Capitolo 3

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Dopo qualche secondo, JJ si staccò, sicura di stare mettendo Emily a disagio. Osservò la sua amica e vide che era totalmente disorientata, ma prima che Emily potesse commentare ciò che era appena accaduto, JJ la guardo, sperando che Emily si accorgesse di quello sguardo diverso e appoggiasse JJ in questa farsa.

«Ciao tesoro,» JJ sorrise dolcemente «stavo giusto raccontando a Will di noi. Da quanto tempo è che stiamo insieme?» chiedse sperando disperatamente che Emily si rendesse conto di cosa stava succedendo e stesse al gioco.

«Penso che la prossima settimana siano cinque mesi» rispose lei mentre cingeva con un braccio le spalle di JJ in modo amorevole. JJ tirò un enorme sospiro di sollievo quando si rese conto che Emily aveva capito la situazione e stava cercando di aiutarla. Appoggiò la testa sulla sua spalla e si voltò verso Will.

«Quindi... Ora sai la verità» gli disse lei «mi dispiace avertelo tenuto nascosto» finse di scusarsi «avrei dovuto dirtelo dall'inizio, così non avresti perso tempo. Spero che tu possa perdonarmi» finì e guardò Will con occhi imploranti.

«Quindi voi due siete davvero... una coppia?» Will guardò le due donne ancora un po' scioccato da quello che stava vedendo. «Oh» disse più a sé stesso che a loro due «E una coppia felice, potrei aggiungere.»

Emily sorrise e diede un dolce bacio sulla guancia di JJ. La sensazione che JJ provò dopo quel semplice bacio quasi la spaventò. Ma almeno si stava sbarazzando di Will.

«E il vostro capo è d'accordo?» chiese Will cercando di metabolizzare la cosa dopo quella rivelazione.

«Beh, all'inizio non è che fosse molto entusiasta» spiegò JJ «ma quando gli abbiamo dimostrato che la relazione non influisce sul nostro lavoro, ci ha concesso di stare insieme.»

«Oh» cominciò Will continuando a fissare Emily e JJ. Alla fine capì che semplicemente non c'è la faceva più «penso di aver bisogno di un po' d'aria fresca.»

Si scusò e lasciò la sala conferenze. JJ sospirò sollevata quando sentì la porta chiudersi alle spalle di Will, ma quando si voltò per guardare Emily negli occhi, capì che la questione era tutt'altro che finita.

«Cosa diavolo era quello?» Emily la guardò con un'espressione che traspariva chiaramente che sia era resa conto che JJ era impazzita.

«Mi dispiace tanto, Em» cominciò a spiegare, i suoi occhi imploravano Emily di perdonarla «semplicemente non sapevo cos'altro dirgli.»

«Quindi gli hai detto che stiamo insieme? Cosa cavolo ti è saltato in mente? Non potevi dirgli che c'era un altro ragazzo nella tua vita e lasciar perdere? Sono sicura che l'avrebbe fatto.»
Emily non capiva perché JJ avesse inventato quella farsa.

«Non so so, forse avrei potuto» ammise JJ continuare a guardare Emily come se le stesse dicendo "per favore, per favore perdonami." «per qualche motivo, però, sentivo che se gli avessi detto che ero gay sarebbe stato meglio.»

«E perché gli hai detto che stiamo insieme? Non pensi che dire ad un ragazzo che sei gay sarebbe stato un motivo sufficiente per farti lasciare in pace.»

JJ sapeva che le domande di Emily erano totalmente sensate e valide e lei stessa non comprendeva perché aveva fatto ciò.
«Non lo so, Em» iniziò a spiegare nuovamente «gli avevo appena detto che ero gay e che mi stavo frequentando con qualcuno, poi sei entrata tu e prima che me ne rendessi conto ti stavo baciando. Mi dispiace tanto Em. Davvero, scusami, sono andata fuori di testa, perché so che non mi avrebbe lasciata sola e non sapevo cosa fare e allora ho pensato...»

«Va bene, va bene, va bene... » Emily mise le sue mani sulle spalle di JJ e la guardo tranquilla «respira, respira, va bene? Per favore fai un respiro.» JJ iniziò a ridere quando si rese conto che si era scusata pronunciandolo senza nemmeno prender aria. Fece un respiro profondo e guardò Emily ancora una volta mentre cercava di chiederle perdono.

«Allora siamo a posto così o devo portarti il caffè per un mese o qualcosa del genere?» chiese JJ con un sorrisetto, senza sapere dell'effetto che proprio quel sorriso aveva avuto sull'agente più anziana. Emily non avrebbe mai potuto essere arrabbiata con JJ, non quando le sue labbra erano curvare all'insù e nei suoi occhi c'erano quelle scintille che amava così tanto.

«È tutto okay, non preoccuparti» Emily sorrise dolcemente per assicurarsi che JJ sapesse che veramente andava tutto bene «apprezzerei solo un piccolo avvertimento la prossima volta che deciderai di molestarmi sessualmente» aggiunse ridendo e no tanto la strana espressione sul volto di JJ.

«La prossima volta?!» chiese JJ guardando Emily in modo suggestivo.

«Oh, sai cosa voglio dire» Emily cercò di farla breve, ma non riusciva a fare a meno di pensare che non le sarebbe affatto dispiaciuto se ci fosse stata una prossima vola. Tranne per il fatto che che non c'era modo che qualcosa del genere potesse accadere di nuovo, quindi non aveva senso sperare o anche solo pensarci.

«Sì lo so» JJ annuì e convinse ancora di più Emily che doveva dimenticare l'intera faccenda il prima possibile. Aveva fatto una buona cosa aiutando JJ a sbarazzarsi di Will e basta, non c'era altro da aggiungere. JJ era solo in preda al panico e ora tutto sarebbe tornato alla normalità. Dopotutto, non è che fosse stato un vero bacio.

«Non hai paura che Will menzioni qualcosa alla squadra?» chiese Emily, rendendosi conto che l'intera farsa potrebbe non essere finita «voglio dire, cosa facciamo nel caso capiti?»

«Non preoccuparti, ho come la sensazione che Will sia troppo scosso per parlare con qualcuno di quello che gli abbiamo detto» assicurò JJ, ma a dire il vero non era nemmeno così sicura di quello che stava dicendo. Sperava, però, che Will non dicesse a nessuno della "relazione" tra lei ed Emily.

«spero che tu abbia ragione» Emily sembrava un po' preoccupata «a meno che tu non voglia celebrare il nostro quinto mesiversario il mese prossimo.» Lei rise e JJ non poté fare a meno di ricambiare i sorriso.

«Per quanto sia divertente, sono sicura non voler sottoporre alla squadra ulteriore stress, vero?» chiese JJ sorridendo, ed Emily abbe l'impressione che la bionda stesse flirtando con lei. O forse era solo un desiderio da parte sua, non se lo sapeva spiegare.

«Non credo» rispose Emily e decise di cambiare argomento. Dopotutto erano lì per un caso. «Allora, com'è andato il circo mediatico?»

«Ho avuto giorni migliori» sospirò JJ «ma starò bene. Mi sento stranamente stanca, tutto qui. Ho bisogno di una buona dormita.»

«L'avrai abbastanza presto.» Emily sorrise. «Ma non finché avremo capito capito cosa abbiamo raccolto oggi sul soggetto ignoto. Dovrebbero arrivare gli altri da un momento all'altro» fece notare Emily e le due si sedettero ad aspettare i colleghi prima di tornare al lavoro.

Una scoperta inaspettataWhere stories live. Discover now