2 capitolo

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Dopo avergli raccontato tutto Ivano mi abbraccia come é suo solito fare quando ci sono queste situazioni,anche se i lividi mi fanno male,tra le sue braccia tutto scompare,tutto esplode come una bolla di sapone,lui é come una specie di diario segreto.

I=hai ancora tutti quei lividi? Si stacca e con un dito mi accarezza le ferite sulla guancia.

S=credo che alcuni siano andati via,ma altri si sono formati in posti dove non c'erano. Mi alzo la maglietta e lui si avvicina per controllare. Con un dito li tocca per contarli e ad ogni suo tocco la mia pelle rabbrividisce.

I=dal collo fino alla schiena ne ha 36,36 piccoli ma dolorosi lividi. Ne hai anche sulle gambe? Continua a fissarli con una faccia disgustata.
Ora vi state sicuramente chiedendo come mai non ho vergogna a spogliarmi davanti a lui. Come vi ho detto prima,siamo amici da 10 anni,lui per me é come un fratello,da piccoli abbiamo fatto anche il bagno insieme.

S=si li ho ancora. Abbasso il pantalone e chiudo gli occhi alla vista delle mie orrende gambe.
Ivano si avvicina e fa la stessa cosa di prima,ma poi si sofferma in un punto preciso del mio corpo e spalanca gli occhi.

I=da dove é uscito questo? Quasi urla mentre tocca il mio fianco destro.

S=abbassa la voce potrebbero sentirti;Tommaso stamattina mi ha picchiata voleva i soldi ma io non li avevo. Mi alzo con un dito gli occhiali.

I=se ti tocca di nuovo io lo ammazzo,ora andiamo che ti disinfetto. Mi prende per un braccio e mi trascina nel bagno in camera mia.
Mi fa sedere sul bordo della vasca é comincia a disinfettarmi tutti i lividi.
Dopo 10 minuti ha finito é butta l'ovatta sporca nel water tirando lo sciaquone. Mi alzo e mi guardo allo specchio,alcuni lividi sono andati via,invece altri si sono schiariti.

S=sei il migliore. Lo abbraccio stampandogli tanti basi sulla faccia.

I=cosi mi consumi. Mi stringe e ride. Ci soffermiamo a guardarci negli occhi e dopo un pó mi scappa una risata.

S=sei buffo perquesto sei il mio migliore amico. Gli dó un bacio sul naso.

I=ora devo andare. Arrossisce ed esce dal bagno seguito da me.
Indosso il pigiama e butto i miei vestiti nella cesta,guardo l'orologio sul mio comodino che segna le 16:00,come passa svelto il tempo con Ivano.

S=ci sentiamo per via SMS. Dico al mio amico che sta scendendo le scale dalla finestra.

I=a dopo principessa. Mi manda un bacio e nasconde la scala dietro un albero.
Chiudo la finestra e decido di dedicarmi allo studio.

P.o.v.Ivano.
Dopo essere rientrato in camera mia,mi butto sul letto pensando a quello che mi ha detto Samantha,vorrei aiutarla in qualche modo,sono 10 anni che é vittima di bullismo e non si é mai ribbellata.
Prendo il mio diario e comcio a scrivere,si lo so che é strano per un ragazzo avere un diario,ma é l'unico modo per sfogarmi,Samantha ha giá molti problemi.
Caro diario,
Come vorrei aiutare una mia amica,é vittima di bullismo da 10 anni,non si é mai ribbellata,ha sempre subito e poi si é sgofata con me fin da piccola. Prima mi é successo una cosa strana,sono diventato rosso quando mi ha baciato il naso,non mi é mai capitato,non con lei,lei é come una sorella per me.
Chiudo il diario e lo nascondo sotto il cuscino,decido di mandare un mes a Samantha,Sam come la chiamo io.
A Sam=Principessa domani ti accompagno io a scuola.*-*
Risposta=vabbene orsacchiotto a dopo sto studiando *-*.
Decido di non rispondere e di fare il mio solito riposino pomeridiano.

P.o.v.Samantha.
Mentre ripeto storia qualcuno bussa alla porta.

S=entra. Dico seccata,mai un pó di pace in questa casa.
Come al solito è quel rompipalle del mio fratellastro.

G=la mamma e il papá vogliono parlarci,fai presto oppure saranno botte.
Esce dalla stanza senza aspettare una risposta. Senza pensarci due volte,metto le ciabatte e scendo le scale due per volta.

S=eccomi. Sistemo gli occhiali sul mio naso faticosamente.

D=in ritardo come sempre. Mi dá uno schiaffo violento sulla spalla.

S=ma....

R=non rispondere a tua madre. Mi interrompe tirandomi un altro schiaffo.

S=lei non é mia madre. Dico quasi sull'orlo di piangere.

D=comunque sia,io e il mio amore domani andremo a fare una vacanza,affido la casa in mano a te Giuseppe,tua sorella non é buona,fai ció che vuoi,ma al mio rientro deve essere tutto pulito,ci penserai tu a farlo. Indica me con un dito.
Che bello ci mancava solo questo,una settimana senza loro,e mi tocca fare le pulizie di casa.
Senza replicare risalgo in camera mia rimettendomi a studiare.

Vittima Di BullismoΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα