Ambiguità

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Sala Grande - 1 febbraio 1999

Hermione era incredula. La sera precedente, più precisamente poco prima di cena, la Professoressa McGranitt l'aveva convocata presso il suo studio per informarla che, dalla sera successiva, il Professor Piton l'avrebbe attesa per cominciare un corso di approfondimento avanzato su Pozioni. 

Nonostante fosse la sua capocasa, nonostante la confidenza con l'anziana strega, non si era permessa di chiedere i dettagli in merito a quella novità. Ma la curiosità di conoscere i retroscena di quella decisione era così forte che le catturò completamente l'attenzione per le ventiquattro ore successive. Chissà se Piton si fosse offerto spontaneamente di impartirle lezioni extra-scolastiche...eppure non riusciva ad immaginarsi il Mago mentre dichiarava alla McGranitt la volontà di offrirle quel prezioso dono. 

No, non era proprio da lui. Tuttavia non escludeva alcuna possibilità, mentre osservava attentamente il tenebroso Professore consumare in modo composto la propria cena. Chissà se avrebbero parlato del loro bacio e chissà come si sarebbe comportato. 

Non si era accorta dell'intensità con cui lo stava soprappensiero osservando, finchè gli occhi ossidiana non incrociarono il suo sguardo. Abbassò in modo fulmineo lo sguardo, posadolo sulla cena ancora intatta nel piatto. 

Ginny, al suo fianco, aveva visto l'intera scena e si sporse verso di lei, parlandole sottovoce -Hermione dovrai mangiare qualcosa, dopo hai il corso-

-Lo so ma non ho molta fame-

-Come riuscirai a concentrarti, se non metti nulla nello stomaco?- poi la rossa divenne di colpo maliziosa -e se lui andasse oltre come credi di soddisfare le sue aspettative?-

-Ginny!- squittì spazientita la riccia, le cui gote si imporporarono pericolosamente. Ma a quanto pareva l'amica era riuscita a spronarla e a farla mangiare, seppur poco. 

Hermione, dopo poco tempo, guardò il proprio orologio, appurando fosse il caso di dirigersi verso il laboratorio di Pozioni. 

-In bocca al lupo- disse Ginny in tono malizioso, facendole l'occhiolino. 

Hermione la guardò con un mezzo sorriso e gli occhi puntati al cielo, abbandonando velocemente la Sala Grande. 


Laboratorio di Pozioni - 1 febbraio 1999

Hermione era giunta di fronte alla porta del Laboratorio di Pozioni. Aveva provato a bussare un paio di volte, ma dall'interno non ebbe alcuna risposta, percependo però dei forti rumori. Istintivamente provò ad aprire la porta che, per sua sorpresa, si aprì. A quanto pareva il Professore doveva già essere in aula altrimenti, di certo, non l'avrebbe lasciata così facilmente accessibile. Lo vide in fondo al laboratorio, di spalle alla porta, intento con qualche intruglio che Hermione non riconobbe subito. 

Quando la ragazza fu ad una distanza sufficientemente vicina all'uomo, si annunciò. 

-Buonasera Profes...-

Non ebbe tempo di finire che l'uomo si girò di scatto, puntandole prontamente la bacchetta al collo. 

La giovane Grifondoro, solo a quel punto, cominciò ad avvertire un senso di paura. Alzò subito le braccia, in segno di resa, sperando che il Potion Master si ricomponesse. Entrambi in quel momento pensarono alla stessa cosa, ovvero ciò che la guerra aveva lasciato loro come una profonda cicatrice: i sensi perennemente in allerta. Perchè nonostante tutto, nonostante Voldemort fosse dissolto nell'aria in micro particelle di polvere, nonostante il castello fosse ritornato esteticamente alla proprie gloriose origini, ciò che era rimasto nell'animo di ogni mago e strega non si sarebbe disperso, disciolto con altrettanta facilità.

-Granger!!!- ruggì oltremodo furioso -non ti hanno insegnato a bussare prima di entrare?!- nel frattempo la bacchetta tornò nella fodera delle proprie vesti. 

-I..io avevo prov..vato ma..-

Il Professore fu piuttosto brusco, cercando di non badare eccessivamente all'improvvisa balbuzie della ragazza -vedi di renderti utile, prendi il rabarbaro dalla dispensa-

Non se lo fece ripetere due volte, correndo verso la dispensa per reperire l'ingrediente e portandolo al Professore. Si mise al suo fianco, osservando attentamente ogni singolo movimento del Mago e la pozione stessa. 

Piton non la degnò di uno sguardo, se non nel momento in cui si era diretta verso la dispensa. I suoi occhi ricaddero involontariamente sul corpo asciutto della ragazza, scrutandolo dalla testa ai piedi e soffermandosi sulle dolci e interessanti curve. Fu solo questione di pochi secondi, ma bastarono per farlo segretamente agitare. Ritornò a concentrarsi sulla pozione, maledicendosi per quell'ennesimo momento di debolezza. 

Vide il Professore indossare elegantemente dei guanti in pelle di drago ed afferrare il rabarbaro, ponendo sotto di esso un contenitore. Lo spremette ottenendo il succo, versandolo poi in un'ampolla. 

-Hai idea della pozione su cui sto lavorando?-

-Rabarbaro e grinzafico...credo sia la Pozione Purificante-

-Esattamente. Le scorte di questa pozione in Infermeria stanno scarseggiando e Poppy mi ha chiesto di prepararne un po- si voltò verso la ragazza, con il succo di rabarbaro tra le mani -a te l'onore- 

Hermione non esitò a prendere il suo posto, versando le tre gocce di succo di rabarbaro nel calderone acceso, ma si permise di giudicare quella stramba prima lezione con un borbottio sommesso, ma ben udibile alle orecchie del Professore -credevo studiassimo pozioni avanzate-

Piton, in quel momento poco distante dal banco di lavoro, si avvicinò alla schiena della ragazza, sporgendosi appena per vedere e valutare il procedimento. Vide che stava per sbucciare lo grinzafico senza aver rialzato la fiamma del calderone. Allungò il braccio, cingendo parte del corpo della ragazza ed arrivando al pomello della fiamma, alzandola. Appoggiò poi la mano sul bancone, rimanendo vicinissimo a lei, così vicino da sentire il corpo della Granger contro il suo e le sussurrò all'orecchio -Vedi, Granger, per arrivare a studiare pozioni più complesse occorre essere impeccabili nella lavorazione delle più semplici. A giudicare dalla tua mancanza nel rialzare il fuoco, vi sono considerevoli probabilità che non arriverai mai a tale livello-

Hermione, nel sentire il suo profumo così maledettamente prepotente, si inebriò senza dare troppo peso alle parole taglienti del Mago, che non sapeva se fossero puramente ciniche o se semplicemente la stesse sfidando per spronarla a migliorarsi. Indietreggiò con la testa, percependo la spalla dell'uomo ed i relativi muscoli guizzare a quel contatto. 

Il Professore, dal canto suo, avvicinò impercettibilmente il volto ai capelli della Granger, inspirandone silenziosamente il profumo. Fu a quel punto che la ragazza osò un po di più, indietreggiando appena con tutto il corpo, appoggiandosi al Professore. Nel giro di pochi secondi però, percepì il Mago staccarsi repentinamente e dirle -Non appena finisci la pozione, versala nelle ampolle ed esci da qui-

La giovane Grifondoro si girò verso di lui, guardandolo pensierosa. Non capiva la reazione del Mago, quell'ambiguità che lo faceva vacillare tra la vicinanza fisica ed il distacco emotivo. 

"Che cosa provi, Severus Piton?" 




Emerge - a snamione story (Severus x Hermione)Where stories live. Discover now