1capitolo

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S=Tommaso smettila. Mi dimeno tra le braccia dei suoi amici mentre lui prende i libri dallo zaino e li buzza per aria.

Ciao a tutti sono Samantha Iorio ho 17 anni sono alta 1m.70cm,capelli castano chiaro lunghi fino alla schiena occhi color caramello,sono di Napoli e faccio il 4 anno di superiori.Porto la macchinetta e gli occhiali sono gli oggetti che odio di più al mondo mi rendono piú brutta di quando non lo sia giá. Sono vittima di bullismo dall'etá di 7 anni. Ho perso mia madre all'etá di 2 anni e dopo qualche anno é incominciata la mia tortura ad essere vittima di bullismo

T=cosa c'é Iorio vuoi picchiarmi? Hai bisogno della mammina? Ride e si avvicina a me.

Tommaso é un ragazzo grasso come una mongolfiera,capelli rossi,occhi color ghiaccio ed é alto 1m60cm,si lo so é quasi la metá di me ma é forte é poi é il bullo della scuola tutti hanno paura di lui.

S=non nominare mia madre brutto bastardo. Comincio a scalciare calci ma quando gli colpisco una gamba capisco che per me é la fine.
I suoi amici mi lasciano e io faccio un passo indietro ma prima che potessi scappare mi arrivo un pugno dritto in faccia e uno allo stomaco.
Cado a terra e mi massaggio le parti ferite.

T=dammi i soldi. Si posiziona davanti a me é allunga una mano.
I ragazzi e le ragazze che passano di li fanno finta di niente ridendo e poi andando via alla vista della scena.

S=non ho soldi. Dico sussurrando mentre i miei occhi si fanno pesanti causa del dolore.

T=ragazzi alzatela. Comanda ai suoi cagnolini che se ricordo si chiamano Francesco e Pietro,sono simili a lui tranne per il colore dei capelli,Francesco é biondo e Pietro ha i capelli neri.

T=mettetemi giú ho detto che non ho soldi. Mi dimeno appena mi alzano.
Tommaso si avvicina e comincia a toccarmi tutte le tasche che porta il mio jeans.

T=mettetela giú non ha soldi questa poveraccia. Fa segno con il dito di mettermi giú e loro mi fanno cadere con il sedere a terra.

S=ahia. Mi massaggio la parte destra.

T=Samantha ossa di vetro. Ride e i suoi cagnolini lo seguono.
Mi chiamano cosí perché anche con uno schiaffo mi faccio male,loro non sanno che sotto a quei vestiti ci sono tantissimi lividi che iniziano dal collo e finiscono sul piede.

S=ma vaffanculo. Sussuro ma lui sembra aver sentito tanto che si avvicina e mi da un calcio al fianco destro facendomi cadere di lato.
T=domani porta i soldi capito. Urla e io sussulto.
Senza aspettare risposta va via seguito dai suoi amici-cagnolini.
Cerco di alzarmi con calma e raccogliere i libri che sono stati buttati per terra e calpestati,ci metto un pó di tempo per via dei dolori che ho al fianco e allo stomaco. Dopo aver fatto tutto mi avvio verso casa con la mia bicicletta.
Aspetta ma dove l'ho lasciata? Mi guardo intorno e non la vedo,maledetto Tommaso mi fará fare tardi,la parola tardi equivale ad altre botte e niente pranzo.
Corro sperando di fare presto ma i dolori sono troppo forti.
Dopo un bel pó di minuti sono fuori casa con il fiatone,guardo l'ora,merda sono le 13:30 25 minuti di ritardo.
Busso e incomincio a tremare ne ho gia avuto abbastanza di botte oggi.
D=benvenuta signorina. Mi da uno schiaffo nello stesso punto dove ho ricevuto il pugno.
Dorotha é la seconda moglie di mio padre,é bionda,occhi azzurri,snella ma formosa. Si é sposata con mio padre dopo 1 anno dalla morte di mia madre mi chiedo sempre se mio padre abbia amato davvero mia madre.
S=scu-sa mi hanno rubbato la bici. Mi massaggio la guancia e gli occhi si fanno di nuovo pesanti,le lacrime vogliono uscire via ma io le respingo non devo piangere davanti a una donna spregevole come lei.
D=menzogne vai in camera tua senza mangiare. Indica le scale.
Faccio per rispondere ma ricevo un calcio alla schiena,il dolore mi porta a piegarmi in avanti e quando la persona che mi ha dato il calcio ride capisco chi é.
Mio padre,l'uomo che ho sempre ammirato da piccola ma che ora odio piú di me stessa. Lui é alto 1m80cm muscoloso, capelli castano chiaro,baffi,occhi neri,naso a patata e una bocca grande,da quando é morta la mamma lui é cambiato mi picchia senza alcun motivo lui si chiama Ruggero.
R=ops non ti avevo vista. Ride e si avvicina a Dorotha baciandola.
Che schifo.
I miei occhi ormai minacciano di piangere e io scappo di sopra urtando contro quell'idiota di mio fratello,fratellastro per la precisione,lui é il figlio di mio padre e di Dorotha. É alto piú o meno come me,é biondo occhi azzurri,copia indentica della madre di mio padre ha preso solo la corporatura é muscoloso anche lui si chiama Giuseppe.
G=senza pranzo anche oggi Samantha? Ride e alza le sopracciglia.
Senza pensarlo lo sposto con una spalla e vado in camera mia buttandomi sul letto e piangendo.
Mi metto seduta é prendo la foto mia é di mia madre al parco.
Io sono su un altalena con un vestitino rosa,ballerine bianche e capelli attaccati in una coda,lei é dietro di me bella come sempre,ci assomigliamo molto ha i capelli lunghi che gli cadono tutti dalla spalla destra,occhi caramello,un sorriso che farebbe innamorare un mondo intero e indossa una maglietta verde scuro un pantaloncino di jeans e ballerine verdi.
S=Mi manchi tanto mamma. Una lacrima mi scende dagli occhi.
I=ti manca vero? Entra dalla finestra il mio vicino non che migliore amico da 10 anni.
Lui si chiama Ivano ha 18 anni capelli castani,occhi marroni,naso a patata ed é alto 1m75cm ha un bacca normale e un fisico adatto a lui non troppo muscoloso. Fa intrusione in camera mia ogni volta che mi sente piangere,la sua camera é difronte alla mia e sale da me con una scala che teniamo nascosta tra gli alberi.
S=si mi manca molto. Piango stringendo la foto al petto.
I=ne vuoi parlare? Si stende vicino a me capendo la situazione e io gli racconto tutto

Vittima Di BullismoWhere stories live. Discover now