh va bene, ho disegnato il tuo profilo, ha un non so cosa di particolare.»
«Non mi è mai piaciuto in realtà il mio profilo»
«A me piace. »
«Perchè non hai scelto l'artistico?» Cerco di sviare il discorso. «L'ho scelto. Poi i miei hanno deciso di spedirmi al linguistico dopo essere stato bocciato in primo ed eccomi qua»
«E perché hai cambiato scuola poi?»
«Quante domande! Sono stato espulso per una rissa. Un deficiente mi aveva preso il telefono e me lo aveva rotto e io gli rotto il naso. Direi equo. Merda è suonata fanculo il mondo!»
«Sei la delicatezza fatta in persona»
«Grazie tesoro»
Giuro che questo ragazzo mi farà impazzire un giorno! Mi ha chiamata tesoro. Mi sento morire. Spesso è così poco educato, ma allo stesso tempo mi fa sentire come se non mi toccherebbe neanche per sbaglio.

Ogni giorno che passo senza vederlo fa aumentare in me il desiderio di rovederlo. Finalmente arriva l'ora di francese e lo potrò rivedere. Sono davvero persa, non so come altro descrivermi se non con la parola P E R S A di lui, ovviamente.
Come sempre si è seduto davanti a me e con mia fortuna la gallina ha cambiato posto.
Dopo la mia interrogazione, passata con successo, ritorno al posto e lo scovo seduto al banco difronte a me intento a sfogliare svogliatamente le pagine.La sua mano passa dal ciuffo fino a dietro, scompigliando i suoi morbidi capelli castani; i fili sfiorano l'anello argentato che orna le sue dita rendendole più eleganti; il capo indietreggia leggermente quasi sfiorando la mia mano posta sul banco dietro di lui. Ripete questa operazione, per lui casuale, tre volte e per tutte quelle tre volte avrei voluto posare anch'io la mia mano sui suoi capelli mossi, poi abbracciarlo da dietro e sussurargli
qualcosa di dolce...realizzo però che tra noi non c'è nulla oltre ad una sottile conoscenza, anche se intuendo i suoi modi di fare con le ragazze da una notte e via avrebbe probabilmente apprezzato il gesto, pensando potessi essere una di loro. Non avrei accettato il suo invito, seppur allietante, perché il mio orgoglio lo avrebbe lasciato desiderare, senza potermi avere.
La prof interrompe i miei dolci pensieri che fanno la gara a rincorrersi, che mi avevano fatto salire fino alle nuvolette, per chiedermi con chi volessi fare il Power point sul primo capitolo di letteratura. Cercando di riattaccare tutti i neuroni insieme, mi rivolgo a Cinzia, ma lei era già in coppia con Sofia, così nel silenzio Maillard propone: «Sto io con lei»
Giuro che il mio cuore ha minacciato di uscire dalla bocca e poi è subito rientrato al suo posto. «Perfetto Maillard, magari così eviterai un cinque all'inizio dell'anno» Si lamentò la prof seguita da una risata generale della parte destra dell'aula.
«Cazzo avete da ridere»
«Maillard esci subito!»
«Non aspettavo altro prof» Ed esce come al solito sbattendo la porta dietro di lui.

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Avete mai provato un sentimento così? Scrivetelo nei commenti...

NON È WATTPADWhere stories live. Discover now