Chapter 41.

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POV DI HARRY

Si allontana lentamente e per un momento pensavo stesse per baciarmi, ma invece i suoi piedi si muovono in una direzione completamente opposta. Rimango lì, stupito dal suo repentino cambiamento.

''Dove stai andando?''

''A casa.'' Rovista nella sua borsa, alla ricerca di qualcosa. La osservo mentre trova l'oggetto, non rivolgendomi lo sguardo nemmeno una volta. Prendendo la mia occasione, le sottraggo l'oggetto metallico dalla sua mano, rapidamente in bilico su di lei, facendo attenzione a renderlo fuori dalla sua portata.

''Harry!'' Avverte, stendendo le braccia verso l'alto per riuscire a recuperare le chiavi. I suoi tacchi l'avvantaggiano, quindi ho dovuto mettermi in punta di piedi per evitare che le raggiungesse.

Comincio a ridere mentre si sforza di strappare le chiavi dalla mia presa, ma fallisce terribilimente ogni volta.

''Harry! Restituiscimele.'' Insiste, incrociando le braccia al petto. E' ancora più mozzafiato sotto la luce della luna.

''Non finché non verrai a casa con me.''

''Harry, sono arrabbiata con te.'' Amo davvero il modo in cui pronuncia il mio nome in quasi ogni sua frase.

''Come posso farmi perdonare se non mi concedi una possibilità.'' Le faccio notare, molto orgoglioso della mia risposta.

Non batte ciglio nemmeno una volta, quasi come per avvertirmi sul fatto che non sia in vena delle mie stronzate scherzose.

''Bene.'' Sbuffa. ''Ma mi porterai a casa.''

''Sali in macchina.'' Parlo chiaramente e leggermente incazzato del suo ormai inutile atteggiamento. Mi rivolge un'occhiataccia per un attimo prima di voltarsi e dirigersi verso la mia macchina.

''Poi, devi portare a casa la mia macchina prima di domattina.'' Informa.

''Lo farò, bellissima.'' Sorrido. Prima che il rossore nelle sue guance aumentasse, si sistema in macchina.

Il tragitto è silenzioso ed esasperante per me. Ogni tanto vorrei poggiare la mia mano sulla sua coscia o provare ad intrecciare le dita mentre si allontana ogni volta e dice un 'non lo fare', provocandomi per stuzzicarla ancora di più.

''Mi stai portando a casa.'' Gli ricordo e la sua caparbietà adesso sta diventando fastidiosa.

''No. Verrai con me a casa mia. Smettila di discutere con me.'' I miei occhi sono fissi sulla strada, trattenendomi nel guardare verso la sua direzione.

''No, smettila di dirmi cosa devo fare ogni volta.'' L'irritazione è evidente nella sua voce.

''A meno che non la smetti di essere così dannatamente testarda.'' La mia voce si alza senza rendermene conto e mi riprendo rapidamente, ricordando cosa fosse successo pochi minuti prima. Entrambi siamo rimasti calmi per il resto del tempo, la mia mente decide in qualche modo di refrigerare la situazione prima di arrivare a casa.

''Hai un aspetto incredibile.'' La mia voce è pacata, rompendo il silenzio tra di noi. Non ricevo alcuna risposta da lei così ho l'impulso di guardare verso di lei. Lei volge lo sguardo al finestrino, i capelli nascondono il suo viso, non permettendomi di vedere un accenno di sorriso o rossore, i quali ,di solito, appaiono e adoro notare.

When we're 19. [Italian Translation]Onde histórias criam vida. Descubra agora