1.10 Distrutti

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Una lacrima.
Poi un'altra
Sta...
Sta piangendo,
per me.

No, no Will, non puoi piangere anche tu. É colpa sua, tutta colpa sua, lui ha torto e tu hai ragione; tu hai ragione, non lui, non gli altri; tu hai ragione.

No,
Non ce l'ho fatta, sono crollato, sto piangendo anche io. Stiamo piangendo, insieme; credo che ora siamo più uniti che mai.
Siamo distrutti.
Entrambi, seduti sul pavimento del bagno, a piangere; muti, senza dire una parola.

< Scusa...>
Altre lacrime
< Mi dispiace... so che probabilmente queste scuse non valgono un cazzo e che ci vorrà molto di più per farmi perdonare, ma ho bisogno di scusarmi>
Si, infatti, ascoltalo; Will, non cedere, non cedere, concentrati, non perdonarlo subito, non pensare che sei tu sbagliato.

<Will, per favore, dì qualcosa. Io ti amo, e so che magari non sembra é che... non sono ancora abituato...>
Ti amo, l'ha detto davvero, però no, non lo posso perdonare però mi giro verso di lui come per chiedergli a cosa non é abituato.
<Beh sai... all'essere innamorato veramente, a provare certi sentimenti per qualcuno, all'essere... sai... hai capito>
Si vergogna, si vergogna di essere gay, di dirlo; beh neanche io voglio andare a dirlo in giro, ma non lo voglio nascondere come se fosse un reato.

<Will, porca miseria, lo so, ho fatto una cazzata, ho fatto un'enorme cazzata; ma per favore dimmi cosa posso fare per farmi perdonare>
Non ce la faccio più a vederlo così, non ce la faccio a trattenermi dal saltargli addosso, ma devo resistere.

<Will>
Mi ha preso le mani, ma non ho voglia di scansarmi.
<Will, io ti amo, so di non essere degno di amarti, ma io ti amo; non so come rendertene l'idea, ma é così e non ci posso fare niente, e devo ammettere che questo mi fa anche paura e probabilmente é questo che spesso mi porta a fare delle cazzate e non so->
Basta, non ce la faccio lo bacio per farlo stare zitto notando che ha ancora le labbra bagnate dalle lacrime.
Mi stacco e realizzo, sono a cavalcioni su di lui. Ma chissene.

Sorride, percepisco il movimento delle sue labbra sulle mie. Sorrido.
Lo ribacio, stavolta con più foga posizionandomi meglio sulle sue gambe stese.
Lo prendo da dietro al collo e lui mi prende dai fianchi; ci continuiamo a baciare fino a quando qualcuno non bussa alla porta.

Sbianchiamo entrambi e faccio segno a Mike di stare zitto.
<Occupato >
Lo guardo negli occhi e scoppiamo in una risata il più silenziosa possibile, io ci ho provato a dirlo in modo serio, é lui che ride per tutto.

Ci sediamo e accostiamo alla porta per cercare di capire quante persone ci sono in bagno. Non appena non escono tutti Mike ed io usciamo furtivamente dalla cabina.

E...
E Mike mi prende la mano, in pubblico, davanti a tutti, senza vergogna.
Appena ci troviamo nella sala principale del cinema si gira verso di me e mi sorride; quando si dice che i piccoli gesti valgono tanto ci si riferisce a questo.

~spazio autrice~

Scrivo questo spazio autrice fondamentalmente per dire ALICE NON LEGGERE LA MIA STORIA.
Volevo dire anche che ho scritto questo capitolo tipo due settimane fa, ma lo pubblico solo ora perché mi scocciavo di ricopiarlo quindi consideratelo un regalo di natale. Poi boh ricambiate il regalo votandomi la storia. Ciaooo

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⏰ Last updated: Dec 26, 2022 ⏰

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Ignorami || bylerWhere stories live. Discover now