Capitolo 17

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⚠️Ci tengo a dire che non ho descritto lo spettacolo nei dettagli, per il semplice fatto che ho visto pochissimi video su Twitter e da quelli non riesco a capire la storia intero dello spettacolo. Spero comunque che il capitolo vi piaccia e che sia uscito qualcosa di decente.❤️
~Vostra, Mary 🥀⚠️

Capitolo 17: Spettacolo

[Salto temporale]
Un mese dopo
Novembre

Il giorno tanto atteso è arrivato. Oggi ventisei novembre è il giorno in cui ci esibiremo a teatro. Metteremo in scena lo spettacolo Life Is Love, ed io sono emozionatissimo. Ma anche agitato allo stesso tempo.

In tutte queste settimane io, Christian, Alexia e tutti gli altri ragazzi del corpo di ballo abbiamo provato tutti i giorni le coreografie, invece i cantanti hanno ripassato le canzoni.

Lo spettacolo di questa sera dovrà essere perfetto, noi dovremo essere perfetti. Non dobbiamo sbagliare né di un passo né di una nota. Ed io sono nervosissimo, è la prima volta che ballo davanti ad un vasto pubblico e tutto deve andare per il meglio. Non posso permettermi di fare pessima figura davanti a tante persone.

Voglio che questo sia lo spettacolo più bello che io abbia mai fatto in tutta la mia vita.

Proprio adesso ci troviamo in teatro, e da dietro le tende rosse sbircio fuori. Il teatro è completamente pieno di persone. L'ansia e il nervosismo non fanno che crescere, dio ho così tanta paura di fare pessima figura.

Chiudo la tenda e inizio a fare avanti e indietro per il palcoscenico, fino a quando delle mani sulle mie spalle mi fermano. Alzo lo sguardo, che tenni fisso sul pavimento, e vedo Christian.

«Smettila di fare avanti e indietro, così consumerai il palco da quanto stai camminando. Che hai?» dice lui togliendo le mani dalle mie spalle e incrociando le braccia al petto.

«É che... questo è il mio primo spettacolo, e sono nervoso e ansioso che possa andare male. Non voglio fare pessima figura, non davanti a tutta quella gente. Ho paura di dimenticare una coreografia o di dimenticare qualche passo, o di cadere addosso a qualcuno o di cadere dal palco, o di inciampare in qualcosa. Ho paura di non riuscire ad arrivare al pubblico, ho paura di non riuscire a trasmettere tutto quello che prova il mio personaggio. Ho paura di non riuscire a trasmettere nessuna emozione. E in più i miei genitori non sono qua. Li ho chiamati una settimana fa, invitandoli qua per vedere lo spettacolo, ma loro... non ne hanno voluto sapere nulla. Non sono venuti a vedermi. Ed io... io... fa male sapere che i genitori non vogliono vedere il proprio figlio felice di fare ciò che ama, solo perché loro non vogliono questo per lui. È uno schifo... con i miei genitori ho sempre avuto un bellissimo rapporto, ma... per loro la danza è solamente una perdita di tempo... e non capiscono che per me ballare è importante, che mi fa stare bene, non capiscono che ballare per me significa tutto.» sputo fuori tutto quello che mi sono tenuto dentro.

Avevo seriamente bisogno di sfogarmi, ed ora che l'ho fatto mi sento più libero. Certo, l'ansia, il nervosismo e la tristezza non sono scomparsi, ma il macigno che si era posato sul mio petto ora si è volatilizzato.

«É normale che tu ti senta così, è ansia da palcoscenico. Ci sono passato anche io. Con il tempo riuscirai a controllare l'ansia e il nervosismo, e prima di salire sul palco sentirai solo l'adrelina di esibirti. Ovviamente l'ansia non ti lascerà mai, sarà sempre lì, ti farà cadere preda delle paranoie. Ma se riuscirai a controllarla niente andrà storto.»

Lui è così calmo, pacato, tranquillo, sembra che sia impassibile e che non provi nulla. Come se non dovesse esibirsi davanti a un numero così elevato di persone.

«Tu... tu hai imparato a gestire l'ansia?»

«Si.»

«E come?»

The Sun And The Moon||ZenzonelliWhere stories live. Discover now