Il Messaggio

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«Nina!»

La bionda sussulta spaventata, non si sarebbe mai aspettata di incontrare qualcuno che la conoscesse, men che meno volti così famigliari come quelli dei suoi vecchi coinquilini. Viene raggiunta dai due che la abbracciano, provocandole un dolore di cui non può e non vuole parlare, dopodiché invitata ad entrare in casa e fatta accomodare in soggiorno.

«Due in poche ore, che giornata!» Scherza Alfie chiudendo la porta dietro di sé. «Tu cosa ci fai qui, cara prescelta?» Il nomignolo provoca un tuffo al cuore dell'Americana, ma lei cerca di non darlo a vedere.

«Viaggio per lavoro, ho pensato di passare di qui a rivisitare i luoghi dell'adolescenza.» Nessuno dei due, del resto, può immaginare che la sua risposta è la prima bugia che il pensiero le ha reso disponibile. Nina rigira la domanda ai due, per deviare dal pericoloso discorso della sua vita a pezzi, per poi ascoltare con attenzione gli alti e bassi di quelle dei vecchi amici. C'è un alone di mistero che comincia ad aleggiare tra di loro e lei è abbastanza sicura che entrambi se ne siano accorti, visto come cambia l'espressione di tutti all'arrivo del messaggio.

"Ho qualcosa da dire a tutti voi e vorrei potervi incontrare dove tutto è cominciato. Vi aspetto venerdì. A presto, Joy."

Uno strano senso di ferma convinzione colpisce ogni singolo ex-abitante di casa Anubis e, chi per un motivo o per un altro, si ritrova a deviare il proprio percorso dirigendosi – come trascinato da una forza magnetica – verso la casa dove amicizie, segreti ed enigmi hanno avuto inizio.

Cosa poteva avere da dire Joy, di così importante e serio, da richiedere la presenza di tutti loro? A Nina si stringe il cuore, perché per quanto vorrebbe che non fosse quel tipo di annuncio, ha il presentimento che la ragazza abbia richiesto quell'incontro per l'esatto motivo per cui lei si trovava lì. O forse no. Nina si ritrova a sperare con tutte le sue forze che non sia così.

«Si è fatto tardi, devo andare a far cadere uno spillo.» La frase del giovane Lewis fa scoppiare a ridere le ragazze, sollevandole dai pensieri per qualche istante, prima di uscire dalla famigerata casa col cancello. La bionda si guarda intorno e la trova interamente rinnovata, ristrutturata e arredata con i comfort minimi per una residenza provvisoria, che la scuola mette a disposizione per gli insegnanti in trasferta. Mara la invita a rimanere, per non dover chiamare il secondo taxi che dovrebbe portarla in albergo e Nina si trova ad accettare con molta più convinzione di quanto si sarebbe aspettata. Osserva la sua nuova-vecchia coinquilina e si impensierisce, preoccupandosi non del "se" gli altri si dovessero presentare, ma piuttosto del "quando": le cose tra lei e Fabian non sono finite nel migliore dei modi e teme che rivedersi possa creare solo altri problemi. L'unico con cui il contatto non si è mai interrotto è stato Eddie; i due hanno avuto modo di frequentarsi durante il tempo trascorso nelle rispettive università in America, poi la cosa è andata diradandosi, fino a limitarsi a frequenti scambi di messaggi. Tra le tante cose che la aspettano, Nina è certa di dover riuscire a trovare una spiegazione logica anche al suo abbandono dell'ultimo anno; per non parlare del disastro avvenuto durante la cerimonia di consegna dei diplomi, anche se è grazie ad essa che lei deve la, ora possibile, vicinanza all'ex-osiriano.

Le due ragazze si salutano per la notte, rimandando al fine settimana ogni conversazione o aggiornamento; il sonno di Nina, per la prima volta, prosegue tranquillo e senza incubi almeno fino a quando il promemoria non risuona in tutta la stanza, rimbombando tra le pareti della casa silenziosa. La ragazza si dirige in cucina, riempie un bicchiere d'acqua e manda giù la medicina quotidiana, maledicendo il suo pessimo tempismo e la necessità del medicinale di essere assunto in modo puntuale.

La notte insonne accomuna pressoché tutti i vecchi abitanti di Anubis, incuriositi e tormentati dal messaggio di Joy, letto prima o durante il viaggio che li sta accompagnando per rientrare in terre largamente già esplorate. Nessuno di loro è sicuro di voler fare questo salto nel passato, ma molti di loro si rendono conto che talvolta è necessario gettare uno sguardo indietro, per poter ripartire e guardare al futuro. Almeno così spera di fare Mick, dopo aver visto chiuderglisi in faccia la porta della più grande competizione sportiva del mondo. Il suo sguardo è perso tra le nuvole sovrastate dall'aereo che lo sta riportando a casa della madre, con un ginocchio fuori uso e la coda tra le gambe. Il messaggio di Joy, arrivato secondi prima dell'avviso di spegnimento dei dispositivi elettronici, lo aveva spiazzato e lasciato a rimuginare a lungo, prima di concedergli la tregua necessaria per chiudere gli occhi e stendere l'unica gamba non ingessata sul materassino della sua cuccetta. In fondo, tornare a casa non è la fine del mondo. Guarirò e ripartirò più forte di prima. Il suo pensiero manca della convinzione necessaria a renderlo verità, ma nulla vietava al ragazzo di fare il suo meglio in riabilitazione, nonostante la grave lesione del legamento.

The Other Side Of The CoinWhere stories live. Discover now