26. I messaggi di terrore

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CAPITOLO 26

I MESSAGGI DI TERRORE


Spinsi il viso sul cuscino stringendo gli occhi per la troppa luce che entrava in camera. Abbracciai quel tessuto morbido sotto le dita e al petto cercando quasi di nascondermi come un vampiro dalla luce del sole. Mi lamentai facendo strani versi che attirarono subito l'attenzione. L'uomo che entrò da quella porta spingeva un carrellino che faceva fin troppo rumore.

<<Buon giorno, dormigliona>>.

<<Cosa?>>. Dissi con voce stremata dal sonno. Sollevai la testa dal cuscino vedendo la figura di Cédric avvicinarsi al letto, sosteneva un vassoio argentato con una sola mano. I passi silenziosi sulla moquette sembravano davvero rumorosi, segno che la sua presenza si faceva sentire, urlava con le sue buone maniere, il suo charm e l'aria da conquistatore che solo un ladro sapeva emanare.

<<Anche se dovrei dire, buona sera>>. La mia voce roca lo fece sorridere, mi aveva vista decisamente con un aspetto peggiore, con abiti differenti, ma sempre me stessa, non poter dire di esserlo anche in quel momento.

<<Non capisco>>. Finalmente spostai le coperte dal viso, quella luce luminosa che avevo visto poco prima, non era altro che la lampada sul comodino, proprio accanto al letto. Girai lo sguardo fissando la finestra socchiusa e le tende del tutto spostate. <<Dimmi che è uno scherzo...>>. Dissi togliendo rapidamente le lenzuola dal corpo. Cédric serrò le labbra e scosse la testa. <<Dio! Sono in un fottutissimo mare di merda!>>. Continuai cercando i vestiti per poterli indossare. Le mie finissime parole lo fecero ridere.

<<Madame>>.

<<Smettila di scherzare!>>. Intanto sul corpo avevo solo una maglietta piccola e sottile di colore scuro, le bretelline scendevano sulle spalle per i miei movimenti goffi, mentre sotto portavo un pantaloncino dello stesso tessuto e colore, molto più aderente di quanto ricordassi. <<Dimmi che è presto>>.

<<Sono le 19:20. È decisamente tardi per un piano ben strutturato>>.

<<No, ce la posso fare, l'asta è domani e noi possiamo incontrarci e...>>.

<<Kate>>. Mi fermò afferrandomi il braccio, stavo mettendo sotto sopra una stanza intera per poter prendere qualcosa di comodo da indossare, avrei voluto raggiungere i ragazzi il prima possibile, anche se qualcosa mi diceva che stavo perdendo anche loro grazie ai miei atteggiamenti, con quella fottutissima merda che sniffavo tutti i santi giorni solo per non rivivere ancora quello schifo, per dimenticare per sempre e tornare la vecchia Kate di una volta. <<Sono usciti da ore, hanno visitato Parigi>>.

<<Da soli?>>.

<<Sono in otto, tranquilla, non si perderanno>>. Disse sorridendo, non voleva darmi altre preoccupazioni. La mia domanda non era stata risposta correttamente, nonostante il suo buon umore, un tempo mi avrebbe fatto sorridere, avrei amato le sue battute e ci avrei scherzato su anch'io. Fissai la finestra sospirando, questo mi faceva davvero credere che si stessero allontanando, e la colpa era solo mia.

<<No, io... intendevo... senza di me...>>. La mia voce abbattuta spense il suo sorriso di colpo. Mi sedetti sul letto passando le mani sul viso.

<<Da quanto tempo è che non dormi?>>.

<<Probabilmente da quasi una settimana>>. Spostai i capelli dal viso soffermando lo sguardo sulla torre Eiffel, poggiai gomito sulla gamba rialzata, grazie al materasso su cui era appoggiato il piede, e tenne la fronte con una mano sola. <<Saranno sicuramente lì, a divertirsi, come persone normali... mentre io sono rinchiusa qui a recuperare un po' di sonno inutile, a crogiolarmi per un piano che non ho ancora neanche iniziato e... devo ringraziare me stessa>>.

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⏰ Last updated: Mar 04, 2023 ⏰

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Black Diamond (Assassin Night)💎Where stories live. Discover now