Capitolo Diciotto;

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Per tutta la durata della cena le ragazze non hanno fatto altro che parlare dell'appuntamento di Penelope, dell' outfit, del trucco, dei capelli da acconciare, insomma di tutte queste cose da ragazze, cose che in me hanno suscitato ancora di più fastidio e disgusto, ma davvero pensa di uscire con quello li quando fino a due giorni fa si stava per baciare me? Ma davvero?
Per fortuna a tavola i ragazzi mi hanno distratto parlando di musica, e mi hanno ricordato non volendo che devo chiamare assolutamente Kad per quanto riguarda i miei prossimi impegni, ieri mi ha chiamato dicendo che ci saremo sentiti oggi, ma ormai è sera inoltrata e non l'ho ancora sentito, quindi toccherà a me chiamarlo, infatti una volta finito di sparecchiare e di aver dato una mano ai ragazzi visto che le ragazze subito dopo cena si sono dileguate tutte in camera di Penelope, salgo in camera prendo il mio telefono che avevo messo in carica, e faccio partire la chiama a Kad e dopo due squilli risponde subito.

<<ciao Lu, scusa per oggi che non ti ho chiamato, ma sono stato incasinatissimo ad organizzare i tuoi appuntamenti per settembre, e ho fatto tardi>>

<<Tranquillo Ale, l'avevo immaginato>>

<<senti dopo parliamo di lavoro, come va con lei?>>

Ad Alessandro ho raccontato tutto, tutto quello che quella stronza mi sta facendo passare e ci crederete mai? Quella stronza ha fatto colpo su Alessandro, gli piace da matti per come si comporta con me, e dice che è l'unica che sa tenermi testa. E bene si, il mio migliore amico è proprio differente. Oppure è Penelope che fa colpo senza nemmeno conoscerla, questo ancora non l'ho capito, sicuramente il mio migliore amico è un cretino, quello è poco, ma è sicuro.

<< male, Ale, a tratti malissimo>>

Sento che se la ride al telefono, ma poco dopo si riprende subito.

<<cosa avrebbe fatto ora la bella Penelope?>>

<<vuoi ridere? Dopo che ci stavamo per baciare l'altro giorno questa sera esce con quel coglione che ha rimorchiato ieri in spiaggia, e questo l'ha subito invitata, e lei ovviamente non ha rifiutato, ma anzi, si è comportata dolcemente con lui, cosa che io non ho mai visto nei miei confronti, e mi sono dovuto subire anche lo scambio dei telefoni, cioè questo ha dato il suo numero alla ragazza che piace a me davanti ai miei occhi, non so se rendo l'idea>>

Sento Kad che fa un sospiro.

<<Lu allora, lui non lo sa che a te piace lei, e a lui non frega nulla di te, a lui frega di lei che a quanto sembra per i miei gusti te l'ha fatto un po' apposta, perché non mi avevi spiegato che lo scambio dei numeri di telefono era avvenuto sotto i tuoi occhi, questo cambia tutto. Lei l'ha fatto sicuramente per scaturire qualcosa in te, e poi non so se te ne sei accorto, ma hai ammesso che ti piace senza volerlo>>

Stavo camminando per la stanza come un matto, ma quando Kad mi ricorda che ho ammesso che mi piace mi siedo sul bordo del letto, e mi calmo cercando di tornare a respirare regolarmente.

<< Si kad, è vero, lei mi piace, è una stronza, lei sa tenermi testa, mi tratta male e tutto quello che vuoi, ma io non faccio altro che pensare a lei, sono impazzito per lei, e più lei mi tratta male, più io mi ci avvicino, lei può allontanarmi, può fare quello che vuole, ma io avrò sempre un attrazione assurda nei suoi confronti, mi preso tutto quella piccoletta stronza>>

Sento che sorride e poi ricomincia a parlare.

<<Eh lo so Lu, lo so, perché ti conosco, e so che lei non è la prima che passa, perché se ha fatto colpo su di te deve essere una persona speciale, non è possibile che sia così stronza se tu c'hai perso la testa, qualcosa di buono lo deve avere a qualsiasi costo>>

Parliamo ancora un po' di lei, poi mi dice i miei prossimi appuntamenti.

<<Ricomincerai a lavorare sul serio, l'otto settembre, e andremo a Rimini per un mini live, poi man mano gli altri impegni te li dirò andando avanti con i giorni, ah, e un altra cosa importante, anche se sei in vacanza, e so che ti stai riposando, te la sentiresti di fare un ospitata in una discoteca li in Sicilia? È molto vicino a casa di Albe non dovrai viaggiare molto>>

<< Ma certo Ale, sono contento di fare un live, mi manca stare sul palco, e mi manca la gente, e sai che per la musica faccio di tutto>>

<<ah, ecco, è un bene che tu abbia detto questa frase, perché l'evento alla discoteca che si chiama "Praja" lo farai insieme a Penelope, e lo farete il 7 luglio, ci siamo messi d'accordo con le case discografiche. Io volevo quel locale per te, ma loro erano arrivati primi, e quando abbiamo capito chi eravamo ci siamo messi d'accordo di dividere il locale e il palco. Tu canterai per secondo, e lei per prima essendo arrivata l'universal la sua casa discografica, prima di noi, ti va bene?>>

Un altro evento da condividere con Penelope, ma il destino non ho capito se mi sta dando una mano o ce l'ha con me.
Nel senso non so se devo ringraziarlo o devo incazzarmi.

<< sisi, mi va benissimo e Penelope ha accettato?>>

<<non saprei, la sua casa discografica ancora deve farmi sapere, puoi diglielo tu e poi dopo mi mandi un messaggio per sapere se accetta o rifiuta?>>

Quindi io adesso dovrei andare da lei e chiedergli se le va bene l'evento insieme, prima che lei esca con quel coglione.
No, forse il destino mi sta aiutando.

<<certo, le chiedo io se va bene e dopo ti faccio sapere>>

<<sapevo saresti stato contento di chiederglielo, senti, adesso devo andare ci sentiamo domani, buona serata Lu>>

<<ciao Ale, grazie e buona serata a te>>

•\\•


Una volta chiuso la telefonata con Ale mi prendo un minuto e penso a quanto è appena successo.
Io e Penelope calcheremo il palco della discoteca, Praja, a detta di Alessandro un bel posto dove gira tanta gente, e che può portare tantissima pubblicità, canteremo i nostri successi e faremo un altro evento insieme, non so se chiamarlo destino, ma qui c'è qualcuno che ci sta dando una mano e non so nemmeno chi devo ringraziare.
Decido di andare subito a parlare con Penelope e appena esco dalla mia stanza vedo Sissi e Serena che stanno uscendo tutte euforiche per l'appuntamento di Penelope, ah già, quel coglione, per un attimo me n'ero pure dimenticato!
Comunque sia, appena mi vedono mi salutano e quando scompaiono nelle rampe di scale che portano in soggiorno busso alla porta della stanza di Penelope.

<<Avanti>>

E dopo un suo permesso per entrare, entro dentro e la vedo che sta cercando di chiudersi il vestitino che ha deciso di indossare per l'appuntamento di questa sera.

<< ah, sei tu>>

Dice quando mi vede dallo specchio che ha in camera.

<<Mi aiuteresti a chiudere la cerniera per favore?>>

Vorrei dirgli di no, vorrei chiedergli di rimanere qui con me, vorrei chiedergli di scappare insieme almeno per questa sera, vorrei avere la possibilità di togliergli questo vestito, qui, ora e adesso e invece mi avvicino a lei da dietro, prendo la cerniera tra le dita e la faccio scorrere sulla sua schiena fino a chiuderglielo.
I brividi li sento, sento la sua schiena che vibra sotto il mio tocco, perché deve uscire con quel coglione?
Perché?
È bellissima in questo vestitino a palloncino, di color rosa antico che le risalta l'abbronzatura pazzesca che si è presa in questi ultimi due giorni.
Deglutisco quando la cerniera arriva alla fine, e per non farla andare via le metto una mano su un fianco, e lei non si muove, anzi, per la prima volta appoggia la sua mano sulla mia.
E mi viene da sorridere nonostante tutto.

<< il sette Agosto abbiamo un evento insieme, qui, in Sicilia, alla discoteca Praja, prima canti tu e poi canto io, non so se te l'ha detto la tua casa discografica, così te lo dico io >>

Lei si stacca e siede al bordo del suo letto e io rimango in piedi, in mezzo alla sua stanza.

<<sisi, mi hanno chiamato poco fa, sono felicissima di esibirmi qui, in Sicilia, non vedo l'ora di salire di nuovo sul palco, mi manca tanto la musica dal vivo>>

Anche a me, e meno male che almeno una cosa in comune ce l'abbiamo, la voglia di esibirci con la nostra musica.

<<Anche io non vedo l'ora di esibirmi di nuovo, mi manca la mia gente>>

Lei mi sorride.
Per la prima volta mi sorride in maniera sincera e spontanea.
Si morde la bocca e non ci vedo davvero più, mi avvicino a lei, mentre lei allarga le gambe per farmi mettere meglio in mezzo, mi aspettava da un pò, lo sapevo, appoggio le mie mani sul suo viso avvicinando la sua bocca alla mia, il suo respiro affannato e corto mi fa capire che posso continuare.

<< non ti mordere la bocca>>

Lei deglutisce.

<<perché, altrimenti che succede?>>

<<altrimenti ti bacio>>

<< i baci non si chiedon... >>

Non la faccio nemmeno finire la frase che incollo subito la mia bocca alla sua, e dopo aver baciato le sue labbra per un po' chiedo il permesso di entrare nella sua bocca per poi iniziare a giocare subito con la sua lingua che non vedeva l'ora di accogliere la mia.
Le nostre lingue si rincorrono, si cercano e si vogliono, si trovano e non ci stacchiamo nemmeno un attimo per respirare.
La prendo in braccio e lei lega le sue gambe intorno bacino, mi rigo e mi ritrovo seduto nel suo letto, e lei è in braccio a me, a cavalcioni su di me.
Non smette mai di toccarmi, di tirarmi i capelli e questa cosa mi fa impazzire, sono completamente in un altro pianeta.
Ci mangiamo reciprocamente la faccia, ormai non capisco più qual è la sua saliva e qual è la mia, ma non importa, anzi, sono dei baci meravigliosi, non vorrei mai staccarmi, nella stanza si sentono solo i rumori dei nostri baci, dei nostri gemiti, e dei nostri sospiri. Le nostre lingue non si fermano mai, è un continuo rincorrersi, io le metto la mia mano dietro alla sua nuca e l'avvicino sempre di più a me, lei da perfetta bastarda si muove su di me in una maniera assurda, è sensuale da morire, la sua parte inferiore si struscia perfettamente sul mio pene, e sto per scoppiare, davvero, e nel frattempo non ci stacchiamo mai, nemmeno per sbaglio.
Il suo vestitino ormai si è tutto alzato e io vorrei solo toglierlo, ma a un certo punto il suo telefono inizia a squillare.
Lei si blocca, si fredda su di me, smette di baciarmi, e io le lascio un ultimo bacio umidissimo sul collo.

<<Non rispondere>>

Dico con il fiato cortissimo, me lei mi ignora e si stacca subito da me come se si fosse scottata, come se avesse fatto una cosa che non si dovrebbe fare. Si sistema il vestitino, e risponde al telefono che ancora non cessa di squillare.

<<si, arrivo subito>>

È quel coglione!
Quel fottutissimo coglione.
È passata a prenderla per il loro appuntamento.
Dopo che ha baciato me ha ancora il coraggio di uscire con lui, non ci posso credere.
Mi guarda, e non dice niente.
Non sa come comportarsi.
Non sa cosa dirmi.
Mi alzo dal suo letto, arrivo vicino a lei senza toccarla nemmeno per sbaglio e dopo un mio "sei una stronza" gli do una spallata, la supero e me ne torno in camera mia.
Hai visto Nunzio.
Tutti sono migliori di me, tutti.
Anche il primo stronzo che mi passa davanti.
Vaffanculo.

Ogni notte senza una strada. Where stories live. Discover now