ventinove

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«sta attento

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«sta attento. ah e ricordati di chiamarmi tutti i giorni.» gli ricordò la madre, non lasciando stare la manica della sua giacca.

taehyung le sorrise e le accarezzò le dita. «mamma tornerò l'estate prossima.» poi guardò jungkook. «torneremo.»

«chi ti dice che verrò anch'io?» rispose jungkook, beccandosi un colpo della madre dritto sulla spalla.

«ahia.» si lamentò il moro, facendo sorridere la donna.

«dovrai esserci anche tu. vi voglio tutti e tre qui.» disse, portando un braccio attorno al collo di hoseok per avvicinarlo a loro.

la situazione non si era ancora del tutto sistemata ma i due avevano smesso di trovarsi a disagio l'uno di fianco all'altro e avevano ricominciato a parlare di nuovo.

hoseok guardò jungkook e gli sorrise, un sorriso sincero dopo quei giorni passati in totale silenzio. quella stessa espressione la riservò a taehyung, il quale gli si avvicinò per stringerlo.

«dai andiamo.» prendendolo per mano, corse verso l'aereporto.

furono i primi ad imbarcare i propri bagagli, jungkook li raggiunse poco dopo. l'idea di affrontare lunghe ore di volo non lo entusiasmava affatto, soprattutto se di prima mattina.

eppure aveva voglia di tornare in america e di incontrare namjoon, aveva così tante cose da dirgli.

guardando da lontano taehyung, jungkook si ritrovò a sospirare. era da tempo che non si sentiva così bene con qualcuno.

e non si trattava soltanto di sesso, non quella volta. taehyung era così diverso e abitudinario, da trascinarlo con se in quel mondo perfetto che si era creato.

e quello a lui non dispiaceva affatto. era finalmente riuscito a trovare un equilibrio tra piacere e relazione, senza dover sforzarsi di cambiare.

«la valigia!» lo risvegliò il biondo, schioccando le dita davanti ai suoi occhi.

jungkook annuì e recuperò la propria valigia, poi quando il ragazzo gli diede le spalle per salire sull'aereo, gli diede uno schiaffo sulla natica facendolo voltare.

gli fece un occhiolino con tanto di risata, prendendolo poi per mano per andare alla ricerca dei propri posti.

«vuoi metterti al finestrino?» gli chiese anche la se risposta gli sembrava più che ovvia.

taehyung annuì subito dopo e prese posto. il moro sistemò l'ultima valigia leggera sulla stiva sopra di loro e prese posto al suo fianco.

«guarda che bello.» il maggiore gli mostrò l'alba che stava appena sorgendo.

«si, è proprio bello.» mormorò jungkook al suo orecchio, prendendogli il viso per guardarlo negli occhi.

taehyung roteò gli occhi divertito. «sei sempre il solito adulatore.»

«ti sei innamorato di me proprio per questo. sono capace di farti perdere la testa bellezza.»

«penso sia il contrario.» il biondo si sporse tanto da avere il viso vicino al suo. «ricordo che eri tu ieri quello a dire "dio, mi farai crepare. oh mio dio taehyung sei una bestia, mi fai impazzire.»

taehyung scimmiottò la sua voce e jungkook rise mordendo il suo labbro. «adesso mi prendi anche per il culo, mh?»

«sto imparando dal migliore.» mormorò contro la sua bocca prima di baciarlo.

fine.

room 213 | taekook ✓Where stories live. Discover now