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«penso ci sia stato un errore

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«penso ci sia stato un errore.» taehyung si sporse oltre il bancone, arrivando quasi a sfiorare la ragazza dall'altra parte.

era lì oramai da un'intera mattinata e non era ancora arrivato ad una conclusione che lo soddisfasse.

non osava pensare di condividere la stanza con nessuno, soprattutto con quel ragazzo che sembrava un malvivente. non si sentiva al sicuro al suo fianco, in special modo dovuto a quel suo sorriso più simile ad un ghigno che teneva sul volto.

«il server non segnala nessun errore, mi dispiace.» ripetè per l'ennesima volta la giovane donna, regalando loro un docile sorriso. «la camera è abbastanza grande per due persone.»

«non mi è stato detto che avrei dovuto condividerla, altrimenti non l'avrei mai scelta.»

jungkook al suo fianco poggiò una mano sulla sua spalla e la strinse appena. ancora con quel sorriso sulle labbra sottili. «non sei felice di avere un compagno di stanza?»

il suo sussurro fu abbastanza forte da lasciare che lo sentisse anche la ragazza.

taehyung si scostò infastidito dal suo tocco e battè di nuovo le mani sul bancone. «ricontrolli, ci sarà stato un errore.»

i suoi occhi sembravano quasi supplicanti e jungkook rise di quella sua espressione. taehyung si voltò di scatto innervosito. «non ridere, è colpa tua.»

«è colpa mia se sono entrato in stanza?» chiese confuso ma la ragazza li interruppe prima che l'altro potesse rispondergli.

«se dovessero sorgere dei problemi, allora venite di nuovo da me e provvederò a cambiarvi la stanza.»

«il problema non è la stanza!» quasi gridò frustrato taehyung. «l'ho trovato dentro che.. era a letto con un altro ragazzo. capisce?»

jungkook incrociò le braccia al petto e lo guardò da capo a piedi con uno sguardo raggelante. «quindi il problema è che non vuoi condividere la stanza con un compagno gay.»

«non è questo.» provò a spiegare, ma lo sguardo di entrambi sembrava accusatorio e taehyung si sentì sotto pressione. «se torno domani posso parlare col direttore?»

la giovane donna sospirò prima di guardarlo. «dovrai restare in quella stanza fino al termine delle lezioni settimanali. se dovessi trovarti male con il tuo compagno di stanza, torna da me e provvederò a cambiarla.»

jungkook lo sorpassò, tornando in camera per primo. ma anche a quella distanza taehyung potè notare quel suo fastidioso sorriso.

[...]

«visto che ci tocca vivere assieme, dobbiamo rispettare delle regole per stare bene entrambi.»

jungkook rise con voce profonda e si gettò sul grande letto, chiudendo gli occhi. portò entrambe le braccia sotto al collo. «parla, ti ascolto.»

«esigo rispetto, così come io ne porterò a te.»disse per prima, aprendo l'armadio e indicando la propria pila di vestiti. «questa sarà la mia parte, quest'altra la tua. non osare toccare la mia roba.»

«sei troppo magro, non mi verrebbero neanche.» sbuffò divertito l'altro in risposta.

taehyung evitò il suo umorismo e aprì il piccolo frigorifero posto in fondo alla stanza, proprio di fianco al tavolo in legno. «anche questo dovremo condividerlo. i primi due scaffali saranno i miei, gli altri due i tuoi. non mischiare il tuo cibo col mio.»

«dio, sei una lagna.» jungkook si alzò e lo raggiunse.

si avvicinò tanto da costringere taehyung a premere la propria schiena alla parete.

jungkook gli fissò le labbra carnose, poi gli occhi e sorrise fiero. allungò una mano verso lo scaffale in alto e prese una birra, facendo qualche passo indietro.

«cosa.. cosa stavi facendo.» borbottò il maggiore facendolo ridere ancora di più.

quel ragazzo era più interessante del previsto.

«volevo solo da bere. che pensavi?» ghignò, mandando giù un sorso di birra.

taehyung si schiarì la gola ed evitò di rispondere alle sue provocazioni. poi tornò nella stanza principale. «per il letto ci alterneremo. nei giorni pari potrò dormirci io e tu starai sul divano e viceversa.»

«possiamo dormire assieme.» scrollò le spalle il minore.

«assolutamente no.» chiarì taehyung e jungkook sorrise, raggiungendolo nuovamente.

«perchè? hai paura che un gay come me ti tocchi durante il sonno?» le grandi mani di jungkook finirono appositamente sui suoi fianchi e il biondo si scostò in fretta, guardandolo torvo.

«questa sarà un'altra regola. non bisogna toccarci a vicenda ne interagire. possiamo fingere che l'altro non esista, soltanto per questa settimana.»

jungkook rise a voce alta. «sei divertente, bellezza.» pizzicò il suo mento, tornando sdraiato sul letto.

«ah, ed un ultima cosa.» disse il maggiore prendendo il proprio zaino e dirigendosi verso la porta. «non dovrai portare nessuno in camera finchè dovremo condividerla.»

«dovrei prendermi un hotel per scopare con qualcuno?» domandò sarcasticamente jungkook che si alzò per raggiungerlo alla porta. «ti avviserò prima, non preoccuparti.» gli sorrise con tanto di occhiolino, spingendolo fuori e chiudendo la porta.

room 213 | taekook ✓Where stories live. Discover now