CAPITOLO 31

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Pov felix

Con tutta la stanchezza che avevo in corpo questa mattina avrei fatto veramente a meno di andare a scuola.

Questa notte non avevo dormito per niente, avevo finito i compiti che mi avevano assegnato per non ricevere altre sgridate.

Durante il tragitto da casa a scuola avevo sbadigliato circa dieci volte.

Arrivai davanti scuola trovando seungmin da solo e mi avvicinai a lui cercando di non far vedere la mia stanchezza.

Oggi era martedì e dovevo dare lezioni a hyunjin, speravo vivamente di non addormentarmi e di essere un minimo decente nelle spiegazioni..

<come stai?> domandai al minore e lui mi sorrise.

<bene credo> sussurrò e io gli presi le mani.

<sembra che vuoi chiedermi qualcosa> dissi cercando di incitarlo a parlare.

<nulla di che... Solo> fece un respiro e parlò <changbin è fidanzato con jisung vero?>

<oh no no> mi affrettai a dire <non sono fidanzati>

Vidi l'altro annuire e si guardò i piedi.

<sei geloso di jisung? Ieri lo sembravi...> dissi cauto non volendolo accusare di nulla.

<no ma mi da un pò fastidio stiano così uniti... Ok sono geloso ma non è affar mio>

<non stiamo più insieme quindi lui può stare con chi gli pare!> affermò e subito dopo arrivarono binnie e sungie insieme.

Come non detto seungmin si morse il labbro inferiore e dopo un saluto veloce entrò a scuola lasciando in confusione i due appena arrivati.

<abbiamo fatto qualcosa?> chiese jisung e io scossi la testa, non sono io che devo dirgli della gelosia del ragazzo.

Iniziamo a parlare e arrivò anche innie.

Al suono della campanella ci ritrovammo tutti sul nostro banco e con i vari professori che spiegavano la lezione del giorno.

L'ultima ora stava iniziando e appena la professoressa di fisica entrò in aula squadrò tutta la classe come ogni giorno.

<iniziamo subito, ho bisogno di interrogare ma prima voglio sapere chi ha fatto i compiti e chi no> affermò, questa professoressa sprigionava autorietà da tutti i pori.

Tutti i ragazzi che avevano fatto i compiti alzarono le mani e io e jisung li seguimmo.

<oh quindi sei capace di farli i compiti!> mi peccò e sentii gli sguardi dei miei compagni su di me..

Alcuni erano increduli, altri scioccati.

Io avevo sempre fatto i compiti, non vedevo il motivo di prendersela così tanto con me per una sola volta che non li avevo fatti.

La professoressa interrogò due ragazzi ma non era mai soddisfatta e oggi sembrava fosse una delle sue giornate no.

La lezione fortunatamente finì e la campanella segnò la fine delle lezioni.

Mentre io e jisung stavamo uscendo la professoressa mi fermò per "parlare" come diceva lei, e jis uscì.

<ti aspetto in mensa> disse il mio amico prima di precipitarsi fuori la classe e lasciarmi con quella donna che si vestiva soltanto di grigio.

Non mi piaceva assolutamente come colore ma almeno si addiceva al suo carattere scontroso e antipatico.

<il preside ieri, dopo le lezioni, ha chiamato tutti noi professori di questa classe per parlare> iniziò il suo monologo girando l'intera cattedra e mettendosi di fronte a me.

<ci ha detto che hai alcuni problemi di "salute"> disse mimando le virgolette con le mani come se fosse una parola volutamente sbagliata <e che non era necessario metterti in punizione>

<in poche parole ha chiesto comprensione verso i tuoi problemi ma ora stiamo parlano.. A me puoi dirlo che sono tutte sciocchezze> affermò e io mi morsi il labbro inferiore.

<oggi hai fatto il minimo facendo i compiti e non mi sembra tu sia stato male per risolvere qualche problema di fisica no?!> fece ancora, non riuscivo a rispondere.

<i tuoi disturbi alimentari o qualunque essi siano si curano subito, se vuoi fare questo minimo sforzo o no quelli sono problemi tuoi ma non puoi metterli in mezzo alla scuola!> affermò ancora e io mi stavo trattenendo dal scoppiare a piangere davanti a lei.

<diciamola tutta, posso capire che hai bisogno di attenzioni magari da parte dei tuoi genitori ma la scuola è più importante di stupidi problemi risolvibili semplicemente con del cibo in più ok?> finì e mi sorrise.

Mi veniva da piangere e avevo abbassato lo sguardo sui miei piedi, la professoressa mi liquidò velocemente e una volta in corridoio corsi il bagno sentendo il mio corpo tremare e la mia voce spezzarsi dalla crisi di pianto che stavo avendo.

In questo momento, anche se tutti i miei amici stavano in mensa non avevo ne il coraggio, ne la voglia di andarci.

Presi il telefono in mano e ancora tremante e con la vista appannata dalle lacrime mandai un messaggio a hyunjin che fortunatamente lo vide subito.

Gli dissi di venire nei bagni e che avevo bisogno di lui...

Era l'unico che riusciva a calmarmi velocemente anche se in questo momento non volevo mi vedesse stare così male.

Sentii la porta del bagno aprirsi e mi portai le mani sulla bocca cercando di fermare i miei singhiozzi, la voce di hyunjin mi penetrò nelle orecchie e mi alzai da terra aprendo la porta della cambia.

<che succede perché mi hai chia-> disse avvicinandosi e appena si accorse delle mie condizioni si precipitò da me.

<hey che è successo? Tranquillo ci sono io adesso> sussurrò abbracciandomi.

Entrambi un'altra volta nella cabina e chiuse la porta a chiave per evitare di far entrare qualcuno e si sedette sul coperchio del water abbassato.

<perché stai piangendo così?> domandò pochi secondi dopo.

Mi fece sedere sopra di lui e io allacciai le mie braccia al suo collo tremando e cercando più contatto per calmarmi.

<l-la pr-professoressa..> mi bloccò quella piccola frase un mio stesso singhiozzo ma cercai di continuare <dici che n-non devo inventare sc-scuse per non far-e i co-compiti>

<respira ok?> disse calmo facendomi staccare dal suo collo.

<stai andando in iperventilazione> mi avvisò e io mi agitai ancora di più.

<piccolo segui il mio respiro> iniziò a respirare gonfiando il petto in modo che io capissi quello che stava facendo e cercai di seguirlo.

<bravo così> si complimentò annuendo.

Con il mio respiro si calmarono anche i miei singhiozzi e le mie lacrime.

<sei bravissimo, continua così> continuò il maggiore e io annuii continuando a guardare l'altro meglio occhi.

<ok.. Piccolo sei bravissimo> affermò di nuovo una volta che mi fui calmato quasi del tutto.

<l-la professoressa m-mi-> stavo iniziando a parlare e a piangere... Odiavo il mio essere così emotivo.

<non c'è bisogno che lo ripeti ok? Ho capito, stai calmo> mi sorrise, stava in tutti i modi cercando di farmi tranquillizzare.

<p-perché mi ha detto qu-quelle cose?> domandai e lui mi abbracciò.

<perché è un'idiota! Sottovaluta i tuoi problemi solo perché non gli è andata giù che il preside li ha sgridati> mi rispose.

Mi morsi il labbro inferiore per l'ennesima volta e annuii contro il suo petto.


Ci vediamo al prossimo capitolooooo

Non ammazzare l'insegnante please ahahah

Come vi sembra fino ad ora la storia??
Vi sta piacendo, vi sta annoiando, vi aspettate qualcosa in particolare??

UNO SGUARDO ¦hyunlix¦Where stories live. Discover now