Capitolo 12

122 5 11
                                    

Dopo la prima notte insieme, quando era stato difficile tenere giù le mani dall'altra, decisero che forse era più conveniente se effettivamente si incontrassero in un luogo pubblico. Non era stata una vera e propria decisione, dato che Emily aveva semplicemente proposto i tre appuntamenti successivi e JJ aveva felicemente accettato. Nessuna delle due era realmente pronta a quello che sarebbe successo se fossero state da sole, quindi ristoranti e cinema sembravano una scelta più sicura. Certamente non ne avevano ancora parlato, ma entrambe sapevano che anche l'altra aveva pensato al sesso. Ed ambedue sapevano e speravano che prima o poi sarebbe successo, ma non sapevano dire quando.

Al lavoro cercavano in tutti i modi di rimanere il più professionale possibile, specialmente quando gli altri erano in giro, ma qui e là si scambiavano comunque uno sguardo, una carezza sulla mano o anche un bacio. E qualche volta speravano che qualcuno della squadra capisse qualcosa, così da dover risparmiare loro di fare coming out. Ad un certo punto pensarono anche che forse tutti già lo sapevano, ma no dicevano nulla. Dopotutto, erano abili profiler, quindi era piuttosto difficile credere che nessuno avesse idea della loro storia segreta.

Erano le 2 di pomeriggio e JJ era nel suo ufficio a compilare carte quando udì qualcuno bussare alla porta.

«Hey, posso entrare?» chiese Emily.

«Certo, di cosa hai bisogno?»

«Dei documenti del caso di Washington della scorsa settimana. Li hai tu?»

«Dovrebbero essere qua in giro» rispose JJ mentre cercava quel file tra le pile di carte sulla scrivania. Il caso era fresco, quindi era sicura che fosse lì. «Eccoli!» esclamò quando trovò la cartellina, e si alzò per consegnarla ad Emily. Emily non poté resistere dal bisogno di prendere la mano di JJ e tirarla vicino per un bacio.

«Stai molto bene dietro quella scrivania» disse Emily fra i baci.

«Agente Prentiss, questo è un luogo di lavoro e ci sono persone che devono lavorare» cercò di rimproverarla JJ, tentando di rimanere seria, ma questo tentativo non riuscì dato che due secondi dopo si trovò con la lingua infilata nella bocca di Emily e le mani sul viso dell'agente. Emily teneva ancora in mano la cartella, che ora era appoggiata alla schiera di JJ e una mano era sulla nuca di JJ che giocava coi suoi capelli.

Sapevano che avrebbero dovuto fermarsi, ma era estremamente difficile tirarsi indietro. Era diventato più facile, però, quando sentirono una voce provenire dalla porta.

«Lo sapevo!». Era Garcia che faceva capolino dentro ed Emily è JJ si staccarono immediatamente e si sistemarono i vestiti. Anche se non aveva molto senso, perché lo sguardo di Garcia diceva loro che sapeva già tutto. «Pensavo che avrei dovuto lavorare sodo per farvelo ammettere, quindi grazie mille per averlo reso più facile.»

Le tre riderò, con Emily e JJ ancora un po' imbarazzate per la situazione.

«Sai che questa porta si può chiudere, però, vero?» chiese Garcia dopo un momento e scoppiò a ridere.

«Stavo solo prendendo un file» rispose Emily con le guance ancora un po' rosse.

«Anch'io sono venuta diverse volte a prendere documenti da JJ, ma non ho mai coinvolto la lingua» fece notare Garcia, e sia JJ che Emily non poterono dare a meno di ridere.

«Non mi sembri così scioccata» disse JJ incuriosita.

«Sì beh, non è un segreto che Emily sia gay». Emily si voltò verso Garcia e cercò di dire qualcosa, ma Garcia continuò: «so il fatto mio, tesoro.» Sorrise e si rivolse verso JJ «non l'ho ancora capito bene...» fece una piccola pausa «non uscivi con gli uomini?»

«Sì» rispose JJ, mordendosi un labbro «ma è stato prima che Emily mi mostrasse che stavo sprecando tempo col sesso opposto».

«Quindi Emily ti ha fatta diventare gay?» chiese Garcia, chiaramente molto divertita dall'intera situazione e dalla voglia di conoscere i dettagli.

«Dobbiamo davvero metterci un'etichetta?» domandò JJ, non volendo che qualcuno iniziasse ad analizzarla adesso.

«Immagino di no» concluse Garcia è dopo un momento di silenzio aggiunse: «dannazione, sapevo che stava succedendo qualcosa tra di voi nelle ultime due settimane, ma non riuscivo a capire cosa fosse, perché ho sempre pensato che JJ fosse, beh, etero. Ma ora tutto ha senso: gli sguardi segreti, i tocchi... Non posso credere di non aver fatto due più due».

«Beh, ora lo sai» JJ sorrise.

«Sì, e sono sono così felice per voi ragazze. Davvero!» disse quasi strillando Garcia. «Siete così carine insieme. Seriamente, questa è la miglior notizia che abbia sentito da tempo, molto molto tempo» continuò lei con un'enorme e citazione nella voce. E dopo un momento, si avvicinò a loro e le abbracciò. «Oh sono così felice».
Sorrise e si diresse verso la porta prima di andarsene, si voltò e per parlar loro ancora una volta. «Bene, allora me ne vado. Voi due proseguite pure» e fece l'occhiolino.

«C'era qualcosa di cui avevo bisogno?» chiese JJ, ricordandosi all'improvviso che ci doveva essere un motivo per cui Garcia si era precipitata nel suo ufficio.

«Oh giusto!» Garcia si fermò «niente di urgente, però. Volevo solo vedere se magari volevate pranzare insieme o qualcosa del genere, perché per quanto ami i miei computer, ho bisogno di una pausa» disse e aggiunse «Ma ora vedo che avete piani più entusiasmanti per il pomeriggio, quindi vi lascio tornare alle vostre cose». Si allontanò dall'ufficio, ma non prima di aver condiviso un consiglio con le sue amiche. «Assicuratevi solo di chiudere a chiave la porta la prossima volta che decidete di limonare nel bel mezzo della giornata».

«Quidi così» disse JJ appoggiandosi alla porta dopo che Garcia se n'era andata. «Bel lavoro Prentiss» ridacchiò.

«Sì, come se fosse colpa mia se hai provato a succhiarmi la faccia, Jareau» ribatté tra le sue stesse risate. «Immagino che non dobbiamo preoccuparci di come dirlo agli altri» sottolineò Emily sapendo che la notizia non sarebbe rimasta segreta con Garcia.

«Immagino di no» sospirò JJ.

«Ti va bene?» chiese Emily dopo un momento.

«Che cosa?»

«Che tutti sappiano di noi.» spiegò Emily. «Sei sicura che sia quello che vuoi? Perché se non è così possiamo parlare con Garcia e...»

«No» rispose JJ «lascia che condivida la notizia, l'abbiamo nascosta abbastanza a lungo e non è che saremo in grado di tenerla nascosta per sempre». Lei sorrise dolcemente. «E sto bene, davvero. Come puoi voler nascondere il fatto che sto con la persona migliore del mondo?» chiese mentre prendeva la mano di Emily nella sua e dopo un momento la mora chiese: «Sicura che vada bene che sappiabo di noi?»

«Ovviamente» sorrise l'altra. «Almeno tutti i ragazzi smetteranno di provarci con te una volta capito che non sei interessata a quella categoria. Renderai dozzine di uomini molto gelosi» disse Emily.

«Molto divertente» ridacchiò JJ e si chinò per un bacio. Emily ricambiò e si allontanò un momento dopo con uno sguardo triste sul viso.

«Per quanto mi piacerebbe restare qui e continuare questo» sospirò Emily «devo tornare al lavoro.»

«Lo so.» JJ riuscì a rubare un ultimo bacio prima che Emily si voltasse per andarsene. «Sentiti libera di passare se hai... bisogno di altri file, agente Prentiss» aggiunse e fece ridere Emily.

«Lo farò sicuramente, agente Jareau» rispose Emily e scomparve dietro la porta. JJ si avvicinò alla sua scrivania e si sedette sulla sedia. Come diavolo avrebbe mai potuto pensare di terminare il lavoro adesso?

Una scoperta inaspettataWhere stories live. Discover now