Bevvi l'ultimo sorso della mia bibita e andai al bancone per ordinarne una nuova. Poco dopo Prinz mi raggiunse: non erano passati nemmeno cinque minuti da quando era arrivato che mi aveva già notata.- Ciao. - dissi rimanendo un po' sulle mie.
- Ciao. - rispose Prinz. Il ragazzo rimase a fissarmi per qualche secondo, forse sorpreso perché non gli avevo attaccato discorso come le altre volte.
- Potresti anche rispondere. - esclamò.
Mi girai verso di lui e gli risposi. - Guarda che ti ho salutato! -
- Non mi riferisco a ora. -
- Mi sono accorta di te giusto adesso. - mentii.
- Allora non ci sei ancora arrivata. - rispose con un mezzo sorriso.
Sul momento non realizzai cosa avesse detto: lo guardai un attimo frastornata finché una luce nella mia mente si accese. Gli squilli incogniti.
- Sei stato tu! - gli gridai quasi aggredendolo - ma come facevi... -
- Quando mi hai dato il cellulare l'altro giorno. - disse con naturalezza, come fosse stata la cosa più ovvia al mondo.
Ecco la risposta: gli avevo dato il mio cellulare per telefonare alle mie amiche mentre stavo aiutando Vale e lui ne aveva approfittato per prendere giù il mio numero. Perché non ci avevo pensato prima?
- Se volevi il mio numero bastava che me lo chiedessi. - dissi leggermente irritata.
- Non me lo avresti mai dato. - esclamò convinto.
- Probabile. Ma a quanto pare avrei fatto solo bene. -
- Voglio proprio sentire perché. -
- I tuoi squilli mi hanno irritata. - risposi secca.
- Tutto qui? Pensavo temessi che i tuoi controllassero anche il cellulare e vedendo il mio numero, ne avrebbero tirata fuori una nuova. - disse sarcastico.
- Lascia perdere. - risposi senza dare troppa importanza a quanto aveva detto.
- Siamo nervosetti stasera o sbaglio? -. Il tono scherzoso che stava sfoggiando non gli si addiceva affatto e non faceva che irritarmi di più.
- Si. - risposi secca. Non so se fosse stato per la storia degli squilli o per quella delle ragazze ma quella sera ero parecchio nervosa con Prinz.
- Cambiando discorso, come è il clima dalle tue parti? Si sono calmati?- domandò appoggiandosi al bancone.
Presi un respiro e cercai di tornare calma. - Beh, erano contenti che io non fossi coinvolta. Si sono comportati bene con me quando sono tornata a casa. Persino Cinzia mi ha chiesto scusa. -
Prinz si cacciò a ridere. - Che facce toste. Sono diventati tutti angioletti come se non fosse successo nulla, quando invece hanno dubitato di te fino a due minuti prima dalla sentenza definitiva. Non posso crederci. - disse scuotendo la testa.
YOU ARE READING
Soundtrack:Love
Romance[COMPLETA] "Lui era un ragazzo, lei era una ragazza. Niente di più ovvio". L'avete già sentita, vero? Vi è mai capitato di ascoltare una canzone alla radio e percepire una certa familiarità? Quella che avete appena ascoltato, in realtà, è qualcosa...